L’acquisto di una quota particolarmente esigua di un immobile non può comportare da solo il potere di disporre del bene come abitazione propria. 1 della tariffa citata (sull’idoneità della titolarità di una quota di immobile ai fini dell’integrazione dello speculare requisito dell’impossidenza, vedi Cass.
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L’acquisto di una quota particolarmente esigua di un immobile non può comportare da solo il potere di disporre del bene come abitazione propria.
Esso è, cioè, inidoneo a realizzare l’adibizione ad abitazione che è la finalità perseguita dal legislatore con il riconoscimento dell’aliquota dell’imposta ridotta sugli atti d’acquisto, e non vale, pertanto a realizzare la condizione dell’acquisto di altro immobile, di cui al comma 4 della nota II all’art. 1 della tariffa citata (sull’idoneità della titolarità di una quota di immobile ai fini dell’integrazione dello speculare requisito dell’impossidenza, vedi Cass. n. 9647 del 1999, e n. 10984 del 2007).
Cassazione Civile, Sezione Tributaria, Sentenza n. 13291 del 17 giugno 2011
La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di
Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.
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