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Decadenza tributi locali: quando l’avviso è nullo

La Corte di Cassazione ha stabilito che la notifica di un semplice avviso di pagamento non interrompe i termini di decadenza per i tributi locali. Nel caso specifico, un avviso di accertamento per la tassa sui rifiuti (TARSU) del 2012 è stato notificato nel 2019, ben oltre il termine di cinque anni previsto dalla legge. La Corte ha confermato la nullità dell’atto, chiarendo che il termine di decadenza tributi locali decorre dall’anno in cui il versamento doveva essere effettuato (in questo caso il 2012) e scade il 31 dicembre del quinto anno successivo (31/12/2017).

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Pubblicato il 14 novembre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Decadenza Tributi Locali: la Cassazione Conferma la Nullità dell’Atto Tardivo

Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ribadisce un principio fondamentale in materia di decadenza tributi locali, offrendo un importante chiarimento per i contribuenti. La notifica di un semplice avviso di pagamento non è sufficiente a interrompere o a far ripartire i termini per l’accertamento. Se l’ente impositore notifica l’avviso di accertamento oltre il termine di cinque anni, l’atto è irrimediabilmente nullo. Analizziamo insieme questa importante decisione.

I Fatti del Caso

Una società concessionaria per la riscossione dei tributi notificava a un’azienda un avviso di accertamento relativo all’omesso pagamento della Tassa sui Rifiuti (TARSU) per l’anno 2012. L’atto impositivo, però, era stato notificato solo nel 2019.
Precedentemente, nel 2017, la società di riscossione aveva inviato un “avviso di pagamento” informale, che non era stato onorato.

L’azienda contribuente impugnava l’avviso di accertamento, eccependo l’intervenuta decadenza del potere dell’ente di procedere alla riscossione. Sia la Commissione Tributaria Provinciale che quella Regionale accoglievano il ricorso, ritenendo che il termine quinquennale per la notifica fosse scaduto il 31 dicembre 2017. La società di riscossione, ritenendo errata la decisione, proponeva ricorso in Cassazione.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Suprema Corte ha rigettato il ricorso della società concessionaria, confermando la decisione dei giudici di merito. I magistrati hanno chiarito in modo inequivocabile la natura e la decorrenza del termine previsto dalla Legge n. 296/2006.

La Corte ha stabilito che la pretesa tributaria era estinta per decorrenza dei termini. L’avviso di accertamento per l’omesso versamento della TARSU 2012 doveva essere notificato, a pena di decadenza, entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui il versamento doveva essere effettuato. Pertanto, il termine ultimo era il 31 dicembre 2017. La notifica avvenuta nell’ottobre del 2019 è stata, di conseguenza, ritenuta tardiva e l’atto nullo.

I termini di decadenza tributi locali: le motivazioni

Il cuore della motivazione della Cassazione risiede nella distinzione tra la natura del termine di decadenza e gli atti idonei a impedirlo. La legge (art. 1, comma 161, L. 296/2006) stabilisce un termine di decadenza di cinque anni per la notifica degli avvisi di accertamento in rettifica o d’ufficio.

La Corte ha specificato che questo termine ha una natura perentoria e non è suscettibile di interruzione, a differenza della prescrizione (art. 2964 c.c.). L’unico modo per impedire la decadenza è il compimento dell’atto previsto dalla legge, ossia la notifica dell’avviso di accertamento motivato, entro la scadenza.

L'”avviso di pagamento” notificato nel 2017, secondo la Corte, è un atto informale, una manifestazione di una volontà impositiva ancora in itinere (in corso di formazione) e non un atto formale e definitivo come l’avviso di accertamento. Di conseguenza, tale avviso non ha avuto alcun effetto sull’imminente scadenza del termine di decadenza. L’errore della società di riscossione è stato quello di considerare tale avviso come il dies a quo (giorno di partenza) di un nuovo termine quinquennale, interpretazione che la Cassazione ha respinto fermamente, qualificando i motivi del ricorso come manifestamente infondati.

Conclusioni: Implicazioni Pratiche della Sentenza

Questa ordinanza consolida un orientamento giurisprudenziale a tutela del contribuente e della certezza del diritto. Le implicazioni pratiche sono significative:

1. Attenzione ai Termini: I contribuenti devono verificare scrupolosamente la data di notifica degli avvisi di accertamento. Per un tributo dovuto nel 2012, qualsiasi accertamento notificato dopo il 31 dicembre 2017 è illegittimo.
2. Irrilevanza degli Atti Interlocutori: Solleciti, inviti o avvisi di pagamento bonari non interrompono la decadenza. Solo la notifica formale dell’avviso di accertamento impedisce la perdita del potere impositivo da parte dell’ente.
3. Diritto alla Difesa: In presenza di un atto notificato tardivamente, il contribuente ha il pieno diritto di impugnarlo dinanzi alla Corte di Giustizia Tributaria competente per ottenerne l’annullamento.

Un semplice avviso di pagamento interrompe il termine di decadenza per l’accertamento dei tributi locali?
No. La Corte di Cassazione ha chiarito che un avviso di pagamento è un atto informale e non può interrompere né rinnovare il termine di decadenza, che può essere impedito solo dalla notifica di un formale avviso di accertamento entro i termini di legge.

Qual è il termine di decadenza per la notifica di un avviso di accertamento per omesso pagamento TARSU?
Il termine è fissato al 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui il versamento avrebbe dovuto essere effettuato, come stabilito dall’art. 1, comma 161, della legge n. 296/2006.

Da quando inizia a decorrere il termine di decadenza per l’accertamento di un tributo come la TARSU?
Il termine di decadenza inizia a decorrere dall’anno in cui il versamento del tributo era dovuto. Per esempio, per la TARSU relativa all’anno 2012, il termine quinquennale inizia a decorrere dal 2012 e scade il 31 dicembre 2017.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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