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Deducibilità TFM: Cassazione esclude il limite TFR

Due società hanno contestato un avviso di accertamento che limitava la deducibilità del Trattamento di Fine Mandato (TFM) dei propri amministratori, applicando le stesse regole del Trattamento di Fine Rapporto (TFR) dei dipendenti. La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso delle società, stabilendo che i limiti quantitativi previsti per il TFR non sono applicabili al TFM. Per la piena deducibilità TFM secondo il principio di competenza, è sufficiente che l’indennità sia stabilita da un atto scritto con data certa, anteriore all’inizio del rapporto, che ne specifichi l’importo.

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Pubblicato il 15 settembre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Deducibilità TFM: la Cassazione fa chiarezza e disapplica i limiti del TFR

Con una recente ordinanza, la Corte di Cassazione ha messo un punto fermo su una questione di grande rilevanza per le società e i loro amministratori: la deducibilità TFM (Trattamento di Fine Mandato). La Suprema Corte ha stabilito che i limiti quantitativi previsti per il Trattamento di Fine Rapporto (TFR) dei lavoratori dipendenti non si estendono automaticamente al TFM degli amministratori. Questa decisione chiarisce i requisiti necessari per dedurre fiscalmente gli accantonamenti per il TFM, offrendo maggiore certezza giuridica alle imprese.

I Fatti del Caso

La vicenda nasce da un avviso di accertamento notificato dall’Agenzia delle Entrate a due società. L’amministrazione finanziaria contestava la deduzione di un costo di circa 117.000 euro, derivante dalla differenza tra l’importo accantonato per il TFM degli amministratori (166.000 euro) e l’importo ritenuto deducibile secondo i parametri del TFR (circa 49.000 euro). Secondo l’Agenzia, infatti, il TFM doveva essere assimilato al TFR e, di conseguenza, sottostare ai limiti di calcolo previsti dall’art. 2120 del Codice Civile.

Le società si sono opposte a questa interpretazione, ma i loro ricorsi sono stati respinti sia dalla Commissione Tributaria Provinciale che da quella Regionale. Entrambi i gradi di giudizio di merito avevano confermato la tesi dell’Ufficio, ritenendo che il rinvio operato dall’art. 105 del TUIR all’art. 2120 c.c. rendesse applicabili le medesime limitazioni quantitative.

La Questione sulla Deducibilità TFM e i Limiti del TFR

Il cuore della controversia legale risiedeva nell’interpretazione dell’art. 105 del TUIR. L’Agenzia delle Entrate sosteneva che, assimilando il TFM al TFR, la quota di accantonamento deducibile dovesse essere calcolata dividendo la retribuzione annua dell’amministratore per 13,5, proprio come avviene per i lavoratori dipendenti. Le società contribuenti, invece, argomentavano che la disciplina del TFM trova la sua fonte non nella legge, ma nella volontà delle parti, come stabilito dall’art. 2389 del Codice Civile. Pertanto, se l’importo è stato deliberato dall’assemblea e riportato in un verbale con data certa, l’accantonamento corrispondente deve essere interamente deducibile secondo il principio di competenza.

La Decisione della Corte di Cassazione: le Motivazioni

La Corte di Cassazione, accogliendo il ricorso delle società, ha ribaltato le sentenze precedenti. I giudici hanno chiarito che non esiste alcuna norma che obblighi le società a calcolare gli accantonamenti per il TFM con le stesse modalità previste per il TFR dei lavoratori dipendenti. L’applicazione analogica dell’art. 2120 c.c. è stata quindi esclusa.

La Corte ha ribadito un principio consolidato in tema di redditi d’impresa: la deducibilità TFM secondo il principio di competenza è ammessa a due precise condizioni:

1. Atto Scritto con Data Certa: La previsione del TFM deve risultare da un atto scritto (es. verbale di assemblea) avente data certa anteriore all’inizio del rapporto di amministrazione.
2. Specificazione dell’Importo: Lo stesso atto deve specificare l’importo dell’indennità.

Se questi due requisiti sono soddisfatti, la società può dedurre le quote accantonate annualmente. In caso contrario, si applica il principio di cassa: il costo sarà deducibile solo nell’esercizio in cui il TFM viene effettivamente corrisposto all’amministratore.
Nel caso specifico, lo stesso avviso di accertamento dell’Agenzia delle Entrate menzionava l’esistenza di un verbale di assemblea del 2007 che quantificava il TFM, riconoscendo di fatto la sussistenza dei requisiti per la deducibilità per competenza. Di conseguenza, la limitazione applicata dall’Ufficio è stata ritenuta illegittima.

Le Conclusioni e le Implicazioni Pratiche

L’ordinanza della Cassazione rappresenta un’importante vittoria per le imprese e offre preziose indicazioni pratiche. Le società che intendono riconoscere un TFM ai propri amministratori e dedurne i relativi accantonamenti per competenza devono assicurarsi di formalizzare tale decisione in un verbale di assemblea o in un altro atto scritto. Tale documento deve obbligatoriamente avere data certa anteriore all’inizio dell’incarico e definire chiaramente l’importo o i criteri per la sua determinazione. Rispettando queste formalità, le aziende possono pianificare correttamente il carico fiscale legato ai compensi degli amministratori, senza temere contestazioni basate su un’impropria assimilazione tra TFM e TFR.

Il limite quantitativo previsto per il calcolo del TFR dei dipendenti si applica anche al TFM degli amministratori?
No, la Corte di Cassazione ha escluso che il limite di calcolo previsto dall’art. 2120 c.c. per il TFR dei lavoratori dipendenti possa essere applicato per analogia al Trattamento di Fine Mandato degli amministratori.

Quali sono le condizioni per dedurre fiscalmente gli accantonamenti per il TFM secondo il principio di competenza?
Per dedurre gli accantonamenti annuali del TFM, è necessario che l’indennità sia prevista in un atto scritto con data certa, anteriore all’inizio del rapporto di amministrazione, e che tale atto ne specifichi anche l’importo.

Cosa succede se non vengono rispettate le condizioni per la deducibilità TFM per competenza?
In assenza di un atto scritto con data certa che stabilisca l’importo, trova applicazione il principio di cassa. Ciò significa che il costo relativo al TFM potrà essere dedotto dalla società solo nell’esercizio in cui l’indennità viene effettivamente pagata all’amministratore.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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