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Definizione agevolata: estinzione del processo

Una società, dopo aver vinto nei primi due gradi di giudizio contro l’Agenzia delle Entrate per la deducibilità di alcuni costi, ha aderito alla definizione agevolata durante il ricorso in Cassazione. La Suprema Corte, preso atto del perfezionamento della procedura di condono e del mancato impulso processuale delle parti, ha dichiarato l’estinzione del giudizio per cessazione della materia del contendere, ponendo fine alla controversia.

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Pubblicato il 18 dicembre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Definizione Agevolata: Quando il Processo Tributario si Estingue

La definizione agevolata rappresenta uno strumento cruciale per i contribuenti che desiderano chiudere definitivamente le pendenze con il Fisco. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione chiarisce come l’adesione a tale procedura possa determinare l’estinzione del processo tributario, anche quando questo è giunto al suo ultimo grado di giudizio. Analizziamo insieme i dettagli di questa importante decisione.

I Fatti di Causa: Dalla Contestazione alla Cassazione

Una società a responsabilità limitata si è trovata a contestare un avviso di accertamento relativo all’IRES per l’anno 2008. L’Agenzia delle Entrate aveva ritenuto non deducibili alcuni costi, specificamente i compensi erogati agli associati in partecipazione.

La società ha impugnato l’atto e ha ottenuto ragione sia in primo che in secondo grado. Le commissioni tributarie di merito hanno infatti emesso decisioni favorevoli al contribuente. Nonostante i due successi, l’Amministrazione Finanziaria ha deciso di proseguire la battaglia legale, presentando ricorso per Cassazione.

La Svolta: L’Adesione alla Definizione Agevolata

Durante la pendenza del giudizio di legittimità, si è verificato un evento determinante. La società contribuente ha scelto di avvalersi della definizione agevolata delle controversie, prevista dal d.l. n. 119/2018. Ha quindi presentato la relativa domanda e ha provveduto al pagamento integrale dell’importo dovuto, documentando il tutto con la ricevuta di presentazione e il modello F24 quietanzato. Questo passo ha segnato una svolta, spostando la risoluzione della controversia dal piano giudiziario a quello amministrativo.

Le Motivazioni della Corte di Cassazione

La Corte di Cassazione, ricevuta la documentazione che attestava il perfezionamento della definizione agevolata, ha basato la sua decisione su semplici ma inequivocabili presupposti normativi. La legge che disciplina questa procedura prevede che, una volta presentata la domanda, il processo sia sospeso. Se entro il termine del 31 dicembre 2020 nessuna delle parti presenta un’istanza per la trattazione del caso e non interviene un provvedimento di diniego da parte dell’Ufficio, il processo si estingue automaticamente.

Nel caso specifico, la Corte ha rilevato che:
1. La documentazione comprovante l’adesione e il pagamento era stata regolarmente depositata.
2. Nessuna delle parti aveva manifestato interesse a proseguire il giudizio entro la data stabilita dalla legge.
3. L’Agenzia delle Entrate non aveva emesso alcun atto di diniego della definizione.

Di conseguenza, venendo meno l’oggetto stesso della lite, la Suprema Corte non ha potuto fare altro che dichiarare l’estinzione del giudizio per ‘cessazione della materia del contendere’.

Conclusioni: L’Impatto della Definizione Agevolata sul Contenzioso

Questa ordinanza conferma l’efficacia della definizione agevolata come strumento per porre fine ai contenziosi tributari in modo definitivo. L’adesione a queste procedure, se perfezionata correttamente, priva il processo della sua stessa ragione di esistere. La decisione del giudice non entra nel merito della questione originaria (la deducibilità dei costi), ma si limita a prendere atto che la controversia è stata risolta al di fuori delle aule di tribunale.

Per i contribuenti, ciò significa poter ottenere certezza giuridica e chiudere un capitolo oneroso in termini di tempo e risorse, anche in pendenza di un giudizio in Cassazione. La Corte ha inoltre stabilito che le spese legali restano a carico delle parti che le hanno anticipate, confermando una prassi consolidata in casi di estinzione per cessata materia del contendere.

Cosa succede a un processo tributario se il contribuente aderisce a una definizione agevolata?
Il processo viene dichiarato estinto per cessazione della materia del contendere, a condizione che la procedura di definizione si perfezioni correttamente e nessuna delle parti richieda la prosecuzione del giudizio entro i termini di legge.

È necessaria una sentenza sul merito della causa dopo una definizione agevolata andata a buon fine?
No, non è necessaria. Il giudice non si pronuncia più sulla questione originaria (es. la legittimità di un accertamento), ma si limita a prendere atto della risoluzione extragiudiziale della lite e a dichiarare formalmente l’estinzione del processo.

Chi paga le spese legali in caso di estinzione del processo per definizione agevolata?
Secondo quanto deciso nell’ordinanza, le spese restano a carico della parte che le ha sostenute fino a quel momento. Non vi è una condanna alle spese a carico di una delle parti.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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