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Definizione agevolata: estinzione del processo tributario

La Corte di Cassazione ha dichiarato l’estinzione di un processo tributario riguardante un avviso di accertamento per maggiori ricavi. La decisione è stata presa dopo che la società contribuente, durante il giudizio di cassazione, ha presentato istanza di definizione agevolata ai sensi del d.l. 119/2018, dimostrando il pagamento della prima rata. La Corte ha ritenuto che il perfezionamento della procedura di definizione agevolata comporti la cessazione della materia del contendere, estinguendo di conseguenza il giudizio.

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Pubblicato il 10 ottobre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Definizione Agevolata: la Cassazione Conferma l’Estinzione del Processo

Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha ribadito un principio fondamentale per la gestione delle liti fiscali: l’adesione a una definizione agevolata comporta l’estinzione del processo tributario in corso. Questa decisione offre un importante chiarimento per i contribuenti e i professionisti del settore, evidenziando come gli strumenti di pace fiscale possano risolvere definitivamente le controversie pendenti.

I Fatti di Causa

La vicenda trae origine da un avviso di accertamento notificato a una società in nome collettivo per l’anno d’imposta 2007. L’Amministrazione Finanziaria contestava maggiori ricavi per oltre 128.000 euro.

La società ha impugnato l’atto e ha ottenuto una prima vittoria presso la Commissione Tributaria Provinciale (CTP). L’Agenzia Fiscale ha proposto appello, ma la Commissione Tributaria Regionale (CTR) ha respinto il gravame, confermando la decisione di primo grado. Non arrendendosi, l’Amministrazione ha presentato ricorso per cassazione.

La Svolta: l’Istanza di Definizione Agevolata

Durante il giudizio di legittimità, la società contribuente ha compiuto una mossa decisiva: ha depositato un’istanza di definizione agevolata della lite, ai sensi del d.l. n. 119/2018. A supporto della propria richiesta, ha allegato la comunicazione dell’Agente della riscossione che attestava la regolarità della domanda e la prova del pagamento della prima rata, dimostrando così il perfezionamento della procedura.

La Decisione della Corte e la Definizione Agevolata

La Suprema Corte, preso atto della documentazione depositata, ha dichiarato l’estinzione del giudizio e la cessazione della materia del contendere. Non essendo stata presentata alcuna istanza per la fissazione dell’udienza di discussione nei termini previsti, la controversia si è conclusa automaticamente.

Le Motivazioni

La Corte ha basato la sua decisione sull’effetto estintivo prodotto dalla normativa sulla definizione agevolata. La legge (in questo caso, l’art. 6 del d.l. n. 119/2018) prevede che, una volta che il contribuente aderisce alla sanatoria e versa gli importi dovuti, la lite pendente si estingue. Il deposito in giudizio dell’istanza e della prova del pagamento costituisce la prova del venir meno dell’interesse delle parti a proseguire il contenzioso. Di conseguenza, il giudice non può fare altro che prendere atto della risoluzione extragiudiziale della controversia e dichiarare estinto il processo. Per quanto riguarda le spese legali, la normativa specifica prevede che ciascuna parte si faccia carico delle proprie.

Le Conclusioni

Questa ordinanza conferma l’efficacia degli strumenti di definizione agevolata come via per chiudere definitivamente le liti fiscali pendenti. Per i contribuenti, rappresenta una chiara indicazione che l’adesione a tali procedure, se correttamente eseguita, garantisce la conclusione del contenzioso, anche se questo è giunto fino all’ultimo grado di giudizio. La decisione sottolinea l’importanza di depositare tempestivamente in atti la documentazione che comprova l’avvenuta definizione, al fine di ottenere una rapida declaratoria di estinzione del processo da parte del giudice.

Cosa succede a un processo tributario se il contribuente aderisce a una definizione agevolata?
Il processo viene dichiarato estinto. La presentazione della domanda di definizione agevolata e il pagamento degli importi dovuti fanno venir meno l’oggetto della lite, portando alla cessazione della materia del contendere.

Quale prova deve fornire il contribuente in giudizio per dimostrare l’adesione alla definizione agevolata?
Il contribuente deve depositare in atti la domanda di definizione agevolata e la prova del pagamento degli importi richiesti (in questo caso, la prima rata), come confermato anche dall’Agente della riscossione.

In caso di estinzione del giudizio per definizione agevolata, chi paga le spese processuali?
La normativa specifica richiamata nel provvedimento (art. 6, comma 13, d.l. n. 119/18) stabilisce che le spese restano a carico della parte che le ha anticipate. Ciascuna parte, quindi, paga i propri costi legali.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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