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Agevolazione Tremonti-ter: quando è valido?

Una società energetica si è vista negare l’Agevolazione Tremonti-ter dall’Agenzia delle Entrate perché, nonostante un contratto antecedente, gli impianti eolici erano stati completati dopo la scadenza del 30 giugno 2010. La Corte di Cassazione ha dato ragione all’Agenzia, stabilendo che per accedere al beneficio non basta la data del contratto, ma è necessario che l’investimento sia effettivamente ‘fatto’, ovvero che il costo sia sostenuto entro il termine, secondo il principio di competenza temporale dell’art. 109 TUIR.

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Pubblicato il 23 novembre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Agevolazione Tremonti-ter: Quando un Investimento si Considera Effettuato?

L’accesso ai benefici fiscali è spesso legato a rigide scadenze temporali. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha offerto un chiarimento fondamentale sull’Agevolazione Tremonti-ter, stabilendo un principio chiave per le imprese: per ottenere il bonus, non è sufficiente la data di un contratto, ma è necessario che l’investimento sia stato effettivamente completato e il relativo costo sostenuto entro il termine previsto dalla legge. Analizziamo questa importante decisione.

I Fatti del Caso

Una società operante nel settore delle energie rinnovabili aveva beneficiato della cosiddetta “Tremonti-ter”, un’agevolazione che permetteva di escludere dall’imposizione il 50% del valore degli investimenti in nuovi macchinari effettuati entro il 30 giugno 2010. L’azienda aveva realizzato quattro impianti eolici, basando la sua richiesta su un contratto di fornitura “chiavi in mano” stipulato prima della scadenza.

Tuttavia, l’Agenzia delle Entrate contestava il beneficio. Durante una verifica, era emerso che la realizzazione effettiva degli impianti si era conclusa dopo il termine ultimo. In particolare, le fatture di acquisto e il collaudo finale risalivano al 1° luglio 2010, e i contratti di locazione per i terreni su cui sorgevano gli impianti erano diventati efficaci solo dopo il 30 giugno 2010. Di conseguenza, l’Amministrazione finanziaria aveva emesso un avviso di accertamento per recuperare le imposte non versate.

Le Decisioni dei Giudici di Merito

La società aveva impugnato l’avviso di accertamento e, sia in primo grado sia in appello, i giudici tributari le avevano dato ragione. Secondo le commissioni tributarie, la stipula di un contratto di fornitura antecedente alla scadenza era una condizione sufficiente per considerare l’investimento come effettuato nel periodo agevolabile, rendendo irrilevante il fatto che la disponibilità del suolo e il completamento materiale dell’opera fossero avvenuti in un momento successivo.

L’Agevolazione Tremonti-ter e il Principio di Competenza Temporale

L’Agenzia delle Entrate ha portato il caso dinanzi alla Corte di Cassazione, sostenendo che i giudici di merito avessero interpretato erroneamente la norma. Il punto cruciale, secondo la ricorrente, non era la data della firma del contratto, ma il momento in cui l’investimento poteva considerarsi fiscalmente “effettuato”.

La Cassazione ha accolto questa tesi, richiamando un principio fondamentale del diritto tributario: quello della competenza temporale, disciplinato dall’articolo 109 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR). Questa norma stabilisce che i costi relativi a prestazioni di servizi si considerano sostenuti alla data in cui le prestazioni sono “ultimate”.

Le Motivazioni della Corte di Cassazione

La Corte ha specificato che le norme agevolative, come l’Agevolazione Tremonti-ter, devono essere interpretate in modo rigoroso. L’espressione “investimenti fatti” contenuta nella legge implica che il costo deve essere stato effettivamente e concretamente sostenuto dal contribuente entro la finestra temporale prevista.

Un semplice contratto di fornitura non dimostra che il costo sia stato sostenuto, ma rappresenta solo un impegno a sostenerlo in futuro. Il momento rilevante, ai fini fiscali, coincide con il completamento della prestazione, che nel caso di specie era la realizzazione e il collaudo degli impianti. Poiché questi eventi, insieme alla disponibilità dei terreni, si erano verificati dopo il 30 giugno 2010, l’investimento non poteva rientrare nel perimetro dell’agevolazione.

La sentenza impugnata è stata quindi definita “errata” perché ha fatto coincidere il momento dell’investimento con quello della sottoscrizione del contratto, anziché con il completamento effettivo dell’opera come richiesto dal principio di competenza.

Le Conclusioni

La Corte di Cassazione ha cassato la sentenza d’appello e ha enunciato un principio di diritto chiaro: per beneficiare dell’Agevolazione Tremonti-ter, il contribuente deve aver effettivamente sostenuto il costo relativo all’investimento entro la data del 30 giugno 2010. Per stabilire quando ciò avviene, è necessario fare riferimento alle norme generali sulla competenza dei componenti del reddito d’impresa, in particolare all’articolo 109 del TUIR. Questa decisione sottolinea l’importanza, per le imprese, di non basarsi solo sulla data dei contratti, ma di assicurarsi che l’intero processo di investimento sia completato entro i termini perentori fissati dalle leggi di agevolazione.

Per ottenere l’Agevolazione Tremonti-ter è sufficiente firmare un contratto di fornitura entro la scadenza?
No, la Corte di Cassazione ha stabilito che la sola firma di un contratto non è sufficiente. È necessario che l’investimento si consideri fiscalmente ‘fatto’, ovvero che il costo sia stato effettivamente sostenuto dall’impresa entro il termine previsto, che coincide con il completamento della prestazione.

Quale criterio si usa per determinare quando un costo per un investimento si considera sostenuto ai fini fiscali?
Il criterio da utilizzare è quello del principio di competenza temporale, definito dall’art. 109 del TUIR (Testo Unico delle Imposte sui Redditi). Secondo tale principio, per le prestazioni di servizi, il costo si considera sostenuto nel momento in cui la prestazione è stata ultimata.

La data di efficacia dei contratti di locazione dei terreni è rilevante per il diritto all’agevolazione?
Sì, nel caso esaminato è stata un elemento rilevante. Il fatto che i contratti per la disponibilità dei suoli dove installare gli impianti eolici avessero efficacia solo dopo la scadenza del termine ha contribuito a dimostrare, secondo la Corte, che l’investimento non era stato completato in tempo per accedere al beneficio fiscale.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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