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Agevolazioni sisma Abruzzo: stop alla Cassazione

Una società ha contestato un avviso di accertamento fiscale, chiedendo di beneficiare della riduzione d’imposta prevista per le aree colpite dal terremoto del 2009. Le corti di merito hanno negato il beneficio, sostenendo che non si applicasse alle imposte accertate successivamente. La Corte di Cassazione, rilevando una questione pendente dinanzi alla Corte di Giustizia Europea sulla compatibilità di queste agevolazioni sisma Abruzzo con il diritto UE in materia di IVA, ha sospeso il procedimento in attesa della decisione europea.

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Pubblicato il 4 dicembre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Agevolazioni Sisma Abruzzo: la Cassazione Attende l’Europa

Le agevolazioni sisma Abruzzo, previste dalla legge per sostenere la ripresa economica dopo il tragico evento del 2009, sono al centro di un complesso dibattito giuridico. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha sospeso un giudizio riguardante l’applicazione di tali benefici a imposte accertate successivamente, in attesa di un chiarimento fondamentale da parte della Corte di Giustizia dell’Unione Europea. Analizziamo questa importante decisione.

La Vicenda Giudiziaria: dalla Verifica Fiscale alla Cassazione

Tutto ha origine da un avviso di accertamento notificato a una società per l’anno d’imposta 2009. L’Agenzia delle Entrate contestava la deduzione di un costo ritenuto fittizio, recuperando a tassazione maggiori imposte ai fini IRES e IRAP, oltre all’IVA correlata. La società ha impugnato l’atto, ottenendo in primo grado, presso la Commissione Tributaria Provinciale, un accoglimento parziale: l’accertamento veniva confermato, ma l’importo dovuto veniva ridotto del 60% in applicazione delle norme emergenziali post-sisma.

La Commissione Tributaria Regionale, tuttavia, ribaltava la decisione. Accogliendo l’appello dell’Amministrazione Finanziaria, i giudici di secondo grado stabilivano che la riduzione fiscale si applicava solo ai tributi la cui riscossione era stata sospesa per legge a causa del terremoto, e non a quelli emersi da un accertamento successivo. La società, vedendosi negato il beneficio, ha quindi proposto ricorso per cassazione.

Il Cuore del Contendere: l’Applicabilità delle Agevolazioni Sisma Abruzzo

Il nodo cruciale della questione risiede nell’interpretazione dell’art. 33, comma 28, della legge n. 183/2011. Questa norma, pensata per favorire il rientro dall’emergenza, prevede una significativa riduzione dei tributi dovuti. Secondo la tesi della società contribuente, tale beneficio dovrebbe avere portata generale e applicarsi a tutti i tributi relativi al periodo di imposta colpito, indipendentemente dal momento in cui vengono richiesti (spontaneamente versati, iscritti a ruolo o accertati in seguito).

Di parere opposto l’Agenzia delle Entrate e la CTR, secondo cui la norma avrebbe una finalità circoscritta alla sola ripresa della riscossione dei versamenti che erano stati sospesi, escludendo quindi i debiti tributari emersi da controlli fiscali successivi.

La Sospensione del Giudizio e il Rinvio alla Corte di Giustizia UE

La Corte di Cassazione non ha risolto la disputa interpretativa. Ha invece preso atto di una questione più ampia e pregiudiziale: la compatibilità di tali agevolazioni sisma Abruzzo con il diritto dell’Unione Europea. In un caso analogo, la stessa Corte aveva già sollevato una questione pregiudiziale alla Corte di Giustizia dell’UE, chiedendo di verificare se una riduzione del 60% dell’IVA, un’imposta armonizzata a livello europeo, potesse configurarsi come un aiuto di Stato illegittimo.

Poiché anche la controversia in esame coinvolgeva l’IVA, oltre a IRES e IRAP, i giudici supremi hanno ritenuto necessario e opportuno attendere la pronuncia europea. L’ordinanza interlocutoria, quindi, non decide il caso ma lo “congela”, rinviandolo a nuovo ruolo in attesa della decisione della CGUE.

Le motivazioni

La motivazione della Corte di Cassazione è di natura squisitamente procedurale e si fonda sulla necessità di assicurare un’applicazione uniforme del diritto dell’Unione Europea. Poiché una questione pregiudiziale sulla compatibilità della riduzione del 60% dell’IVA con i principi comunitari è già pendente, decidere il caso nazionale senza attendere la risposta della CGUE creerebbe incertezza e potrebbe portare a una decisione in contrasto con il diritto europeo. La sospensione del giudizio è quindi una scelta obbligata per garantire la coerenza e la primazia del sistema giuridico comunitario su quello nazionale in materie armonizzate come l’IVA.

Le conclusioni

L’ordinanza interlocutoria dimostra come le questioni tributarie nazionali, specialmente quando riguardano agevolazioni fiscali, siano sempre più interconnesse con il diritto europeo. Il destino di molte imprese che hanno usufruito delle agevolazioni sisma Abruzzo è ora legato alla decisione che verrà presa a Lussemburgo. Questa vicenda sottolinea l’importanza per i contribuenti e i professionisti di monitorare non solo la giurisprudenza nazionale, ma anche quella della Corte di Giustizia dell’UE, le cui sentenze hanno un impatto diretto e vincolante sulle normative fiscali degli Stati membri.

La riduzione del 60% dei tributi per il sisma in Abruzzo si applica anche alle imposte accertate in un secondo momento?
L’ordinanza non fornisce una risposta definitiva a questa domanda. La Corte di Cassazione ha sospeso il giudizio proprio perché la questione sull’esatta portata delle agevolazioni, in particolare per l’IVA, è attualmente al vaglio della Corte di Giustizia dell’Unione Europea.

Perché la Corte di Cassazione ha sospeso il processo?
La Corte ha sospeso il processo perché la causa ha ad oggetto anche l’IVA, e su una questione analoga (la compatibilità della riduzione del 60% sull’IVA con il diritto dell’Unione Europea) è già stata interpellata la Corte di Giustizia UE. Per garantire un’applicazione uniforme del diritto, la Corte attende tale decisione.

Qual è il prossimo passo in questa causa?
La causa è stata rinviata a nuovo ruolo. Questo significa che il processo è in pausa e riprenderà solo dopo che la Corte di Giustizia dell’Unione Europea si sarà pronunciata sulla questione pregiudiziale pendente, che chiarierà la legittimità delle agevolazioni in ambito IVA.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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