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Accordo conciliativo tributario: estinzione giudizio

Una società impugnava un avviso di accertamento per l’uso di fatture inesistenti. Dopo aver perso in appello, ricorreva in Cassazione. Prima della decisione, le parti hanno raggiunto un accordo conciliativo tributario, portando la Suprema Corte a dichiarare l’estinzione del giudizio e la compensazione delle spese.

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Pubblicato il 29 ottobre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Accordo Conciliativo Tributario: Come Chiudere una Lite Fiscale in Cassazione

L’ordinanza in esame offre un chiaro esempio di come un accordo conciliativo tributario possa rappresentare la soluzione definitiva per una controversia fiscale, anche quando questa è giunta al suo ultimo grado di giudizio. In questo caso, una società e l’Amministrazione Finanziaria hanno scelto di porre fine al contenzioso attraverso un accordo, portando la Corte di Cassazione a dichiarare l’estinzione del procedimento. Analizziamo i dettagli di questa vicenda e le sue implicazioni pratiche.

I Fatti del Caso: Dalle Fatture Inesistenti alla Cassazione

La vicenda ha origine da un avviso di accertamento emesso dall’Agenzia delle Entrate nei confronti di una società a responsabilità limitata. La contestazione riguardava l’impiego di fatture per operazioni ritenute oggettivamente inesistenti, con conseguenti riprese a tassazione per IRES, IRAP e IVA relative all’anno d’imposta 2014.

Il percorso giudiziario è stato altalenante:

1. Primo Grado: La Commissione Tributaria Provinciale (CTP) accoglieva il ricorso della società, annullando l’atto impositivo.
2. Secondo Grado: L’Agenzia delle Entrate impugnava la decisione e la Corte di Giustizia Tributaria di secondo grado (CGT2) ribaltava la sentenza, dando ragione all’Amministrazione Finanziaria.

Di fronte alla sentenza sfavorevole, la società decideva di presentare ricorso per cassazione, affidandosi a quattro motivi di impugnazione.

La Svolta del Caso: L’Accordo Conciliativo Tributario

Nonostante il processo fosse ormai pendente dinanzi alla Suprema Corte, le parti hanno intrapreso una strada alternativa alla decisione giurisdizionale. Hanno infatti raggiunto un’intesa transattiva per risolvere la lite.

Il Ruolo dell’Art. 48 del D.Lgs. 546/1992

Le parti hanno stipulato un accordo conciliativo tributario ai sensi dell’art. 48 del d.lgs. 546/1992. Questo strumento consente al contribuente e all’Amministrazione Finanziaria di definire la controversia in ogni stato e grado del processo, attraverso il pagamento di una somma ridotta rispetto a quella originariamente contestata. L’accordo, una volta perfezionato, determina la fine del contenzioso.

Nel caso specifico, l’accordo è stato depositato nel procedimento in Cassazione, attestando la volontà comune di porre fine alla disputa.

Le Motivazioni della Corte: Estinzione del Giudizio

La Corte di Cassazione, preso atto dell’intervenuto accordo, non è entrata nel merito dei motivi di ricorso. La sua funzione, a questo punto, è diventata quella di registrare la cessata materia del contendere. In applicazione dei principi processuali, la stipula di un accordo conciliativo che definisce integralmente la lite comporta l’estinzione del giudizio. La Corte ha quindi dichiarato il processo estinto, compensando le spese legali tra le parti. Questo significa che ogni parte ha sostenuto i propri costi, senza alcuna condanna a carico dell’altra, riflettendo la natura consensuale della risoluzione.

Conclusioni: L’Importanza della Conciliazione nel Contenzioso Fiscale

Questa ordinanza conferma l’importanza e l’efficacia dell’istituto della conciliazione giudiziale nel sistema tributario. Dimostra che è possibile trovare una soluzione negoziata anche nelle fasi più avanzate del processo, compreso il giudizio di legittimità. Per i contribuenti, la conciliazione può rappresentare un’opportunità per chiudere un contenzioso in modo certo e rapido, evitando i rischi e i costi di un lungo iter giudiziario. Per l’Amministrazione Finanziaria, è uno strumento per deflazionare il contenzioso e garantire una riscossione più celere. La decisione della Cassazione, pur essendo una presa d’atto, ribadisce la piena validità di questa via alternativa alla sentenza.

Cosa succede a un processo tributario se le parti raggiungono un accordo conciliativo?
Il processo si estingue. La Corte, prendendo atto dell’accordo depositato, dichiara la fine del giudizio senza entrare nel merito della questione.

È possibile raggiungere un accordo conciliativo anche se il processo è già arrivato in Corte di Cassazione?
Sì, il provvedimento dimostra che la conciliazione è possibile in ogni stato e grado del processo, incluso il giudizio di legittimità davanti alla Corte di Cassazione.

Qual è la conseguenza della stipula di un accordo conciliativo ai sensi dell’art. 48 del d.lgs. 546/1992?
La conseguenza principale è la dichiarazione di estinzione del giudizio. In questo caso specifico, la Corte ha anche disposto la compensazione delle spese legali tra le parti, significando che ognuna ha sostenuto i propri costi.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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