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Decadenza notifica cartella: la Cassazione chiarisce

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 20888/2024, ha chiarito un punto cruciale sulla decadenza notifica cartella di pagamento. Il caso riguardava una cartella per IVA 2015, notificata nel 2019. La Corte ha stabilito che il termine di decadenza triennale non decorre dall’anno d’imposta (2015), ma dall’anno di presentazione della dichiarazione dei redditi (2016). Di conseguenza, la notifica effettuata nel 2019 è stata considerata tempestiva, ribaltando le decisioni dei giudici di merito.

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Pubblicato il 8 dicembre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Decadenza notifica cartella: la Cassazione fa chiarezza sui termini

La questione della decadenza notifica cartella di pagamento è un tema centrale nel contenzioso tributario, poiché determina la legittimità o meno della pretesa del Fisco. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha ribadito un principio fondamentale per il calcolo dei termini, in particolare per le somme derivanti da controlli automatizzati. Vediamo nel dettaglio la vicenda e le conclusioni a cui sono giunti i giudici di legittimità.

I fatti di causa

Una società a responsabilità limitata riceveva una cartella di pagamento per importi IVA relativi all’annualità 2015, emessa a seguito di un controllo automatizzato sulla dichiarazione Modello Unico 2015. La società impugnava l’atto dinanzi alla Commissione Tributaria Provinciale, sostenendo che l’Amministrazione Finanziaria fosse decaduta dal proprio potere di riscossione, in quanto la notifica era avvenuta oltre i termini di legge.

Sia i giudici di primo grado (CTP) che quelli d’appello (CTR) accoglievano la tesi della contribuente. In particolare, la Commissione Tributaria Regionale riteneva che il termine per la notifica fosse scaduto, collegando erroneamente l’inizio della sua decorrenza all’anno d’imposta oggetto di controllo, ovvero il 2015. L’Agenzia delle Entrate e l’Agenzia delle Entrate-Riscossione, non condividendo tale interpretazione, proponevano ricorso per Cassazione.

La decisione della Corte e la decadenza notifica cartella

La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso dell’Amministrazione Finanziaria, giudicando il motivo fondato. I giudici supremi hanno censurato l’errore commesso dalla CTR, che aveva confuso l’anno d’imposta con l’anno di presentazione della dichiarazione.

La normativa di riferimento, in particolare l’art. 25 del D.P.R. n. 602/1973, come modificato nel tempo, stabilisce chiaramente i termini di decadenza per la notifica delle cartelle di pagamento. Per le somme dovute a seguito dell’attività di liquidazione prevista dall’articolo 36-bis del D.P.R. n. 600/1973 (i cosiddetti controlli automatizzati), la cartella deve essere notificata, a pena di decadenza, entro il 31 dicembre del terzo anno successivo a quello di presentazione della dichiarazione.

Le motivazioni

La motivazione della Corte si basa su una chiara e consolidata interpretazione della legge. Il legislatore, a seguito di un intervento della Corte Costituzionale (sentenza n. 280 del 2005), ha introdotto termini certi per l’esercizio del potere di riscossione, al fine di garantire la conoscenza della pretesa tributaria da parte del contribuente in tempi ragionevoli.

Nel caso specifico, l’annualità d’imposta era il 2015. La relativa dichiarazione dei redditi è stata presentata nell’anno successivo, il 2016. Pertanto, il termine triennale per la notifica della cartella di pagamento iniziava a decorrere dal 2016 e scadeva il 31 dicembre 2019. Poiché la notifica era avvenuta nel corso del 2019, essa risultava pienamente tempestiva e legittima. La Corte ha quindi ribadito che il dies a quo, ovvero il giorno da cui inizia a decorrere il termine, è l’anno di presentazione della dichiarazione e non il periodo d’imposta cui essa si riferisce.

Le conclusioni

In conclusione, la Suprema Corte ha cassato la sentenza d’appello e ha rinviato la causa alla Corte di Giustizia Tributaria di secondo grado per un nuovo esame, che dovrà attenersi al principio di diritto enunciato. Questa pronuncia consolida un orientamento giurisprudenziale cruciale: per la decadenza notifica cartella derivante da controlli automatizzati, è fondamentale distinguere tra anno d’imposta e anno di presentazione della dichiarazione. Quest’ultimo è l’unico riferimento valido per calcolare correttamente il termine triennale a disposizione del Fisco per agire.

Da quando decorre il termine di decadenza per la notifica della cartella di pagamento emessa a seguito di controllo automatizzato?
Il termine di decadenza decorre dall’anno di presentazione della dichiarazione dei redditi, non dall’anno d’imposta a cui la dichiarazione si riferisce.

Qual è il termine di decadenza per la notifica di una cartella di pagamento per somme dovute a seguito di controllo automatizzato?
La cartella di pagamento deve essere notificata, a pena di decadenza, entro il 31 dicembre del terzo anno successivo a quello di presentazione della dichiarazione, ai sensi dell’art. 25, comma 1, lett. a), del d.P.R. n. 602/1973.

Cosa succede se un giudice di merito confonde l’anno d’imposta con l’anno di presentazione della dichiarazione ai fini del calcolo della decadenza?
La sua decisione è errata in diritto. Come stabilito dalla Corte di Cassazione, tale errore porta a un calcolo sbagliato dei termini e la sentenza può essere cassata con rinvio per un nuovo esame che applichi correttamente la legge.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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