LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Amministrazione straordinaria IMU: si paga subito?

Una società in amministrazione straordinaria ha ottenuto dai giudici di merito il differimento del pagamento dell’IMU, con esclusione di sanzioni e interessi, equiparando la sua situazione a quella del fallimento. Il Comune creditore ha fatto ricorso in Cassazione, sostenendo che tale agevolazione non sia estensibile. La Suprema Corte, data la rilevanza nomofilattica della questione sull’amministrazione straordinaria IMU e la necessità di approfondire il coordinamento tra norme tributarie e concorsuali, ha disposto il rinvio della causa alla pubblica udienza per una decisione definitiva.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 14 novembre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Amministrazione Straordinaria IMU: Pagamento Immediato o Differito? La Cassazione Fa il Punto

L’obbligo di versamento dell’IMU per una grande impresa in crisi rappresenta un tema complesso, al centro di un recente provvedimento della Corte di Cassazione. La questione fondamentale riguarda la possibilità di applicare le agevolazioni fiscali, specificamente il differimento del pagamento dell’imposta, a una società in amministrazione straordinaria IMU, equiparandola di fatto a un fallimento. Con un’ordinanza interlocutoria, la Suprema Corte ha deciso di non decidere subito, rimettendo la causa a una pubblica udienza per la sua particolare importanza.

I Fatti del Caso: Una Società in Crisi e la Richiesta di Pagamento IMU

Una nota holding, trovandosi in stato di amministrazione straordinaria ai sensi del D.Lgs. 270/1999, impugnava alcuni avvisi di accertamento emessi da un grande Comune per il pagamento dell’IMU relativa agli anni 2012 e 2013. Sia in primo che in secondo grado, i giudici tributari accoglievano parzialmente le ragioni della società. Pur confermando la debenza del tributo, stabilivano che il pagamento potesse essere differito al momento della vendita degli immobili, escludendo l’applicazione di interessi e sanzioni. Questa decisione si basava sull’applicazione analogica dell’art. 10, comma 6, del D.Lgs. 504/1992, norma scritta per il fallimento e la liquidazione coatta amministrativa, ritenendo che anche la procedura della società in questione avesse una finalità liquidatoria.

Il Ricorso per Cassazione e la Questione sull’Amministrazione Straordinaria IMU

Il Comune ha presentato ricorso per cassazione, contestando la decisione della Corte di Giustizia di secondo grado su tre fronti. In sintesi, l’ente locale ha sostenuto che:
1. La norma che prevede il differimento del pagamento è una norma agevolativa e, come tale, deve essere interpretata in modo restrittivo. Non può essere estesa all’amministrazione straordinaria, che ha come obiettivo primario il salvataggio dell’impresa e non la sua liquidazione.
2. La sentenza impugnata era nulla per carenza e contraddittorietà della motivazione, in particolare laddove affermava la finalità liquidatoria della procedura senza fornire prove adeguate.

Le Motivazioni dell’Ordinanza Interlocutoria

La Corte di Cassazione, nell’analizzare il ricorso, ha riconosciuto la complessità e la rilevanza della questione. L’orientamento consolidato della Corte, infatti, tende a escludere che l’amministrazione straordinaria possa beneficiare del regime agevolativo previsto per il fallimento. Tale interpretazione si fonda sulla lettera della legge, che non menziona questa procedura, e sulla natura conservativa e non puramente liquidatoria dell’amministrazione straordinaria.

Tuttavia, il Collegio ha ritenuto opportuno non decidere la causa in camera di consiglio. La decisione di rimettere la questione alla pubblica udienza nasce dall’esigenza di un approfondimento nomofilattico, ovvero di un pronunciamento che possa fare da guida per casi futuri. I giudici hanno evidenziato la necessità di analizzare le possibili interferenze tra la normativa tributaria e quella concorsuale, specialmente quando l’amministrazione straordinaria, di fatto, si trasforma in una fase puramente liquidatoria. In tali circostanze, potrebbero mancare i flussi di cassa necessari per pagare i debiti tributari prima della vendita degli attivi, creando una situazione simile a quella del fallimento.

Conclusioni: Rinvio alla Pubblica Udienza e Implicazioni Future

Con questa ordinanza interlocutoria, la Corte di Cassazione sospende il giudizio e passa la parola a una composizione allargata in pubblica udienza. La futura sentenza avrà un impatto significativo, poiché dovrà chiarire in modo definitivo se e a quali condizioni una società in amministrazione straordinaria possa beneficiare del differimento del pagamento dell’IMU. La decisione finale dovrà bilanciare il principio di stretta interpretazione delle norme fiscali agevolative con la necessità di coordinare la riscossione dei tributi con gli obiettivi e le concrete dinamiche delle procedure di gestione della crisi d’impresa.

Una società in amministrazione straordinaria può beneficiare del rinvio del pagamento dell’IMU previsto per il fallimento?
La questione è controversa. I giudici di merito hanno risposto affermativamente, equiparando la procedura a una liquidazione. Tuttavia, la Corte di Cassazione ha ritenuto la questione meritevole di un approfondimento in pubblica udienza, poiché la normativa cita espressamente solo il fallimento e la liquidazione coatta amministrativa.

Perché la Corte di Cassazione non ha deciso subito il caso?
La Corte ha rinviato la decisione a una pubblica udienza a causa della potenziale rilevanza nomofilattica della questione, ovvero della sua importanza per garantire un’interpretazione uniforme della legge. Ha ritenuto necessario un approfondimento sul coordinamento tra la normativa tributaria e quella concorsuale, specialmente nei casi in cui l’amministrazione straordinaria assume una connotazione puramente liquidatoria.

Qual è la differenza fondamentale tra amministrazione straordinaria e fallimento secondo la normativa fiscale in discussione?
Secondo l’interpretazione restrittiva, la differenza sta nella finalità: il fallimento e la liquidazione coatta sono procedure puramente liquidatorie, mentre l’amministrazione straordinaria mira primariamente al salvataggio e alla conservazione dell’impresa. Questa diversa finalità giustificherebbe l’esclusione dell’amministrazione straordinaria dalle agevolazioni fiscali previste per le altre due procedure.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati