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Definizione agevolata: estinzione del processo

Una società, dopo aver vinto nei primi due gradi di giudizio contro un avviso di accertamento per IRES e IRAP, ha aderito alla definizione agevolata delle liti pendenti. L’Amministrazione Finanziaria, che aveva proposto ricorso in Cassazione, ha confermato la regolarità della domanda. La Corte di Cassazione, preso atto dell’adesione di entrambe le parti alla procedura, ha dichiarato l’estinzione del processo tributario in base alla L. 197/2022.

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Pubblicato il 4 novembre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Definizione Agevolata: Quando il Processo Tributario si Estingue

La definizione agevolata delle liti fiscali rappresenta uno strumento cruciale per cittadini e imprese che desiderano chiudere contenziosi pendenti con l’Amministrazione Finanziaria. Con l’ordinanza in esame, la Corte di Cassazione conferma un principio fondamentale: l’adesione a questa procedura comporta l’immediata estinzione del processo, ponendo fine a lunghe e costose battaglie legali. Analizziamo come si è arrivati a questa decisione e quali sono le sue implicazioni pratiche.

I Fatti del Caso: Dall’Accertamento alla Cassazione

Una società a responsabilità limitata si è vista notificare un avviso di accertamento relativo alle imposte IRES e IRAP per l’anno 2008. La società ha impugnato l’atto, ottenendo ragione sia in primo grado sia davanti alla Commissione Tributaria Regionale.

Nonostante le due sentenze favorevoli al contribuente, l’Amministrazione Finanziaria ha deciso di proseguire la controversia, presentando ricorso per Cassazione basato su due motivi. La società ha risposto depositando un controricorso per difendere le proprie ragioni.

La Procedura di Definizione Agevolata e la Decisione della Corte

In prossimità dell’udienza pubblica, la situazione ha preso una svolta decisiva. Sia l’Avvocatura dello Stato, per conto dell’Amministrazione Finanziaria, sia la società contribuente hanno manifestato la volontà di avvalersi della definizione agevolata prevista dalla Legge n. 197 del 2022.

Entrambe le parti hanno depositato in giudizio la documentazione necessaria: la domanda di definizione della lite e la prova del pagamento della prima rata dell’importo dovuto. A seguito di queste richieste concordi, sia il Procuratore Generale sia il difensore dell’Amministrazione Finanziaria hanno chiesto alla Corte di dichiarare l’estinzione del giudizio.

La Corte di Cassazione, preso atto della volontà comune delle parti e della regolarità della procedura, ha accolto la richiesta e dichiarato estinto il processo.

Le Motivazioni

La decisione della Corte si fonda sull’applicazione diretta della normativa sulla definizione agevolata (Legge n. 197/2022). In particolare, l’articolo 1, comma 197, stabilisce che, su richiesta del contribuente che si avvale della definizione, il processo viene sospeso. Se entro la data prevista dalla legge il contribuente deposita copia della domanda e del versamento, il processo deve essere dichiarato estinto.

Il successivo comma 198 rafforza questo meccanismo, prevedendo che, una volta effettuato il deposito, il processo pendente in ogni stato e grado sia dichiarato estinto con decreto o ordinanza. La Corte ha semplicemente verificato che le condizioni di legge fossero state rispettate da entrambe le parti, procedendo di conseguenza. Per quanto riguarda le spese legali, la legge stabilisce che esse rimangono a carico della parte che le ha anticipate, senza possibilità di rivalsa.

Le Conclusioni

Questa ordinanza ribadisce l’efficacia della definizione agevolata come strumento deflattivo del contenzioso tributario. Per i contribuenti, offre una via d’uscita certa e rapida dalle liti fiscali, consentendo di chiudere la pendenza pagando un importo ridotto. Per l’amministrazione, garantisce un incasso immediato e riduce il carico di lavoro degli uffici giudiziari. La decisione conferma che, una volta perfezionata la procedura con la domanda e il pagamento, l’esito del giudizio è segnato: l’estinzione è un atto dovuto da parte del giudice, che non può entrare nel merito della controversia.

Cosa succede a un processo tributario se il contribuente aderisce alla definizione agevolata?
Se il contribuente presenta la domanda di definizione agevolata e deposita in giudizio la copia della richiesta e della ricevuta di pagamento, il processo viene dichiarato estinto, indipendentemente dallo stato e dal grado in cui si trova.

Chi paga le spese legali in caso di estinzione del processo per definizione agevolata?
La legge (art. 1, comma 198, L. 197/2022) stabilisce che le spese del giudizio estinto restano a carico della parte che le ha anticipate. Non è prevista una condanna alle spese per la parte soccombente, poiché non vi è una decisione nel merito.

Quali documenti devono essere presentati al giudice per ottenere l’estinzione del processo?
Il contribuente ha l’onere di depositare presso l’organo giurisdizionale innanzi al quale pende la causa una copia della domanda di definizione e la prova del versamento degli importi dovuti (o della prima rata).

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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