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Aiuti de minimis: se superi la soglia perdi tutto

Una società sanitaria ha superato la soglia degli aiuti de minimis usufruendo di una deduzione IRAP maggiorata. La Corte di Cassazione ha stabilito che il superamento del limite comporta la revoca totale del beneficio e non solo della parte eccedente. Inoltre, ha confermato le sanzioni, negando la sussistenza di un’oggettiva incertezza normativa, poiché le regole erano chiare e specificate anche da precedenti circolari dell’Agenzia delle Entrate.

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Pubblicato il 26 agosto 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Aiuti de minimis: superare la soglia significa perdere l’intero beneficio

Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha ribadito un principio fondamentale in materia di aiuti de minimis: qualora un’impresa superi la soglia massima consentita, perde il diritto all’intero beneficio e non solo alla parte eccedente. Questa decisione fornisce chiarimenti cruciali per le aziende che usufruiscono di agevolazioni fiscali rientranti in questa categoria, sottolineando l’importanza di un’attenta pianificazione e monitoraggio.

Il caso: deduzioni IRAP e il superamento della soglia

Una società operante nel settore sanitario impugnava tre avvisi di accertamento relativi agli anni d’imposta 2008, 2009 e 2010. L’Agenzia delle Entrate contestava alla società l’indebita fruizione di una deduzione IRAP maggiorata, prevista per i lavoratori impiegati in determinate regioni. Tale deduzione, qualificandosi come aiuto di Stato, era soggetta al rispetto della regola degli aiuti de minimis, che fissa un tetto massimo di aiuti ricevibili da un’impresa in un triennio (all’epoca dei fatti pari a 200.000 euro).

Secondo l’amministrazione finanziaria, la società aveva superato questo limite. L’azienda, dal canto suo, sosteneva che, ai fini del calcolo, si dovesse considerare non l’intera deduzione maggiorata, ma solo la differenza rispetto alla deduzione ordinaria, spettante a tutte le imprese. Inoltre, chiedeva l’annullamento delle sanzioni per via di una presunta ‘oggettiva incertezza’ della normativa.

I giudici di primo e secondo grado avevano confermato il recupero dell’imposta ma annullato le sanzioni. L’Agenzia delle Entrate, non soddisfatta della cancellazione delle sanzioni, proponeva a sua volta ricorso.

La questione giuridica e gli aiuti de minimis

La controversia è giunta dinanzi alla Corte di Cassazione, chiamata a decidere su due punti principali:

1. In caso di superamento della soglia ‘de minimis’, il contribuente perde l’intera agevolazione o solo la parte che eccede il limite?
2. Esisteva un’oggettiva incertezza normativa tale da giustificare l’annullamento delle sanzioni irrogate?

Le motivazioni della Corte di Cassazione

La Suprema Corte ha fornito una risposta netta ad entrambi i quesiti, rigettando il ricorso della società e accogliendo quello dell’Agenzia delle Entrate.

La regola del ‘tutto o niente’

Richiamando la propria giurisprudenza consolidata, la Corte ha affermato il principio del ‘tutto o niente’. Gli aiuti de minimis rappresentano una deroga al generale divieto di aiuti di Stato, giustificata solo se gli aiuti si mantengono al di sotto della soglia stabilita. Se questa soglia viene superata, il divieto riacquista pieno vigore e coinvolge l’intera somma concessa come aiuto. Di conseguenza, l’amministrazione finanziaria è tenuta a recuperare l’intero importo dell’agevolazione e non solo l’eccedenza.

La Corte ha inoltre chiarito che la deduzione maggiorata è ‘alternativa’ a quella ordinaria. Il contribuente deve scegliere quale delle due applicare. Se opta per la deduzione maggiorata (che è un aiuto di Stato) e supera i limiti, non può successivamente ‘ripiegare’ sulla deduzione ordinaria per salvare parte del beneficio. La scelta operata è vincolante e le sue conseguenze, inclusa la perdita totale dell’aiuto in caso di errore, ricadono sul contribuente.

L’insussistenza dell’incertezza normativa

Per quanto riguarda le sanzioni, la Cassazione ha ritenuto infondata la tesi dell’oggettiva incertezza normativa. Secondo i giudici, la disciplina era chiara e non presentava ambiguità tali da giustificare l’errore del contribuente. Le regole sugli aiuti de minimis e il criterio dell’alternatività tra le deduzioni erano ben definiti. La Corte ha inoltre evidenziato che già una circolare dell’Agenzia delle Entrate del 2007 aveva fornito ampie delucidazioni in merito, fugando ogni possibile dubbio interpretativo. L’incertezza, per escludere le sanzioni, deve essere ‘oggettiva’, derivare da elementi positivi di confusione nel testo di legge e non da un semplice dubbio soggettivo del contribuente.

Le conclusioni: cosa insegna questa ordinanza

La decisione in esame è un monito per tutte le imprese che beneficiano di agevolazioni fiscali qualificabili come aiuti de minimis. È fondamentale un monitoraggio costante e preciso degli aiuti ricevuti nel corso del triennio di riferimento per evitare di superare la soglia consentita. Superare il limite, anche di poco, comporta la conseguenza drastica della perdita totale del beneficio, con l’obbligo di restituire l’intera somma e pagare le relative sanzioni. La presunta complessità della normativa non è, di per sé, una scusante valida, specialmente quando esistono documenti di prassi, come le circolari ministeriali, che chiariscono le modalità applicative.

Cosa succede se un’impresa supera la soglia massima prevista per gli aiuti de minimis?
Se un’impresa supera la soglia, il divieto di aiuti di Stato riacquista piena efficacia. Di conseguenza, l’impresa perde il diritto all’intero importo del beneficio ricevuto e non solo alla parte che eccede il limite. L’intera agevolazione deve essere recuperata.

Se un’impresa perde il diritto a una deduzione maggiorata (aiuto de minimis) per superamento soglia, può comunque richiedere la deduzione ordinaria?
No. La Corte ha chiarito che la deduzione maggiorata è alternativa a quella ordinaria. La normativa presuppone una scelta da parte del contribuente. Se la scelta della deduzione maggiorata porta al superamento della soglia ‘de minimis’, il contribuente non può successivamente chiedere di applicare la deduzione minore e ordinaria.

È possibile evitare le sanzioni per il superamento della soglia degli aiuti de minimis invocando l’incertezza della normativa?
No, in questo caso la Corte ha escluso che vi fosse un’oggettiva incertezza normativa. Per giustificare l’annullamento delle sanzioni, l’incertezza deve essere oggettiva e derivare da una complessità intrinseca della legge. In questa fattispecie, le regole erano chiare, anche grazie a precedenti circolari dell’Agenzia delle Entrate che avevano fornito specifiche istruzioni.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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