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Definizione agevolata liti: estinzione del processo

La Corte di Cassazione ha dichiarato l’estinzione di un giudizio tributario a seguito della definizione agevolata liti da parte dei contribuenti. Il caso riguardava avvisi di accertamento per operazioni inesistenti. È stato decisivo il fatto che gli importi dovuti per la definizione della lite fossero stati completamente coperti da somme già versate per una precedente rottamazione dei ruoli, azzerando di fatto il debito e facendo cessare la materia del contendere.

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Pubblicato il 11 dicembre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Definizione Agevolata Liti: Come Porta all’Estinzione del Processo Tributario

La definizione agevolata liti rappresenta uno strumento fondamentale per i contribuenti che desiderano chiudere i contenziosi pendenti con il Fisco. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha chiarito come il perfezionamento di questa procedura, anche attraverso la compensazione con importi già versati per altre sanatorie, conduca inevitabilmente all’estinzione del giudizio. Analizziamo insieme i dettagli di questa importante decisione.

La Vicenda Processuale: Dagli Avvisi di Accertamento alla Cassazione

Il caso trae origine da quattro avvisi di accertamento notificati dall’Agenzia delle Entrate a una società a responsabilità limitata e ai suoi due soci. L’amministrazione finanziaria contestava un maggior reddito d’impresa per l’anno d’imposta 2008, derivante da presunte operazioni soggettivamente inesistenti, con conseguente applicazione di sanzioni ai fini Irpef, Ires e Iva.

Inizialmente, la Commissione Tributaria Provinciale aveva accolto i ricorsi della società e dei soci. Tuttavia, l’Agenzia delle Entrate ha impugnato la decisione e la Commissione Tributaria Regionale ha ribaltato il verdetto, ritenendo provato il coinvolgimento della società in un meccanismo fraudolento e negando il diritto alla deduzione dei costi. L’accertamento è stato esteso anche ai soci, data la ristretta base sociale della compagine. Contro questa sentenza, i soci hanno proposto ricorso in Cassazione.

L’Impatto della Definizione Agevolata Liti sul Processo

Durante il giudizio di legittimità, i ricorrenti hanno presentato istanza per la definizione agevolata liti pendenti, ai sensi dell’art. 11 del D.L. n. 50/2017. La peculiarità del caso risiede nel fatto che i contribuenti avevano già provveduto in precedenza a definire i ruoli derivanti dagli stessi atti impositivi tramite la cosiddetta “rottamazione” (art. 6 del D.L. n. 193/2016).

Conseguentemente, le somme già versate a titolo di rottamazione sono state scomputate da quelle dovute per la definizione della lite. Poiché l’importo versato per la rottamazione superava quello necessario per definire il contenzioso, l’importo netto da versare per chiudere la lite è risultato pari a zero. Questo ha di fatto perfezionato la procedura di definizione agevolata.

La Gestione delle Spese Processuali

Una volta accertata la cessazione della materia del contendere, la Corte ha affrontato la questione delle spese legali. In conformità con quanto previsto dall’art. 11, comma 10, del D.L. 50/2017, la legge stabilisce che in caso di estinzione del giudizio per definizione agevolata, le spese del processo restano a carico della parte che le ha anticipate. Pertanto, la Corte ha disposto in tal senso, senza alcuna condanna per le parti.

Le Motivazioni della Corte di Cassazione

La Corte Suprema ha basato la sua decisione su un principio consolidato: il perfezionamento della definizione agevolata della lite pendente comporta la dichiarazione di estinzione del giudizio per cessazione della materia del contendere. La normativa di riferimento, l’art. 11 del D.L. n. 50/2017, è chiara nel collegare l’esito del processo alla corretta adesione alla sanatoria da parte del contribuente.

Nel caso specifico, la Corte ha verificato che i ricorrenti avevano presentato la domanda e che l’importo dovuto era stato integralmente coperto dalle somme già versate in sede di rottamazione dei ruoli. Questa compensazione ha reso l’importo netto dovuto pari a zero, determinando il perfezionamento della definizione. Di conseguenza, non sussisteva più alcun interesse delle parti a una pronuncia nel merito della controversia. Inoltre, la Corte ha specificato che la declaratoria di estinzione del giudizio esclude l’applicazione della norma (art. 13, comma 1 quater, D.P.R. n. 115/2002) che prevede il raddoppio del contributo unificato a carico della parte impugnante non vittoriosa, poiché non si è giunti a una decisione di rigetto o inammissibilità del ricorso.

Le Conclusioni

Questa ordinanza ribadisce l’efficacia degli strumenti di definizione agevolata come meccanismo per risolvere le controversie tributarie e alleggerire il carico dei tribunali. Le conclusioni pratiche che possiamo trarre sono le seguenti:
1. Effetto Estintivo Automatico: La corretta adesione alla definizione agevolata liti produce l’effetto automatico di estinguere il giudizio pendente per cessazione della materia del contendere.
2. Interazione tra Sanatorie: È possibile compensare gli importi dovuti per una definizione agevolata con somme già versate per altre procedure di sanatoria, come la rottamazione dei ruoli, se relative agli stessi atti impositivi.
3. Spese Legali: In caso di estinzione per definizione agevolata, ogni parte sostiene le proprie spese legali, come espressamente previsto dalla legge.
La decisione offre quindi una chiara guida ai contribuenti e ai professionisti su come gestire le liti pendenti, sfruttando le opportunità offerte dalla legislazione fiscale per una risoluzione extragiudiziale vantaggiosa.

Cosa succede a un processo tributario se il contribuente aderisce alla definizione agevolata delle liti?
Se la procedura di definizione agevolata si perfeziona correttamente (con la presentazione della domanda e il pagamento degli importi dovuti), il giudizio pendente si estingue per cessazione della materia del contendere.

È possibile utilizzare importi versati per una “rottamazione dei ruoli” per saldare una “definizione agevolata delle liti”?
Sì. La sentenza conferma che le somme dovute e versate per la definizione dei ruoli (rottamazione) possono essere scomputate dagli importi dovuti per la definizione della lite, se entrambe le procedure riguardano gli stessi atti impositivi. Se l’importo già versato è superiore a quello dovuto, la definizione della lite si perfeziona con un versamento pari a zero.

In caso di estinzione del giudizio per definizione agevolata, chi paga le spese legali?
Secondo la normativa di riferimento (art. 11, comma 10, del d.l. n. 50/2017), le spese processuali restano a carico della parte che le ha anticipate. Non vi è una condanna alle spese per la parte soccombente.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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