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Decadenza TARSU: quando scatta il termine per l’avviso

Un contribuente ha impugnato un avviso di accertamento per la TARSU 2009, notificato nel 2015. La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso, stabilendo che la decadenza TARSU per omessa denuncia si calcola diversamente a seconda dell’inizio dell’occupazione. Se l’immobile è già occupato all’inizio dell’anno, il termine quinquennale per l’accertamento decorre dall’anno stesso della mancata dichiarazione (in questo caso, il 2009), scadendo quindi il 31 dicembre 2014. Di conseguenza, l’avviso notificato nel 2015 è stato annullato perché tardivo.

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Pubblicato il 12 novembre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Decadenza TARSU: La Cassazione fissa il termine per l’omessa denuncia

Nel diritto tributario, il rispetto dei termini è fondamentale sia per il contribuente che per l’ente impositore. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha fornito un chiarimento cruciale sulla decadenza TARSU, specificando il momento esatto da cui inizia a decorrere il termine quinquennale per l’accertamento in caso di omessa denuncia. Questa decisione consolida un orientamento giurisprudenziale che tutela il cittadino da pretese fiscali tardive, ribadendo che il potere impositivo dei Comuni non è illimitato nel tempo.

I Fatti del Caso

Un contribuente si è visto notificare nel dicembre 2015 un avviso di accertamento da parte del proprio Comune per l’omesso versamento della TARSU relativa all’anno d’imposta 2009. L’accertamento si basava sulla mancata presentazione della denuncia di occupazione di un immobile di cui il contribuente aveva il possesso sin dal 2001. Il cittadino ha impugnato l’atto, sostenendo che il potere del Comune di accertare il tributo fosse ormai prescritto per decadenza. Sia la Commissione Tributaria Provinciale che quella Regionale avevano però dato ragione al Comune, ritenendo che la notifica fosse avvenuta entro i termini di legge.

La Questione Giuridica: Il Calcolo della Decadenza TARSU

Il nodo centrale della controversia riguardava l’interpretazione della normativa sulla decadenza TARSU e, in particolare, la corretta individuazione del dies a quo, ovvero il giorno da cui far partire il conteggio del termine quinquennale per l’accertamento. Secondo il Comune e i giudici di merito, il termine per presentare la denuncia per l’anno 2009 scadeva il 20 gennaio 2010. Di conseguenza, il termine quinquennale per l’accertamento sarebbe scaduto il 31 dicembre 2015, rendendo legittima la notifica avvenuta il 16 dicembre 2015. Il contribuente, invece, sosteneva una decorrenza diversa, che avrebbe portato alla maturazione della decadenza già alla fine del 2014.

Le Motivazioni della Corte di Cassazione

La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso del contribuente, cassando la sentenza d’appello e annullando l’atto impositivo. I giudici hanno chiarito in modo definitivo come interpretare l’art. 70 del D.Lgs. n. 507/1993, che disciplina l’obbligo di denuncia ai fini TARSU. La norma stabilisce che la denuncia deve essere presentata “entro il 20 gennaio successivo all’inizio dell’occupazione o detenzione”.

La Corte ha specificato che bisogna distinguere due situazioni:

1. Occupazione in corso all’inizio dell’anno d’imposta: Se, come nel caso di specie, l’occupazione dell’immobile è già in atto all’inizio del periodo d’imposta (ad esempio, dal 1° gennaio 2009), il termine per la denuncia è il 20 gennaio dello stesso anno (20 gennaio 2009). In questo scenario, il termine di decadenza quinquennale per l’accertamento inizia a decorrere dall’anno in cui la dichiarazione doveva essere presentata, cioè il 2009. Pertanto, il potere di accertamento del Comune si sarebbe estinto il 31 dicembre del quinto anno successivo, ovvero il 31 dicembre 2014.

2. Occupazione iniziata in corso d’anno: Se l’occupazione inizia in un momento successivo al 20 gennaio dell’anno d’imposta, allora il termine per la denuncia è il 20 gennaio dell’anno successivo. Solo in questo caso il termine di decadenza decorrerebbe dall’anno seguente a quello d’imposta.

Nel caso analizzato, poiché il contribuente occupava l’immobile da anni, la denuncia per il 2009 andava presentata entro il 20 gennaio 2009. Di conseguenza, la notifica dell’avviso di accertamento, avvenuta il 16 dicembre 2015, era palesemente tardiva, essendo il potere del Comune già decaduto il 31 dicembre 2014.

Le Conclusioni

Questa pronuncia della Cassazione ha importanti implicazioni pratiche. Innanzitutto, rafforza il principio di certezza del diritto, stabilendo un criterio chiaro e univoco per il calcolo della decadenza TARSU. I contribuenti possono così avere maggiore consapevolezza dei propri diritti e dei limiti temporali dell’azione impositiva degli enti locali. Per i Comuni, la sentenza serve da monito a esercitare il proprio potere di accertamento con tempestività, pena la perdita definitiva della possibilità di riscuotere il tributo. Un avviso di accertamento notificato oltre il termine di decadenza è, e deve essere considerato, nullo a tutti gli effetti.

Quando scade il termine per un Comune per accertare la TARSU in caso di omessa denuncia?
Il termine è di cinque anni. La Corte di Cassazione ha chiarito che se l’occupazione dell’immobile è già in corso all’inizio dell’anno, il termine quinquennale di decadenza per l’accertamento decorre dalla fine dell’anno stesso in cui la dichiarazione doveva essere presentata (ad esempio, per l’imposta 2009, il termine scade il 31 dicembre 2014).

Cosa succede se l’avviso di accertamento TARSU viene notificato dopo la scadenza del termine di decadenza?
L’avviso di accertamento è nullo. La decadenza comporta l’estinzione del potere dell’ente impositore di accertare il tributo. Pertanto, qualsiasi atto emesso dopo la scadenza del termine è illegittimo e deve essere annullato.

La regola per il calcolo della decadenza è sempre la stessa per la TARSU?
No, la Corte distingue a seconda del momento in cui inizia l’occupazione. Se l’occupazione è in corso fin dall’inizio del periodo d’imposta, il termine decorre dall’anno corrente. Se invece l’occupazione inizia dopo il 20 gennaio, il termine per la denuncia slitta al 20 gennaio dell’anno successivo e, di conseguenza, anche la decorrenza del termine di decadenza.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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