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Agevolazioni prima casa: salvo il bonus se si rivende

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 20185/2024, ha stabilito un importante principio in materia di agevolazioni prima casa. Un contribuente non perde il beneficio fiscale se, prima della scadenza dei 18 mesi per il trasferimento della residenza, vende l’immobile e ne riacquista un altro entro un anno, destinandolo ad abitazione principale. In questo caso, l’obbligo di trasferire la residenza relativo al primo immobile viene meno, poiché superato dalla nuova fattispecie che consente di conservare il bonus.

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Pubblicato il 5 dicembre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Agevolazioni prima casa: salvezza anche senza trasferimento di residenza

Le agevolazioni prima casa rappresentano uno degli incentivi fiscali più importanti per i cittadini che desiderano acquistare un’abitazione. Tuttavia, la normativa è complessa e ricca di condizioni, il cui mancato rispetto può portare alla perdita del beneficio. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha fatta chiarezza su un caso particolare: cosa succede se si vende l’immobile prima della scadenza dei 18 mesi previsti per il trasferimento della residenza? La risposta dei giudici è a favore del contribuente, a patto che si rispettino determinate condizioni.

I Fatti del Caso

Un contribuente acquistava un immobile usufruendo delle agevolazioni prima casa, impegnandosi a trasferire la propria residenza nel comune dell’immobile entro 18 mesi. Tuttavia, prima dello scadere di tale termine, il contribuente vendeva l’immobile e, entro un anno dalla vendita, ne acquistava un altro in un comune diverso (dove già risiedeva), destinandolo a propria abitazione principale.
L’Agenzia delle Entrate, ritenendo violato l’obbligo di trasferimento della residenza relativo al primo acquisto, notificava un avviso di liquidazione per recuperare le imposte non versate, revocando il beneficio. La Commissione Tributaria Regionale dava ragione al Fisco, ma il contribuente decideva di ricorrere in Cassazione.

La questione giuridica e le agevolazioni prima casa

Il nodo della questione era stabilire se la mancata ottemperanza all’obbligo di trasferire la residenza entro 18 mesi nel comune del primo immobile comportasse automaticamente la decadenza dalle agevolazioni prima casa, anche nel caso in cui il bene fosse stato venduto e riacquistato un nuovo immobile entro un anno, conformemente a quanto previsto dalla normativa per evitare la perdita del bonus in caso di vendita infra-quinquennale.
In sostanza, si trattava di capire quale delle due condizioni prevalesse: l’obbligo di residenza legato al primo acquisto o la clausola di salvaguardia legata al riacquisto entro l’anno.

La decisione della Corte di Cassazione

La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso del contribuente, cassando la sentenza precedente e stabilendo un principio di diritto di notevole importanza pratica. I giudici hanno chiarito che le due fattispecie sono distinte e che la seconda, quella derogatoria, prevale sulla prima in queste circostanze.

Le motivazioni

La Corte ha spiegato che la normativa fiscale prevede due scenari principali. Il primo riguarda i requisiti per accedere alle agevolazioni prima casa, tra cui l’impegno a trasferire la residenza entro 18 mesi. Il secondo scenario disciplina le cause di decadenza dal beneficio, come la vendita dell’immobile prima di cinque anni dall’acquisto.
Tuttavia, la stessa legge prevede un’eccezione a questa regola sulla decadenza: il beneficio è salvo se il contribuente, entro un anno dalla vendita, acquista un altro immobile da adibire a propria abitazione principale.
Secondo la Cassazione, nel momento in cui il contribuente vende l’immobile prima della scadenza dei 18 mesi, la condizione del trasferimento di residenza non si è ancora consolidata. La successiva operazione di vendita e riacquisto entro un anno attiva la norma derogatoria, che ha lo scopo di conservare l’agevolazione. Tale norma, per essere efficace, richiede un requisito più stringente del semplice ‘proposito abitativo’ iniziale: richiede l’effettiva destinazione del nuovo immobile ad abitazione principale.
In questo caso, il contribuente aveva rispettato pienamente la condizione per non decadere dal beneficio, neutralizzando di fatto la potenziale violazione legata al mancato trasferimento di residenza per il primo immobile, il cui termine non era ancora decorso al momento della vendita.

Conclusioni

La Corte ha quindi ribadito il seguente principio di diritto: «In tema di agevolazioni tributarie per l’acquisto della prima casa, non incorre in decadenza il contribuente che nel termine di diciotto mesi dal primo acquisto, pur non avendo stabilito la propria residenza nel comune di ubicazione dell’immobile così acquistato, lo abbia rivenduto e ne abbia acquistato un altro entro un anno dall’alienazione, provvedendo, entro quest’ultimo termine, a destinare il nuovo immobile a propria abitazione principale». Questa ordinanza offre una tutela importante per i contribuenti che, per diverse ragioni, si trovano a dover cambiare i propri piani abitativi poco dopo un acquisto, garantendo la conservazione delle agevolazioni prima casa se agiscono nel rispetto dei termini previsti per il riacquisto.

Perdo le agevolazioni prima casa se vendo l’immobile prima di aver trasferito la residenza?
No. Secondo la Corte di Cassazione, se vendi l’immobile prima che siano trascorsi i 18 mesi per il trasferimento della residenza e, entro un anno dalla vendita, acquisti un altro immobile da adibire a tua abitazione principale, non perdi il beneficio fiscale.

Cosa devo fare per non perdere il bonus prima casa se vendo l’immobile entro cinque anni?
Per non perdere il beneficio, devi acquistare un altro immobile da destinare ad abitazione principale entro un anno dalla data in cui hai venduto il precedente immobile.

Il Fisco può revocare il bonus per il mancato trasferimento di residenza se ho già venduto e riacquistato un’altra casa?
No. Se la vendita del primo immobile avviene prima della scadenza del termine di 18 mesi per il trasferimento di residenza e rispetti la condizione del riacquisto entro un anno, il Fisco non può fondare la revoca del bonus sul mancato adempimento dell’obbligo di residenza relativo al primo bene, poiché tale obbligo è superato dalla nuova situazione giuridica.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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