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Agevolazione fiscale terreni: ok senza ruralità

L’Agenzia delle Entrate aveva negato un’agevolazione fiscale per l’acquisto di fabbricati annessi a un fondo agricolo, poiché privi dell’annotazione di ruralità catastale. La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso dell’Agenzia, stabilendo che, ai fini dell’agevolazione fiscale per terreni agricoli, ciò che rileva è l’effettivo vincolo di pertinenza tra il fabbricato e il terreno, a prescindere dalla sua classificazione formale al catasto.

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Pubblicato il 10 ottobre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Agevolazione Fiscale Terreni Agricoli: La Pertinenza Batte il Catasto

Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha fornito un chiarimento fondamentale in materia di agevolazione fiscale per terreni agricoli, stabilendo un principio di grande rilevanza pratica: per ottenere il beneficio fiscale sull’acquisto di un terreno e dei suoi fabbricati annessi, conta la sostanza e non la forma. Vediamo nel dettaglio la vicenda e le conclusioni dei giudici.

I Fatti di Causa: L’acquisto e la Contestazione Fiscale

Una società agricola acquista un fondo agricolo insieme a due fabbricati sovrastanti, usufruendo di una specifica agevolazione fiscale prevista per questo tipo di operazioni. Successivamente, l’Agenzia delle Entrate contesta il beneficio, emettendo un avviso di liquidazione per recuperare le imposte di registro e ipocatastali non versate. La motivazione del Fisco era netta: i fabbricati non potevano godere dell’agevolazione perché non presentavano l’annotazione di ruralità nei registri catastali, essendo accatastati in categorie (D/6 e A/7) non compatibili con tale qualifica.

La Questione Giuridica: Pertinenza vs. Classamento Catastale

Il cuore della controversia risiede nell’interpretazione della norma che concede l’agevolazione (d.l. 194/2009). La legge parla di “atti di trasferimento a titolo oneroso di terreni e relative pertinenze, qualificati agricoli”. L’Agenzia delle Entrate sosteneva che la qualifica di “pertinenza” ai fini fiscali dovesse passare necessariamente attraverso il riconoscimento formale della ruralità catastale. Al contrario, la società acquirente e i giudici di merito hanno ritenuto che il concetto rilevante fosse quello civilistico di pertinenza, basato sul vincolo funzionale effettivo tra il bene accessorio (il fabbricato) e il bene principale (il terreno).
Nel caso specifico, i fabbricati erano destinati a “scuderia per l’allevamento di cavalli” e ad “abitazione rurale per il ricovero della sorveglianza”, attività strettamente connesse e funzionali allo sfruttamento agricolo del fondo.

Le Motivazioni della Cassazione sull’Agevolazione Fiscale per Terreni Agricoli

La Corte di Cassazione, chiamata a decidere sulla questione, ha rigettato il ricorso dell’Agenzia delle Entrate, aderendo all’interpretazione sostanzialistica. I giudici hanno chiarito che la nozione di “pertinenza”, in assenza di una specifica definizione tributaria, deve essere mutuata dall’articolo 817 del Codice Civile. Questo significa che il vincolo pertinenziale si fonda su due presupposti:

1. Elemento oggettivo: l’effettiva destinazione del bene accessorio al servizio o all’ornamento del bene principale.
2. Elemento soggettivo: la volontà del proprietario di creare tale vincolo durevole.

La Corte ha sottolineato che la normativa sull’agevolazione fiscale per terreni agricoli non richiede affatto che le pertinenze debbano essere accatastate come rurali. La rilevanza del classamento catastale è dirimente in altri contesti, come quello delle imposte patrimoniali (es. IMU), dove la base imponibile è la rendita catastale. In questo caso, invece, ciò che conta è l’accertamento in concreto del vincolo funzionale. La Corte distingue nettamente il concetto di “pertinenza” da quello di “strumentalità”, precisando che per la norma in esame è richiesto il primo, ovvero un legame più stretto e diretto con il bene principale.

Conclusioni: L’Importanza del Vincolo Effettivo

La Corte ha enunciato un principio di diritto di notevole impatto: l’agevolazione fiscale prevista per l’acquisto di terreni agricoli e relative pertinenze implica l’accertamento concreto del vincolo pertinenziale tra bene principale e accessorio, e prescinde dal classamento catastale e dall’annotazione di ruralità dei fabbricati. Questi ultimi, pertanto, non devono essere necessariamente qualificati come rurali per godere del beneficio.
Questa decisione rafforza un approccio basato sulla realtà fattuale piuttosto che sui formalismi catastali, offrendo maggiore certezza giuridica agli operatori del settore agricolo e chiarendo che la funzione di un bene al servizio del fondo è il criterio determinante per l’applicazione del beneficio fiscale.

Per ottenere l’agevolazione fiscale sull’acquisto di terreni agricoli, i fabbricati pertinenziali devono essere classificati come rurali nel catasto?
No. Secondo la Corte di Cassazione, l’agevolazione prescinde dal classamento catastale e dall’annotazione di ruralità. Ciò che conta è l’effettivo vincolo pertinenziale tra il fabbricato e il terreno agricolo, da accertare in concreto.

Cosa si intende per “vincolo pertinenziale” ai fini di questa agevolazione?
Si intende il rapporto, basato sulla volontà del proprietario e dimostrabile da elementi oggettivi, per cui un bene (il fabbricato) è destinato in modo durevole al servizio o all’ornamento di un altro bene (il terreno agricolo). Nel caso esaminato, i fabbricati erano adibiti a scuderia e abitazione per la sorveglianza, funzioni strettamente legate all’attività agricola del fondo.

La nozione di “strumentalità” all’attività agricola è sufficiente per ottenere il beneficio fiscale?
No. La Corte chiarisce che la norma fa specifico riferimento alla nozione di “pertinenza” (art. 817 c.c.) e non a quella, potenzialmente più ampia, di “strumentalità”. Per l’agevolazione in esame è richiesto il nesso di pertinenzialità, che implica un legame funzionale diretto e durevole con il terreno.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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