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Deduzione extracontabile: Quadro EC obbligatorio

Con l’ordinanza n. 25475/2024, la Corte di Cassazione ha stabilito che per la validità di una deduzione extracontabile relativa agli ammortamenti, la compilazione del “Quadro EC” nella dichiarazione dei redditi è un requisito sostanziale e non un mero adempimento formale. La sua omissione preclude il diritto alla deduzione, anche se il disallineamento fiscale è corretto e risulta da altri quadri della dichiarazione. La Corte ha cassato la sentenza di merito che aveva qualificato l’omissione come un semplice errore formale.

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Pubblicato il 19 dicembre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Deduzione extracontabile: la compilazione del Quadro EC non è un’opzione

La corretta compilazione della dichiarazione dei redditi è un onere fondamentale per ogni contribuente, specialmente per le imprese. Un’omissione, anche se apparentemente di poco conto, può costare cara. La Corte di Cassazione, con la recente ordinanza n. 25475 del 23 settembre 2024, ha ribadito un principio cruciale in materia di deduzione extracontabile: la compilazione dell’apposito Quadro EC non è una mera formalità, ma un requisito sostanziale la cui assenza preclude il diritto al beneficio fiscale.

I Fatti del Caso

Una società operante nel settore alimentare aveva ricevuto un avviso di accertamento dall’Agenzia delle Entrate per l’anno d’imposta 2008. L’Amministrazione finanziaria contestava la deduzione di una cospicua somma (oltre 3 milioni di euro) a titolo di ammortamenti. Tale importo rappresentava la differenza tra gli ammortamenti fiscalmente rilevanti e quelli civilistici, un disallineamento generato da un’operazione di conferimento aziendale avvenuta anni prima.

Il Fisco aveva negato la deduzione perché la società non aveva compilato l’apposito prospetto della dichiarazione, il Quadro EC, previsto dall’art. 109 del TUIR per gestire i componenti negativi non transitati a conto economico. La società si era difesa sostenendo di aver comunque compilato il Quadro RV, dedicato alla riconciliazione dei dati, e che l’omissione del Quadro EC dovesse essere considerata un semplice errore formale, dato che la correttezza sostanziale dell’operazione non era in discussione.

La Decisione dei Giudici di Merito

Sia la Commissione Tributaria Provinciale (CTP) che la Commissione Tributaria Regionale (CTR) avevano dato ragione alla società. I giudici di merito avevano ritenuto che la mancata compilazione del Quadro EC fosse un errore scusabile, una violazione meramente formale, superata dalla compilazione del Quadro RV e dalla non contestazione, nel merito, della legittimità della deduzione.

L’Analisi della Cassazione sulla deduzione extracontabile

L’Agenzia delle Entrate ha impugnato la decisione davanti alla Corte di Cassazione, che ha accolto il ricorso, ribaltando l’esito del giudizio. La Suprema Corte ha affermato che la motivazione dei giudici di merito viola i principi di diritto consolidati in materia.

Il punto centrale della decisione è la natura dell’obbligo di compilazione del Quadro EC. Secondo la Corte, questo adempimento non è un cavillo burocratico, ma un onere di natura sostanziale imposto dalla legge. L’articolo 109, comma 4, lettera b) del TUIR, nella sua formulazione applicabile al caso, subordina la deducibilità di componenti negativi non imputati a conto economico alla loro indicazione in un apposito prospetto. Questo prospetto serve a fornire all’Amministrazione finanziaria “elementi certi e precisi” sulla natura e l’importo della deduzione richiesta.

Le Motivazioni

La Corte ha spiegato che il legislatore ha introdotto il Quadro EC proprio per creare un sistema trasparente di gestione dei disallineamenti tra valori civili e fiscali. Quando un costo non transita dal conto economico, la sua deducibilità fiscale è un’eccezione che richiede un onere di trasparenza aggiuntivo a carico del contribuente. Il Quadro EC è lo strumento designato per assolvere a questo onere. La sua compilazione non è facoltativa né sostituibile con altri adempimenti, come la compilazione del Quadro RV.

Citando propri precedenti (Cass. n. 26398/2018 e n. 34750/2019), la Cassazione ha ribadito che l’adempimento ha “carattere non meramente formale”. La mancata indicazione nel prospetto preclude a monte la possibilità di dedurre l’ammortamento, perché viene a mancare il presupposto di certezza e precisione richiesto dalla norma. In altre parole, senza la compilazione del Quadro EC, il componente negativo non può considerarsi fiscalmente documentato secondo le modalità previste dalla legge.

Le Conclusioni

L’ordinanza in esame consolida un orientamento rigoroso: nel campo della deduzione extracontabile, la forma è sostanza. Gli obblighi dichiarativi previsti dal legislatore per gestire i disallineamenti tra bilancio e fisco sono inderogabili. Le imprese devono prestare la massima attenzione alla compilazione di tutti i quadri pertinenti della dichiarazione dei redditi. L’omissione del Quadro EC non può essere sanata a posteriori né considerata un errore formale, ma comporta la perdita definitiva del beneficio fiscale per l’annualità in questione. La Corte ha quindi cassato la sentenza e rinviato la causa alla Corte di Giustizia Tributaria di secondo grado per una nuova decisione conforme a questo principio.

La mancata compilazione del Quadro EC è un semplice errore formale?
No, la Corte di Cassazione ha stabilito che si tratta di un onere di natura sostanziale e non di un mero errore formale, poiché è richiesto dalla legge per fornire elementi certi e precisi sulla deduzione.

È possibile ottenere una deduzione extracontabile senza compilare il Quadro EC?
No, la sentenza chiarisce che la mancata indicazione nel Quadro EC preclude la possibilità di dedurre i componenti negativi di natura tributaria che non sono transitati nel conto economico.

La compilazione di altri quadri, come il Quadro RV, può sostituire quella del Quadro EC?
No, la compilazione del Quadro RV, pur essendo un quadro di riconciliazione, non è considerata equivalente o sostitutiva dell’obbligo specifico di compilare il Quadro EC per le deduzioni extracontabili.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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