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Cumulo sospensione termini: COVID e feriale si sommano

La Corte di Cassazione ha stabilito il principio del cumulo sospensione termini, affermando che il periodo di sospensione straordinaria per l’emergenza COVID-19 si somma a quello della sospensione feriale. Nel caso esaminato, un’associazione aveva impugnato una sentenza tributaria. L’appello era stato dichiarato inammissibile perché tardivo dalla corte di secondo grado, la quale aveva erroneamente escluso la possibilità di sommare i due periodi. La Cassazione ha cassato la decisione, chiarendo che i due periodi, non essendo sovrapponibili e avendo finalità diverse, vanno entrambi aggiunti al termine lungo di impugnazione di sei mesi, rendendo l’appello tempestivo.

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Pubblicato il 7 settembre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Cumulo sospensione termini: la Cassazione fa chiarezza su COVID e periodo feriale

Con una recente ordinanza, la Corte di Cassazione ha stabilito un principio fondamentale in materia di termini processuali, affermando la piena validità del cumulo sospensione termini tra il periodo straordinario legato all’emergenza COVID-19 e la tradizionale sospensione feriale. Questa decisione chiarisce che, ai fini del calcolo del termine lungo per le impugnazioni, i due periodi devono essere sommati, garantendo così una più ampia tutela del diritto di difesa.

I Fatti di Causa

Il caso trae origine dal ricorso di un’associazione contro una sentenza della Commissione Tributaria Provinciale. L’associazione aveva proposto appello davanti alla Commissione Tributaria Regionale (C.T.R.), ma quest’ultima aveva dichiarato il gravame inammissibile per tardività. Secondo la C.T.R., nel calcolare il termine lungo di sei mesi per l’impugnazione, non era possibile sommare la sospensione di 64 giorni prevista dalla normativa emergenziale per il COVID (dal 9 marzo all’11 maggio 2020) con i 31 giorni della sospensione feriale (dal 1° al 31 agosto). Di conseguenza, l’appello, notificato il 28 ottobre 2020, era stato ritenuto fuori termine.

La Decisione della Corte di Cassazione e il Cumulo Sospensione Termini

L’associazione ha impugnato la decisione della C.T.R. davanti alla Corte di Cassazione, lamentando un’errata applicazione delle norme sui termini processuali. La Suprema Corte ha accolto il ricorso, definendo la decisione della C.T.R. un ‘grave errore processuale’.

Il Collegio ha ribadito un orientamento già consolidato, affermando che la sospensione straordinaria per l’emergenza pandemica e quella feriale sono pienamente cumulabili. La Corte ha spiegato che i due periodi non sono né funzionalmente né cronologicamente sovrapponibili. La sospensione COVID era volta a fronteggiare una situazione sanitaria eccezionale, mentre la sospensione feriale risponde a esigenze ordinarie di riposo per gli operatori della giustizia.

Le Motivazioni della Sentenza

La motivazione della Corte si fonda su una logica giuridica stringente. In primo luogo, i due periodi di sospensione non si sovrappongono: la sospensione COVID terminava l’11 maggio 2020, ben prima dell’inizio di quella feriale il 1° agosto. Pertanto, non esiste alcun ostacolo cronologico al loro cumulo.

In secondo luogo, e più importante, negare il cumulo vanificherebbe lo scopo della legislazione emergenziale. Il legislatore aveva introdotto la sospensione straordinaria per garantire il diritto di difesa in un momento di grave difficoltà nazionale. Escludere il cumulo con la sospensione feriale, quando il termine di impugnazione la intercetta, significherebbe privare le parti di un beneficio ordinario senza alcuna giustificazione, pregiudicando proprio quel diritto di difesa che si intendeva proteggere.

Di conseguenza, al termine semestrale ‘lungo’ di impugnazione (previsto dall’art. 327 c.p.c.) devono essere aggiunti sia i 64 giorni della sospensione COVID sia, se il termine scade in quel periodo, i 31 giorni della sospensione feriale. Nel caso di specie, il termine finale corretto era il 30 ottobre 2020, rendendo l’appello notificato il 28 ottobre 2020 pienamente tempestivo.

Le Conclusioni

La Corte di Cassazione ha cassato la sentenza impugnata e ha rinviato la causa alla Corte di Giustizia Tributaria di secondo grado per l’esame del merito. Questa pronuncia consolida un principio di diritto cruciale: le sospensioni straordinarie e quelle ordinarie, se non sovrapposte, si sommano. La decisione offre una tutela rafforzata ai cittadini, assicurando che le misure eccezionali non vadano a discapito delle garanzie processuali ordinarie. Si tratta di un’importante affermazione a tutela del diritto di difesa, specialmente in contesti normativi complessi come quelli derivati da periodi di emergenza.

È possibile sommare la sospensione dei termini per l’emergenza COVID con la sospensione feriale?
Sì, la Corte di Cassazione ha confermato che il periodo di sospensione straordinaria per l’emergenza sanitaria (64 giorni) e quello per la sospensione feriale (31 giorni) sono cumulabili ai fini del calcolo dei termini processuali.

Perché i due periodi di sospensione si possono cumulare?
Si possono cumulare perché non sono sovrapponibili né dal punto di vista cronologico (la sospensione COVID è terminata prima dell’inizio di quella feriale) né funzionale. Sono state introdotte per finalità diverse e non cumulandole si pregiudicherebbe il diritto di difesa che la normativa emergenziale intendeva proteggere.

Qual è la conseguenza pratica di questa decisione?
La conseguenza è che il termine lungo per proporre un’impugnazione (sei mesi dalla pubblicazione della sentenza) viene allungato della somma dei giorni di entrambe le sospensioni. Nel caso specifico, al termine semestrale si sono aggiunti 64 giorni per la sospensione COVID e 31 giorni per la sospensione feriale.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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