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Agevolazioni IMU agricoltura: sì anche ai pensionati

Un agricoltore, anche se titolare di pensione, ha diritto alle agevolazioni IMU per i terreni agricoli. La Corte di Cassazione, applicando una recente norma retroattiva, ha stabilito che la condizione di pensionato non preclude il beneficio fiscale. Il requisito determinante per le agevolazioni IMU agricoltura è l’iscrizione alla previdenza agricola, che nel caso specifico era incontestata. La Corte ha quindi annullato gli avvisi di accertamento emessi dal Comune, accogliendo il ricorso del contribuente.

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Pubblicato il 10 ottobre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Agevolazioni IMU agricoltura: la Cassazione conferma il diritto anche per i coltivatori pensionati

Con una recente ordinanza, la Corte di Cassazione ha messo un punto fermo su una questione dibattuta: il diritto alle agevolazioni IMU agricoltura per i coltivatori diretti che sono anche titolari di una pensione. La Corte ha stabilito che la condizione di pensionato non è di per sé ostativa al beneficio fiscale, a condizione che sia mantenuto il requisito fondamentale dell’iscrizione alla previdenza agricola. Analizziamo questa importante decisione.

Il caso: un agricoltore pensionato e le richieste del Fisco

Un contribuente, coltivatore diretto e titolare di pensione di anzianità, si è visto recapitare avvisi di accertamento IMU da parte del suo Comune per gli anni dal 2013 al 2017. L’ente locale contestava il diritto all’agevolazione fiscale, sostenendo che la qualifica di pensionato facesse venir meno i requisiti richiesti dalla legge.

Sia la Commissione Tributaria Provinciale che quella Regionale avevano dato ragione al Comune, negando il beneficio al contribuente. Secondo i giudici di merito, la percezione di un reddito da pensione, considerato prevalente rispetto a quello agricolo, escludeva la possibilità di accedere alle agevolazioni previste per i coltivatori diretti.

Il ricorso in Cassazione e l’intervento dello ‘ius superveniens’

Il contribuente ha impugnato la decisione davanti alla Corte di Cassazione, basando il suo ricorso su tre motivi. Il più rilevante si è rivelato quello relativo alla mancata applicazione di una nuova norma, l’art. 78-bis del D.L. 104/2020, introdotta mentre la causa era in corso. Questa norma, definita di ‘interpretazione autentica’, ha chiarito con efficacia retroattiva che la condizione di pensionato non è incompatibile con le agevolazioni IMU per i terreni agricoli.

La Corte ha accolto proprio questo motivo, ritenendolo decisivo e assorbente rispetto agli altri. Ha evidenziato come il legislatore sia intervenuto per risolvere i contrasti interpretativi e il contenzioso esistente, specificando che l’unico requisito necessario per fruire dei benefici fiscali è la permanenza dell’iscrizione alla gestione previdenziale agricola.

Le motivazioni: le agevolazioni IMU agricoltura e il ruolo della nuova norma

La Corte di Cassazione ha spiegato che la norma sopravvenuta (ius superveniens) non è innovativa, ma ha la funzione di chiarire il significato originario della legge. Pertanto, deve essere applicata retroattivamente a tutti i rapporti non ancora definiti. In tema di IMU, la legge ha stabilito che l’iscrizione alla previdenza agricola è l’unica condizione richiesta. Tale iscrizione già presuppone una valutazione del reddito agrario rispetto ad altri redditi, secondo criteri specifici. Di conseguenza, il solo fatto di essere pensionato non può costituire un elemento ostativo per l’accesso al trattamento agevolato.

I giudici hanno inoltre respinto i dubbi sulla legittimità costituzionale della norma, affermando che la scelta del legislatore è ragionevole. La ratio dell’agevolazione, volta a sostenere l’attività agricola, è sufficientemente garantita dal requisito formale e sostanziale dell’iscrizione alla gestione assicurativa e previdenziale di settore.

Le conclusioni: cosa cambia per gli agricoltori pensionati

La decisione della Cassazione è di grande importanza pratica. Essa chiarisce che un coltivatore diretto, regolarmente iscritto alla previdenza agricola, non perde il diritto alle agevolazioni IMU solo perché percepisce una pensione. La Corte ha cassato la sentenza impugnata e, decidendo direttamente nel merito, ha accolto il ricorso originario del contribuente, annullando gli avvisi di accertamento. Questa pronuncia consolida un orientamento favorevole ai contribuenti, garantendo certezza del diritto e supportando coloro che, anche dopo il pensionamento, continuano a dedicarsi all’attività agricola.

Un coltivatore diretto che riceve una pensione ha diritto alle agevolazioni IMU per i terreni agricoli?
Sì, secondo l’ordinanza della Corte di Cassazione, la condizione di pensionato non costituisce di per sé un elemento ostativo per ottenere le agevolazioni fiscali IMU, a patto che sia mantenuto il requisito dell’iscrizione alla previdenza agricola.

Qual è il requisito fondamentale per ottenere le agevolazioni IMU agricoltura?
La sentenza stabilisce che l’unica condizione richiesta per la fruizione dei benefici fiscali IMU sui terreni agricoli è la permanenza dell’iscrizione del soggetto alla previdenza agricola.

La nuova legge che chiarisce il diritto dei pensionati alle agevolazioni IMU è retroattiva?
Sì. La Corte ha specificato che la norma (art. 78-bis, D.L. n. 104 del 2020) è una norma di interpretazione autentica, il che significa che si applica retroattivamente, chiarendo il significato della legge originaria e risolvendo i dubbi interpretativi anche per il passato.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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