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Definizione agevolata: estinzione processo tributario

La Corte di Cassazione ha dichiarato estinto un processo tributario relativo ad avvisi di accertamento IRES, IVA e IRAP, a seguito della richiesta di definizione agevolata presentata dalla società contribuente ai sensi della Legge n. 197/2022. L’Amministrazione Finanziaria ha confermato la regolarità della domanda e del pagamento, portando alla chiusura definitiva della controversia.

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Pubblicato il 29 ottobre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Definizione Agevolata: Quando il Processo Tributario si Estingue

La definizione agevolata delle liti fiscali rappresenta uno strumento cruciale per cittadini e imprese che desiderano chiudere definitivamente le controversie con il Fisco. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione chiarisce il meccanismo e gli effetti di questa procedura, confermando l’estinzione del processo una volta che il contribuente ha aderito e pagato quanto dovuto. Analizziamo insieme i dettagli di questa importante decisione e le sue implicazioni pratiche.

Il Contesto della Controversia

Il caso ha origine da alcuni avvisi di accertamento emessi dall’Agenzia delle Entrate nei confronti di una società cooperativa edilizia in liquidazione. Gli accertamenti contestavano maggiori imposte dovute ai fini Ires, Iva e Irap per gli anni 2005 e 2006. La società aveva impugnato gli avvisi e, dopo un iter giudiziario nei gradi di merito, la controversia era approdata dinanzi alla Corte di Cassazione su ricorso dell’Amministrazione Finanziaria.

La Svolta: l’Adesione alla Definizione Agevolata

Mentre il giudizio era pendente in Cassazione, la società contribuente ha deciso di avvalersi della definizione agevolata prevista dalla Legge n. 197 del 2022. Ha quindi presentato l’apposita domanda e provveduto al pagamento degli importi richiesti dalla normativa per chiudere la lite. Successivamente, ha depositato un’istanza in Corte chiedendo che il processo venisse dichiarato estinto. L’Agenzia delle Entrate, con una nota successiva, ha confermato la regolarità e la ritualità della domanda di definizione presentata dalla società.

Le Motivazioni della Cassazione: l’Automatismo dell’Estinzione

La Corte di Cassazione ha accolto la richiesta della contribuente e ha dichiarato estinto il processo. La decisione si fonda sull’applicazione diretta dell’art. 1, commi 197 e 198, della Legge n. 197/2022. I giudici hanno chiarito che, una volta che il contribuente presenta la domanda di definizione agevolata e la relativa documentazione di pagamento, il processo viene prima sospeso e poi, a seguito della conferma della regolarità della procedura, deve essere dichiarato estinto.

Il meccanismo previsto dal legislatore è chiaro: l’adesione alla sanatoria fiscale, se perfezionata correttamente, porta inevitabilmente alla chiusura della controversia in qualsiasi stato e grado essa si trovi. La Corte non entra nel merito della questione originaria ma si limita a prendere atto della volontà delle parti di porre fine al contenzioso attraverso lo strumento agevolativo.

Le Conclusioni: Spese Legali e Niente Doppio Contributo

L’ordinanza offre due importanti spunti pratici. In primo luogo, stabilisce che, in caso di estinzione per definizione agevolata, le spese processuali restano a carico delle parti che le hanno anticipate, come previsto esplicitamente dalla normativa di riferimento (comma 198). Non vi è, quindi, una condanna alle spese per la parte soccombente.

In secondo luogo, la Corte ha precisato che non sussistono i presupposti per il pagamento del cosiddetto ‘doppio contributo unificato’. Questa sanzione processuale si applica solo nei casi di rigetto, inammissibilità o improcedibilità dell’impugnazione. Poiché il giudizio si estingue per una causa differente, ovvero l’adesione a una sanatoria, questa misura sanzionatoria non può essere applicata, neanche in via interpretativa, come già affermato dalla stessa Cassazione in precedenti pronunce.

Come si conclude un processo tributario se il contribuente aderisce alla definizione agevolata?
Il processo viene dichiarato estinto. Una volta che il contribuente presenta la domanda e la documentazione attestante il pagamento, il giudizio viene sospeso e successivamente chiuso con una dichiarazione di estinzione da parte del giudice.

Cosa succede alle spese legali in caso di estinzione del giudizio per definizione agevolata?
Le spese legali rimangono a carico di ciascuna parte che le ha anticipate. La legge non prevede una condanna al rimborso delle spese in questi casi.

In caso di estinzione per definizione agevolata, è dovuto il doppio contributo unificato?
No, il doppio contributo unificato non è dovuto. Questa sanzione è prevista solo per i casi di rigetto, inammissibilità o improcedibilità dell’impugnazione, e non per l’estinzione del processo a seguito di adesione a una sanatoria.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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