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Decadenza TARSU: quando scade il potere di accertamento?

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 7824/2024, ha chiarito i termini per la decadenza TARSU. In caso di omessa dichiarazione per un’occupazione preesistente all’anno d’imposta, il termine di decadenza quinquennale per l’accertamento decorre dal 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui la dichiarazione doveva essere presentata (entro il 20 gennaio dello stesso anno d’imposta). Nel caso di specie, un avviso di accertamento per il 2011 notificato a fine 2017 è stato ritenuto tardivo, confermando l’estinzione del potere impositivo dell’ente.

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Pubblicato il 8 novembre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Decadenza TARSU per Omessa Dichiarazione: La Cassazione Fissa il Dies a Quo

Il tema dei termini di accertamento dei tributi locali è cruciale per cittadini e imprese. Sapere con certezza entro quando l’ente impositore può contestare un’omissione è fondamentale per la stabilità dei rapporti giuridici. Con l’ordinanza n. 7824 del 22 marzo 2024, la Corte di Cassazione è intervenuta nuovamente sulla questione della decadenza TARSU, fornendo un chiarimento decisivo sul calcolo del termine quinquennale in caso di omessa dichiarazione. La pronuncia analizza il momento esatto, il cosiddetto dies a quo, da cui far partire il conteggio, con importanti conseguenze pratiche per i contribuenti.

I Fatti di Causa

Il caso trae origine dall’impugnazione di un avviso di accertamento relativo alla TARSU per le annualità 2011 e 2012, notificato da un concessionario della riscossione a una società. Alla società veniva contestata l’omessa denuncia delle superfici tassabili di un immobile occupato sin dal 2009. La contribuente eccepiva, tra le varie difese, l’avvenuta decadenza del potere impositivo dell’ente per l’annualità 2011.

La Commissione Tributaria Regionale (CTR) accoglieva il gravame della società, ritenendo effettivamente scaduto il termine per l’accertamento relativo al 2011. Contro questa decisione, il Raggruppamento Temporaneo di Imprese concessionario della riscossione proponeva ricorso per cassazione, sostenendo un’errata individuazione del dies a quo per il computo del termine di decadenza.

La Questione Giuridica sulla Decadenza TARSU

Il cuore della controversia risiede nell’interpretazione dell’art. 1, comma 161, della legge n. 296/2006. Questa norma stabilisce che gli avvisi di accertamento devono essere notificati, a pena di decadenza, entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui la dichiarazione o il versamento sono stati o avrebbero dovuto essere effettuati.

Il dubbio interpretativo riguardava proprio quest’ultima parte: quando una dichiarazione TARSU ‘avrebbe dovuto essere effettuata’ nel caso di un’occupazione di immobile già in essere all’inizio dell’anno d’imposta? Il ricorrente sosteneva che il termine decorresse dall’anno successivo a quello di riferimento, mentre la contribuente e la CTR ritenevano che il termine decorresse dallo stesso anno d’imposta.

Le Motivazioni della Suprema Corte

La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso, confermando la tesi più favorevole al contribuente e consolidando un orientamento giurisprudenziale ormai maggioritario. I giudici hanno chiarito che, in tema di TARSU, l’obbligo di presentazione della denuncia è regolato dall’art. 70 del D.Lgs. 507/1993.

La norma prevede che la denuncia vada presentata ‘entro il 20 gennaio successivo all’inizio dell’occupazione o detenzione’. La Corte ha specificato come questa disposizione debba essere interpretata:

1. Occupazione iniziata dopo il 20 gennaio dell’anno d’imposta: La denuncia deve essere presentata entro il 20 gennaio dell’anno successivo. Di conseguenza, il termine quinquennale di decadenza per l’accertamento inizia a decorrere da quest’ultima data.

2. Occupazione già in corso all’inizio dell’anno d’imposta (e comunque prima del 20 gennaio): In questo caso, il termine per la presentazione della denuncia è il 20 gennaio dello stesso anno d’imposta. Il termine di decadenza per l’accertamento, quindi, inizia a decorrere da tale anno.

Nel caso specifico, l’occupazione dell’immobile era iniziata nel 2009 ed era quindi già in corso all’inizio del 2011. Pertanto, la società avrebbe dovuto presentare la dichiarazione per l’anno 2011 entro il 20 gennaio 2011. Il potere di accertamento del Comune si sarebbe quindi estinto il 31 dicembre 2016 (quinto anno successivo al 2011). Essendo stato l’avviso di accertamento notificato il 27 dicembre 2017, la notifica è stata considerata tardiva e il potere dell’ente decaduto.

Le Conclusioni

Questa ordinanza ribadisce un principio di diritto fondamentale a tutela della certezza giuridica. Per i contribuenti, significa che in caso di omessa denuncia TARSU per immobili occupati da lungo tempo, il potere di accertamento del Comune non è infinito. L’ente ha cinque anni di tempo, a partire dall’anno in cui la dichiarazione originaria doveva essere presentata, per notificare l’avviso di accertamento. Superato tale termine, ogni pretesa tributaria per quella specifica annualità è da considerarsi illegittima in quanto il potere impositivo è irrimediabilmente decaduto.

Quando inizia a decorrere il termine di cinque anni per l’accertamento della TARSU in caso di omessa dichiarazione?
La decorrenza dipende da quando è iniziata l’occupazione. Se l’occupazione era già in corso all’inizio dell’anno d’imposta (prima del 20 gennaio), il termine di 5 anni decorre da quell’anno, poiché la denuncia andava presentata entro il 20 gennaio dello stesso anno. Se l’occupazione è iniziata dopo il 20 gennaio, il termine decorre dall’anno successivo.

Cosa succede se un immobile è occupato da anni ma non è mai stata presentata la dichiarazione TARSU?
L’obbligo di presentare la denuncia, in caso di omissione, si rinnova di anno in anno. Tuttavia, il potere del Comune di accertare il tributo per una specifica annualità è soggetto a un termine di decadenza di cinque anni, calcolato come specificato nella risposta precedente. Perciò, il Comune non potrà accertare le annualità più remote per le quali tale termine sia già trascorso.

Qual è il termine ultimo per la notifica di un avviso di accertamento TARSU?
L’avviso di accertamento deve essere notificato, a pena di decadenza, entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui la dichiarazione avrebbe dovuto essere effettuata. Ad esempio, per la TARSU del 2011 (con denuncia da presentare entro il 20 gennaio 2011), il termine ultimo per la notifica era il 31 dicembre 2016.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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