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Definizione agevolata liti fiscali: estinzione processo

Una società, dopo aver impugnato un avviso di accertamento per IRES e ritenute, ha aderito alla definizione agevolata liti fiscali prevista dalla L. 197/2022 durante il giudizio in Cassazione. Avendo presentato istanza e pagato le somme dovute, la Suprema Corte ha dichiarato l’estinzione del processo, confermando l’efficacia della procedura per chiudere le controversie pendenti. Le spese legali sono state lasciate a carico delle parti che le hanno anticipate.

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Pubblicato il 3 novembre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Definizione Agevolata Liti Fiscali: La Cassazione Conferma l’Estinzione del Giudizio

Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha ribadito l’efficacia della definizione agevolata liti fiscali come strumento per porre fine ai contenziosi tributari pendenti. Il caso analizzato offre un chiaro esempio di come l’adesione a questa procedura da parte del contribuente porti alla declaratoria di estinzione del processo, anche quando questo è giunto al suo ultimo grado di giudizio.

I Fatti del Caso

La vicenda trae origine da un avviso di accertamento notificato a una società per l’anno d’imposta 2008. L’Amministrazione Finanziaria contestava maggiori imposte IRES, il mancato versamento di ritenute su interessi corrisposti a una consociata estera e irrogava pesanti sanzioni.

Il cuore della disputa verteva sulla corretta aliquota di ritenuta da applicare: la società sosteneva di dover applicare la più favorevole aliquota convenzionale del 10% prevista dal trattato internazionale, mentre il Fisco pretendeva l’aliquota interna del 15%. La società aveva inoltre contestato le sanzioni, invocando l’esistenza di condizioni di incertezza normativa.

Dopo essere risultata soccombente sia in primo che in secondo grado, la società ha presentato ricorso in Corte di Cassazione.

L’Intervento della Definizione Agevolata Liti Fiscali

Durante la pendenza del giudizio di legittimità, la società ha colto l’opportunità offerta dalla Legge n. 197/2022, presentando istanza per la definizione agevolata liti fiscali. A supporto della sua richiesta, ha depositato la documentazione attestante il pagamento delle somme dovute, come previsto dalla normativa, chiedendo la sospensione e la successiva estinzione del giudizio.

Le Motivazioni della Decisione

La Corte di Cassazione ha accolto la richiesta della società, dichiarando estinto il giudizio. La motivazione si fonda sull’applicazione diretta della normativa sulla tregua fiscale. La Legge n. 197/2022, al comma 198, prevede espressamente che, una volta depositata la domanda di definizione e la prova del versamento degli importi, il processo pendente debba essere dichiarato estinto.

La Corte ha constatato che la società aveva adempiuto a tutti i requisiti formali e sostanziali richiesti dalla legge, definendo sia le sanzioni per dichiarazione infedele sia le ritenute omesse. L’adesione alla procedura, quindi, ha prodotto il suo effetto tipico: la chiusura definitiva della controversia.

Un aspetto rilevante sottolineato dalla Corte riguarda le spese di giudizio. In caso di estinzione per definizione agevolata, la legge stabilisce che le spese del processo restano a carico della parte che le ha anticipate. Non vi è, quindi, una condanna alle spese per la parte soccombente, ma ogni parte sostiene i propri costi.

Le Conclusioni

L’ordinanza in esame conferma la definizione agevolata liti fiscali come uno strumento risolutivo efficace per i contribuenti coinvolti in lunghi e onerosi contenziosi con il Fisco. La decisione della Cassazione ribadisce che, al perfezionarsi della procedura, l’estinzione del giudizio è un atto dovuto da parte del giudice, senza ulteriori valutazioni sul merito della controversia.

Questa pronuncia offre una garanzia importante per chi decide di avvalersi degli strumenti di tregua fiscale, assicurando una via d’uscita certa dalle liti pendenti e contribuendo a ridurre il carico di lavoro degli uffici giudiziari.

Cosa succede a un processo tributario pendente se il contribuente aderisce alla definizione agevolata?
Il processo viene dichiarato estinto. L’ordinanza chiarisce che il deposito della domanda di definizione e del versamento degli importi dovuti obbliga il giudice a dichiarare l’estinzione del giudizio in qualsiasi stato e grado si trovi.

Chi paga le spese legali in caso di estinzione del giudizio per definizione agevolata?
Le spese del processo restano a carico della parte che le ha anticipate. Non c’è una condanna al pagamento delle spese della controparte; ciascuno sostiene i propri costi legali.

La procedura di definizione agevolata può essere utilizzata per sanare sia le imposte che le sanzioni?
Sì. Nel caso di specie, la società ha utilizzato la procedura per definire sia quanto dovuto a titolo di omesso versamento di ritenute, sia le sanzioni irrogate per dichiarazione infedele, dimostrando l’ampia applicabilità dello strumento.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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