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Cessione di cubatura: la tassazione secondo la Cassazione

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 103/2025, interviene sulla tassazione della plusvalenza derivante dalla vendita di un terreno e della relativa volumetria edificabile (cubatura) pervenuti in eredità. La Corte chiarisce due punti fondamentali: primo, per i beni ereditati, il valore iniziale per il calcolo della plusvalenza è quello dichiarato nella denuncia di successione, non quello di una perizia successiva. Secondo, e più importante, la cessione di cubatura non va assimilata al trasferimento di un diritto reale e quindi la sua tassazione non rientra nelle plusvalenze immobiliari tradizionali. La Corte ha accolto parzialmente il ricorso dei contribuenti, cassando la sentenza impugnata su questo specifico punto e rinviando la causa per un nuovo esame.

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Pubblicato il 17 settembre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Cessione di Cubatura e Plusvalenza: La Cassazione Chiarisce la Tassazione

Una recente ordinanza della Corte di Cassazione affronta un tema cruciale per il settore immobiliare e fiscale: la corretta tassazione della plusvalenza derivante dalla cessione di cubatura. La pronuncia analizza il caso di alcuni contribuenti che, dopo aver ereditato dei terreni, ne hanno ceduto uno insieme alla volumetria edificabile di un fondo limitrofo, generando una controversia con l’Agenzia delle Entrate sul calcolo della plusvalenza. La decisione offre chiarimenti fondamentali sia sul valore iniziale da considerare per i beni ereditati, sia sulla natura giuridica e fiscale della cessione di volumetria.

I Fatti del Caso: La Controversia sulla Plusvalenza Ereditaria

Tre eredi vendevano un terreno edificabile insieme alla volumetria di un altro terreno adiacente, entrambi ricevuti per successione. A seguito di questa operazione, l’Agenzia delle Entrate contestava la plusvalenza realizzata, calcolandola sulla base del valore che gli stessi eredi avevano dichiarato nella denuncia di successione. I contribuenti si opponevano, sostenendo che il valore iniziale dovesse essere quello di mercato, attestato da una perizia, e che dovessero essere dedotte le spese sostenute.

Il caso giungeva fino in Cassazione, dove i giudici erano chiamati a decidere su tre questioni principali:
1. La corretta determinazione del valore iniziale del bene ereditato.
2. La natura fiscale della cessione di cubatura.
3. L’applicazione del regime di tassazione separata alla plusvalenza.

Il Calcolo della Plusvalenza su Beni Ereditati

Sul primo punto, la Corte ha respinto la tesi dei contribuenti. I giudici hanno ribadito un principio consolidato, basato sull’art. 68 del TUIR: per i beni acquisiti per successione, il costo iniziale da utilizzare per calcolare la plusvalenza è quello “dichiarato nelle relative denunce ed atti registrati”. Pertanto, l’Agenzia delle Entrate aveva correttamente utilizzato il valore indicato dagli eredi stessi nella denuncia di successione.

La Corte ha anche respinto la richiesta di deduzione delle spese (imposte di successione, ipotecarie, catastali, etc.) perché formulata in modo generico e non specificamente riferita ai beni che avevano generato la plusvalenza, essendo relative all’intero asse ereditario.

La Tassazione della Cessione di Cubatura: Non è un Diritto Reale

Il punto più innovativo e rilevante della sentenza riguarda il secondo motivo di ricorso. I contribuenti sostenevano che la cessione di cubatura non dovesse essere tassata come plusvalenza immobiliare, in quanto assimilabile alla costituzione di una servitù. La Corte di Cassazione ha accolto questa tesi, richiamando una precedente e fondamentale sentenza delle Sezioni Unite (n. 16801/2021).

Secondo questo orientamento, la cessione di cubatura è un “atto immediatamente traslativo di un diritto edificatorio di natura non reale a contenuto patrimoniale”. In altre parole, non si tratta della vendita di un bene immobile o della costituzione di un diritto reale di godimento (come l’usufrutto o una servitù), ma del trasferimento di una facoltà (quella di costruire) che viene “staccata” dal terreno originario e venduta a un altro soggetto. Di conseguenza, l’assimilazione operata dall’Agenzia delle Entrate a una cessione di diritto reale è stata ritenuta non corretta.

Le Motivazioni della Corte

La Corte ha evidenziato come la stessa Agenzia delle Entrate, con successivi atti di prassi (interpello n. 69/2023), avesse superato la vecchia tesi, avvicinando la cessione di cubatura alla categoria dei “redditi diversi”, la cui tassazione, tuttavia, non era oggetto del processo in corso. La Corte ha quindi ritenuto fondato il motivo di ricorso, cassando la sentenza precedente e rinviando la causa al giudice di secondo grado per una nuova valutazione alla luce di questo principio.

Infine, la Corte ha accolto anche il terzo motivo, relativo all’insufficiente motivazione della sentenza impugnata riguardo l’applicazione della tassazione separata. La decisione della Commissione Tributaria Regionale è stata giudicata “sostanzialmente incomprensibile”, poiché aveva erroneamente ritenuto inammissibile la censura dei contribuenti su un punto sul quale erano risultati vincitori in primo grado.

Le Conclusioni

Questa ordinanza consolida un principio di grande importanza pratica: la cessione di cubatura ha una natura giuridica e fiscale autonoma e non può essere automaticamente assimilata alla vendita di un immobile. Per i contribuenti, ciò significa che la plusvalenza derivante da tale operazione non soggiace alle regole dell’art. 67 del TUIR previste per le cessioni immobiliari. Per gli operatori del settore, si tratta di una conferma che richiede un’attenta pianificazione fiscale in tutte le operazioni che coinvolgono il trasferimento di diritti edificatori.

Quale valore si deve usare per calcolare la plusvalenza su un bene ricevuto in eredità?
Per calcolare la plusvalenza su un bene ereditato, il valore iniziale da considerare è quello che è stato dichiarato nella denuncia di successione o in altri atti registrati, e non un diverso valore di mercato stabilito da una perizia successiva.

La cessione di cubatura genera una plusvalenza tassabile come la vendita di un immobile?
No. Secondo la Corte di Cassazione, la cessione di cubatura è il trasferimento di un diritto edificatorio di natura non reale. Pertanto, la sua tassazione non segue le regole previste per le plusvalenze derivanti dalla cessione di beni immobili o dalla costituzione di diritti reali.

Le spese sostenute per l’intero asse ereditario sono sempre deducibili dalla plusvalenza di un singolo bene?
No, le spese sono deducibili solo se vengono specificamente identificate e documentate come inerenti esclusivamente al bene che ha generato la plusvalenza. Non è possibile dedurre in modo forfettario o generico spese che si riferiscono all’intero patrimonio ereditario.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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