Sentenza di Cassazione Civile Sez. 5 Num. 13790 Anno 2024
Civile Sent. Sez. 5 Num. 13790 Anno 2024
Presidente: COGNOME NOME
Relatore: COGNOME NOME
Data pubblicazione: 17/05/2024
SENTENZA
sul ricorso iscritto al n. 06322/2021 R.G. proposto da COGNOME NOME (CF.CODICE_FISCALE), rappresentato e difeso dall’AVV_NOTAIO, con domicilio eletto presso il suo studio in Firenze, INDIRIZZO e indirizzo PEC: EMAIL; -ricorrente – contro
RAGIONE_SOCIALE (CF. CODICE_FISCALE), in persona del direttore pro tempore , rappresentata e difesa dall’Avv ocatura generale dello Stato (C.F. CODICE_FISCALE), con domicilio ope legis in RomaINDIRIZZO INDIRIZZO, PEC:
-controricorrente – avverso la sentenza n. 18/1/2021 RAGIONE_SOCIALE RAGIONE_SOCIALE RAGIONE_SOCIALE RAGIONE_SOCIALE RAGIONE_SOCIALE RAGIONE_SOCIALE del 15 gennaio 2021.
Udita la relazione svolta nella pubblica udienza del 14 maggio 2024 dal Consigliere NOME COGNOME;
udito l’ AVV_NOTAIO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del AVV_NOTAIO generale NOME AVV_NOTAIO, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
FATTI DI CAUSA
Con sentenza n. 260/02/2018 la RAGIONE_SOCIALE RAGIONE_SOCIALE provinciale di Prato ha accolto il ricorso proposto dal contribuente (odierno ricorrente), il quale (previa istanza di annullamento in autotutela respinta dalla amministrazione) aveva impugnato l’avviso di liquidazione n. NUMERO_DOCUMENTO per mezzo del quale la RAGIONE_SOCIALE aveva richiesto il pagamento di imposte di registro, ipotecarie e catastali per complessivi euro 522.326,25 euro, in ragione RAGIONE_SOCIALE intervenuta sentenza costitutiva n. 1022/2016 emessa dal Tribunale di Prato ai sensi dell’art. 2932 cod. civ. con la quale disponeva il trasferimento dell’immobile subordinatamente al pagamento, in favore degli attori, del prezzo di euro 3.400.000,oo per ambedue i beni immobili oggetto di controversia e dedotte le spese per sanare le difformità accertate in CTU -con riferimento al contratto preliminare di compravendita stipulato tra le parti in data 11.07.2008 per rogito del AVV_NOTAIO di Prato (rep. N. 45258, trascritto in data 14.07.2008 ai nn. 5055-5056-5057 reg. part. presso la Conservatoria dei Registri Immobiliari di Prato).
Avverso tale sentenza ha proposto appello l’RAGIONE_SOCIALE, e la RAGIONE_SOCIALE respingendo la istanza di sospensione del giudizio avanzata in ragione RAGIONE_SOCIALE pendenza dell’appello, ritenuto pregiudiziale, alla sentenza del Tribunale di Prato (e RAGIONE_SOCIALE attesa declaratoria di cessazione RAGIONE_SOCIALE materia del contendere determinante il venir meno del trasferimento disposto ai sensi dell’art. 2932 cod. civ.), -con sentenza n. 18/1/2021, ha accolto l’appello, affermando di non concedere la richiesta sospensione «atteso che la questione sottoposta al proprio vaglio riguarda il principio giuridico sull’applicazione dell’imposta in
misura fissa o variabile, ditalchè detto principio sarà applicato solo qualora la sentenza di appello dovesse confermare quello di primo grado».
Tale decisione di secondo grado viene oggi contestata dalla ricorrente con quattro distinti motivi di ricorso per cassazione.
La resistente RAGIONE_SOCIALE ha proposto controricorso.
La Procura Generale ha depositato requisitoria scritta chiedendo il rigetto del ricorso.
Le parti ricorrenti hanno depositato in data 03/05/2024 memoria ex art. 378 cod. proc. civ.
RAGIONI DELLA DECISIONE
Con il primo motivo di ricorso -ai fini dell’art. 360, primo comma n. 4, cod. proc. civ. -si censura la decisione RAGIONE_SOCIALE C.T.R. di non sospendere il procedimento tributario in attesa RAGIONE_SOCIALE decisione RAGIONE_SOCIALE Corte di Appello di Firenze, che avrebbe dichiarato la cessazione RAGIONE_SOCIALE materia del contendere.
Con il secondo motivo di ricorso -ai fini dell’art. 360, primo comma, n. 3, cod. proc. civ. -si censura la omessa declaratoria incidenter tantum RAGIONE_SOCIALE intervenuta cessazione RAGIONE_SOCIALE materia del contendere tra le parti in causa e l’inefficacia RAGIONE_SOCIALE sentenza del Tribunale di Prato.
Con il terzo motivo di ricorso -ai sensi dell’art. 360, primo comma, n. 3, cod. proc. civ. -si deduce la violazione degli artt. 37, comma 3, 27, commi 3 e 4, del d.P.R. 26 aprile 1986, n. 131, nonché degli artt. 1353, 1355 e 2932 cod. civ. relativamente agli effetti civilistici e fiscali RAGIONE_SOCIALE condizione meramente potestativa in rapporto al soggetto, acquirente o venditore, cui è rimesso il verificarsi RAGIONE_SOCIALE condizione stessa.
Con il quarto ed ultimo motivo di ricorso -ai fini dell’art. 360, primo comma, n. 4 e n. 5, cod. proc. civ. -si censura l’omesso esame di un fatto decisivo oggetto RAGIONE_SOCIALE discussione e più
precisamente la sussistenza di una condizione sospensiva al trasferimento dell’immobile, consistente nel rilascio da parte del comune di Prato RAGIONE_SOCIALE concessione in sanatoria e nella realizzazione dei lavori edili ad essa propedeutici, implicanti iniziativa del venditore, condizione che imporrebbe l’applicazione di imposta di registro in misura fissa.
L’RAGIONE_SOCIALE rileva con il proprio controricorso che l’art. 37 t.u. registro prevede l’assoggettamento all’imposta di registro degli atti dell’autorità giudiziaria in materia di controversie civili che definiscono anche parzialmente il giudizio «anche se al momento RAGIONE_SOCIALE registrazione siano impugnati o siano impugnabili, salvo conguaglio o rimborso in base a successiva sentenza passata in giudicato», sicché la sentenza doveva comunque essere soggetta a registrazione, ancorché impugnata.
1. Contesta altresì gli altri motivi di ricorso.
Deve rilevarsi che nelle more è intervenuta la sentenza RAGIONE_SOCIALE Corte di Appello di Firenze n. 1093/2021 del 7.04.2021, pubblicata il 27.05.2021 e divenuta definitiva per omessa impugnazione, che ha definito la controversia civile, dichiarando la cessazione RAGIONE_SOCIALE materia del contendere tra le parti per intervenuta rinuncia e, dunque, il venir meno RAGIONE_SOCIALE sentenza costitutiva ex art. 2932 cod. civ. di trasferimento dell’immobile emessa dal Tribunale di Prato, posta a fondamento dell’avviso di liquidazione.
6.2. Trattandosi di documento relativo alla ammissibilità del ricorso, lo stesso è producibile in questa sede, ai sensi dell’art. 372 cod. proc. civ.
6.3. Deve dunque essere dichiarata la estinzione del giudizio, conseguente alla cessazione RAGIONE_SOCIALE materia del contendere, per sopravvenuta inammissibilità, in ragione del venir meno del presupposto dell’avviso di liquidazione , oggetto del contendere.
Le spese di lite vanno integralmente compensate, in ragione del fatto che la decisione RAGIONE_SOCIALE Corte di Appello di Firenze ed il suo passaggio in giudicato sono intervenuti successivamente alla proposizione del ricorso.
P.Q.M.
La Corte, dichiara estinto il ricorso per cessata materia del contendere.
Spese compensate.
Così deciso in Roma il 14/05/2024