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Avviso bonario erede: quando non è obbligatorio?

Un’erede ha ricevuto una cartella di pagamento per le imposte dichiarate ma non versate dal coniuge defunto, contestandola per la mancata ricezione di un avviso bonario. I giudici di merito le hanno dato ragione, ma la Corte di Cassazione ha ribaltato la decisione. Con l’ordinanza n. 1640/2024, la Suprema Corte ha stabilito che l’invio dell’avviso bonario all’erede non è necessario quando il debito deriva da un semplice omesso versamento di imposte correttamente dichiarate, poiché non vi sono irregolarità da comunicare o correggere.

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Pubblicato il 25 ottobre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Avviso Bonario all’Erede: La Cassazione Chiarisce Quando Non Serve

Ricevere una cartella di pagamento per debiti fiscali di un familiare scomparso è una situazione complessa. Una delle domande più frequenti in questi casi riguarda la necessità di una comunicazione preventiva da parte del Fisco. L’ordinanza n. 1640/2024 della Corte di Cassazione affronta proprio questo tema, specificando quando un avviso bonario all’erede non è un passaggio obbligato prima della notifica di una cartella esattoriale.

I Fatti del Caso

Una contribuente, in qualità di erede, impugnava una cartella di pagamento relativa a imposte dichiarate ma non versate dal coniuge defunto per l’anno d’imposta 2004. La sua principale contestazione si fondava sulla nullità dell’atto, poiché non era stato preceduto dalla notifica di un avviso bonario al suo indirizzo. L’erede sosteneva che questa comunicazione preventiva fosse un requisito indispensabile per la validità della pretesa fiscale nei suoi confronti.

La Decisione dei Giudici di Merito

Sia la Commissione Tributaria Provinciale (CTP) che la Commissione Tributaria Regionale (CTR) avevano accolto la tesi della contribuente. Secondo i giudici di primo e secondo grado, l’omessa comunicazione preventiva di irregolarità, prevista dall’art. 36-bis del d.P.R. 600/1973 e dallo Statuto del Contribuente, rendeva inefficace la cartella di pagamento notificata all’erede. L’amministrazione finanziaria, insoddisfatta della decisione, ha quindi presentato ricorso in Cassazione.

L’Avviso Bonario Erede e le Motivazioni della Cassazione

La Suprema Corte ha ribaltato completamente il verdetto, accogliendo il ricorso dell’Agenzia delle Entrate. I giudici hanno chiarito un principio fondamentale che distingue due diverse situazioni:

1. Irregolarità nella dichiarazione: Quando il controllo automatizzato del Fisco rileva un errore nella compilazione della dichiarazione (un errore di calcolo, un dato errato, etc.), che porta a un risultato diverso da quello dichiarato, è obbligatorio inviare l’avviso bonario. Lo scopo di questa comunicazione è permettere al contribuente di correggere l’errore o fornire chiarimenti, garantendo il contraddittorio.

2. Omesso versamento: Quando la dichiarazione è compilata correttamente, l’imposta è liquidata in modo esatto, ma il contribuente semplicemente non versa quanto dovuto, non vi è alcuna irregolarità da comunicare. Il debito è certo, liquido ed esigibile sulla base della stessa dichiarazione del contribuente. In questo scenario, l’invio dell’avviso bonario non è necessario.

La Corte ha specificato che questa regola si applica anche quando la cartella viene notificata all’erede. L’obbligo di comunicazione preventiva per l’avviso bonario all’erede sorge solo se emergono incertezze o errori nella dichiarazione presentata dal defunto. Se, come nel caso di specie, il debito deriva da un semplice mancato pagamento di imposte correttamente dichiarate, l’amministrazione finanziaria può legittimamente procedere con la notifica diretta della cartella di pagamento.

Le Conclusioni

L’ordinanza della Cassazione rafforza il principio secondo cui l’erede è responsabile per i debiti tributari del defunto. La mancanza di un avviso bonario non può essere invocata come motivo di nullità della cartella di pagamento se il debito fiscale è chiaro e deriva unicamente dal mancato versamento di quanto correttamente dichiarato dal de cuius. Questa decisione offre un importante chiarimento pratico: gli eredi devono essere consapevoli che l’assenza di comunicazioni preventive non invalida automaticamente una richiesta di pagamento, specialmente quando il debito è liquido e non contestato nella sua origine.

È sempre necessario inviare un avviso bonario all’erede prima di una cartella di pagamento per debiti del defunto?
No, non è sempre necessario. La Corte di Cassazione ha chiarito che l’avviso bonario è richiesto solo se il controllo automatico della dichiarazione del defunto rivela errori o irregolarità. Se la dichiarazione era corretta e l’imposta semplicemente non è stata versata, l’Agenzia delle Entrate può notificare direttamente la cartella di pagamento all’erede.

Qual è la differenza tra un’irregolarità nella dichiarazione e un omesso versamento?
Un’irregolarità è un errore nella compilazione della dichiarazione dei redditi (es. un calcolo sbagliato, un dato omesso). Un omesso versamento, invece, si verifica quando l’imposta calcolata e dichiarata correttamente non viene pagata, in tutto o in parte. La necessità dell’avviso bonario sorge nel primo caso, non nel secondo.

L’erede risponde dei debiti fiscali del defunto?
Sì. Secondo la normativa vigente (in particolare l’art. 65 del d.P.R. 600/1973 e l’art. 752 c.c.), l’erede risponde delle obbligazioni tributarie sorte prima della morte del defunto, il cui presupposto si è verificato anteriormente a tale evento.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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