LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Deducibilità costi auto: la Cassazione nega la prova

Un professionista ha contestato il limite forfettario per la deducibilità dei costi auto, chiedendo di poter detrarre un importo maggiore basato sull’effettivo uso lavorativo. La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso, stabilendo che la percentuale fissa prevista dall’art. 164 del TUIR è una norma imperativa, non una presunzione superabile con prova contraria. Questa regola serve a semplificare la tassazione dei veicoli a uso promiscuo e a prevenire l’evasione, non essendo quindi possibile superare il limite legale.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 22 agosto 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Deducibilità Costi Auto: La Cassazione Conferma il Limite Forfettario

La questione della deducibilità costi auto per professionisti e imprese è da sempre un tema centrale nel diritto tributario. Un recente provvedimento della Corte di Cassazione ha ribadito un principio fondamentale: il limite di deducibilità fissato dalla legge è una regola assoluta e non può essere superato neanche dimostrando un utilizzo del veicolo esclusivamente professionale. Analizziamo insieme la vicenda e le importanti conclusioni della Suprema Corte.

I Fatti di Causa: Dalla Richiesta di Rimborso alla Cassazione

Il caso nasce dall’impugnazione di un avvocato contro il diniego di un rimborso IRPEF e addizionali. Il professionista sosteneva di aver diritto a una deduzione dei costi relativi alla propria autovettura superiore a quella forfettaria prevista dalla normativa, in virtù di un utilizzo del mezzo quasi esclusivamente legato alla sua attività lavorativa. L’Agenzia delle Entrate, tuttavia, aveva respinto l’istanza, applicando rigidamente la percentuale di deducibilità stabilita dall’art. 164 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR).

Sia la Commissione Tributaria Provinciale che quella Regionale avevano dato ragione all’Amministrazione Finanziaria, affermando che la norma in questione stabilisce una regola di limitata deducibilità che prescinde dall’effettiva destinazione del bene. Insoddisfatto, il professionista ha portato la questione dinanzi alla Corte di Cassazione, lamentando la violazione di norme tributarie e principi costituzionali.

La Questione Giuridica sulla Deducibilità dei Costi Auto

Il cuore del dibattito legale verteva su un punto cruciale: la percentuale di deducibilità fissata dall’art. 164 TUIR rappresenta una presunzione legale relativa, che può essere superata fornendo una “prova contraria” di un maggior utilizzo professionale, oppure è una regola fissa e invalicabile?

Il ricorrente sosteneva la prima tesi, interpretando la norma come una disposizione antielusiva che ammette la possibilità per il contribuente di dimostrare la realtà effettiva. Secondo questa visione, negare tale possibilità violerebbe i principi di capacità contributiva e di uguaglianza sanciti dalla Costituzione.

Le Motivazioni della Corte di Cassazione

La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso, fornendo una chiara e definitiva interpretazione della norma. I giudici hanno stabilito che il limite alla deducibilità costi auto non ha natura antielusiva, bensì antievasiva e di sistema. La ratio della legge non è quella di contrastare l’abuso del diritto, ma di evitare l’evasione fiscale che potrebbe derivare dalla difficoltà oggettiva di quantificare l’esatto rapporto tra uso professionale e uso privato di un veicolo.

Per questo motivo, il legislatore ha operato una scelta pragmatica: la “forfettizzazione” dell’inerenza dei costi. Invece di richiedere una complessa e spesso inattendibile contabilità dell’uso del veicolo, la legge stabilisce una percentuale fissa (all’epoca dei fatti il 40%) di costi deducibili per i veicoli non impiegati esclusivamente come beni strumentali. Tale opzione legislativa, secondo la Corte:

1. Prescinde dall’utilizzo effettivo: la deduzione è limitata a prescindere da quanto e come il bene sia stato utilizzato per l’attività professionale.
2. Non ammette prova contraria: essendo una regola di determinazione forfettaria del costo deducibile, è inammissibile qualsiasi tentativo di provare un’inerenza maggiore.
3. È costituzionalmente legittima: la limitazione risponde a esigenze antievasive e si pone su un piano di ragionevolezza e proporzionalità, senza violare i principi di eguaglianza e capacità contributiva.

La Corte ha inoltre richiamato precedenti sentenze (come la n. 31031/2018) che confermano come la deducibilità integrale sia riservata esclusivamente ai veicoli che sono beni strumentali per l’attività d’impresa o adibiti a uso pubblico. Per tutti gli altri, si presume un uso promiscuo e si applica il limite forfettario.

Le Conclusioni

La decisione della Cassazione consolida un principio fondamentale per tutti i professionisti e le imprese. La deducibilità costi auto per veicoli a uso promiscuo è rigidamente ancorata alla percentuale stabilita dal TUIR. Non è possibile superare tale limite documentando un uso lavorativo superiore, poiché la norma non istituisce una presunzione, ma una regola fissa di calcolo. Questa pronuncia chiarisce definitivamente che la strada della “prova contraria” non è percorribile, obbligando i contribuenti a pianificare la propria fiscalità attenendosi strettamente ai criteri forfettari previsti dalla legge.

È possibile dedurre i costi dell’auto professionale in misura superiore alla percentuale forfettaria prevista dalla legge, se si dimostra un utilizzo lavorativo maggiore?
No. Secondo la Corte di Cassazione, la norma (art. 164 TUIR) stabilisce un limite di deducibilità forfettario che non ammette “prova contraria”. La scelta legislativa è pragmatica e mira a semplificare la determinazione dei costi per i veicoli a uso promiscuo, senza possibilità di superare la percentuale stabilita.

La limitazione forfettaria alla deducibilità dei costi auto è una norma antielusiva?
No, la Corte ha chiarito che la norma ha una finalità antievasiva e di sistema. Non è volta a contrastare l’abuso del diritto (elusione), ma a prevenire l’evasione fiscale derivante dalla difficoltà di quantificare l’esatto utilizzo privatistico del veicolo, forfettizzando il requisito dell’inerenza.

In quali casi i costi dell’auto sono integralmente deducibili?
La sentenza chiarisce che la deducibilità integrale è prevista solo per i veicoli destinati esclusivamente all’attività propria dell’impresa, come i beni strumentali, o quelli adibiti a uso pubblico. Per tutti gli altri casi di uso non esclusivo (uso promiscuo), si applica il limite percentuale fisso.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati