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Accise gruppi elettrogeni: chi paga nel noleggio?

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 33761/2024, chiarisce che per le accise gruppi elettrogeni noleggiati ‘a freddo’, il soggetto d’imposta è il noleggiatore e non l’utilizzatore finale. La Corte ha stabilito che l’attività imprenditoriale di noleggio qualifica l’azienda come ‘officina di produzione’, accentrando su di essa l’obbligo fiscale, indipendentemente da dove avvenga il consumo di energia.

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Pubblicato il 11 ottobre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Noleggio e Accise Gruppi Elettrogeni: la Cassazione Fa Chiarezza sul Soggetto Obbligato

Il settore del noleggio di macchinari si confronta spesso con questioni fiscali complesse. Una di queste riguarda l’individuazione del soggetto tenuto al pagamento delle accise sui gruppi elettrogeni forniti con la formula del ‘nolo a freddo’. Chi deve farsi carico dell’imposta? Il noleggiatore che mette a disposizione l’attrezzatura o l’utilizzatore finale che produce e consuma l’energia? Con la recente sentenza n. 33761 del 2024, la Corte di Cassazione ha fornito un’interpretazione definitiva, attribuendo la responsabilità fiscale al noleggiatore.

I Fatti di Causa: Un Contenzioso tra Noleggiatore e Agenzia delle Dogane

Una società specializzata nella commercializzazione e nel noleggio di generatori elettrici riceveva un avviso di accertamento dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. L’amministrazione finanziaria contestava l’omesso versamento delle accise sull’energia elettrica prodotta dai gruppi elettrogeni che l’azienda aveva noleggiato ‘a freddo’ (cioè senza operatore e carburante) a diversi clienti tra il 2012 e il 2014.

Secondo l’Agenzia, la società noleggiatrice, in quanto titolare degli impianti, doveva essere considerata un’ ‘officina di produzione’ e, di conseguenza, il soggetto d’imposta obbligato a tutti gli adempimenti fiscali, inclusa la presentazione della denuncia di officina e il pagamento delle accise. La società, dal canto suo, sosteneva che la responsabilità fiscale dovesse ricadere sui clienti finali, i quali effettivamente producevano e consumavano l’energia per le proprie necessità. I giudici di primo e secondo grado avevano dato ragione alla società contribuente, ma l’Agenzia ha impugnato la decisione portando il caso dinanzi alla Corte di Cassazione.

L’Analisi della Corte sulle Accise Gruppi Elettrogeni

La Corte Suprema ha ribaltato le decisioni precedenti, accogliendo il ricorso dell’Agenzia. Il fulcro del ragionamento dei giudici risiede nell’interpretazione degli articoli 52, 53 e 54 del Testo Unico delle Accise (TUA). La legge definisce in modo molto ampio la nozione di ‘officina di produzione di energia elettrica’, includendo qualsiasi ‘complesso degli apparati di produzione, accumulazione, trasformazione e distribuzione dell’energia elettrica’, anche se montati su veicoli e quindi mobili.

L’elemento chiave, secondo la Corte, non è chi preme il pulsante di avvio, ma chi esercita l’attività di produzione in forma imprenditoriale. Nel caso del noleggio, anche se ‘a freddo’, è il noleggiatore a porre in essere un’attività organizzata, professionale e continuativa finalizzata a mettere a disposizione di terzi gli strumenti per produrre energia. Questa attività imprenditoriale qualifica il noleggiatore stesso come ‘esercente’ di un’officina di produzione.

Le Motivazioni

La Corte ha motivato la sua decisione sottolineando che la struttura delle accise è pensata per concentrare gli obblighi fiscali su un numero limitato e facilmente identificabile di soggetti. Accogliere la tesi della società contribuente avrebbe significato ‘polverizzare’ la soggettività d’imposta su una miriade di utilizzatori finali, spesso occasionali, rendendo la riscossione del tributo estremamente complessa e di fatto inapplicabile. Sarebbe irragionevole pretendere che ogni cantiere, organizzatore di eventi o privato che noleggia un generatore per un breve periodo si sottoponga a complessi adempimenti burocratici come la denuncia di officina e il rilascio di licenze.

Di conseguenza, la responsabilità viene accentrata sul soggetto che professionalmente gestisce la distribuzione e la messa a disposizione dei gruppi elettrogeni. Il fatto che l’energia sia prodotta e consumata in un luogo diverso dalla sede del noleggiatore è irrilevante, data la natura mobile degli impianti. Il ‘nolo a freddo’ non sposta questa responsabilità, perché l’oggetto del contratto rimane la fornitura di un apparato idoneo a produrre energia, che è il presupposto dell’imposta.

Le Conclusioni

La Corte di Cassazione ha enunciato il seguente principio di diritto: ‘Costituisce fatto generatore del pagamento dell’accisa il noleggio a freddo di gruppi elettrogeni […], rivestendo il noleggiatore la qualifica di officina di produzione, ove ponga in essere un’attività organizzata, con abitualità e professionalità, finalizzata a consentire la produzione di energia elettrica attraverso il noleggio di apparati di produzione di elettricità, a nulla rilevando che la materiale produzione di energia avvenga al domicilio dei noleggianti’.

Questa sentenza ha importanti implicazioni pratiche per tutte le aziende che operano nel settore del noleggio di gruppi elettrogeni. Esse sono qualificate come soggetti passivi d’imposta e devono adempiere a tutti gli obblighi previsti dalla normativa sulle accise, incluso il versamento del tributo dovuto per l’energia prodotta dai loro macchinari, indipendentemente dalle clausole contrattuali stipulate con i clienti.

Chi deve pagare le accise per l’energia prodotta da un gruppo elettrogeno noleggiato ‘a freddo’?
Secondo la Corte di Cassazione, il soggetto obbligato al pagamento delle accise è la società noleggiatrice, in quanto la sua attività imprenditoriale la qualifica come ‘officina di produzione’, e non l’utilizzatore finale.

Un’azienda che noleggia gruppi elettrogeni è considerata una ‘officina di produzione’ ai fini fiscali?
Sì. La Corte ha stabilito che l’esercizio professionale e abituale dell’attività di noleggio di apparati per la produzione di energia elettrica conferisce al noleggiatore la qualifica di ‘officina di produzione’ ai sensi del Testo Unico delle Accise.

Il fatto che il noleggio sia ‘a freddo’ (senza operatore né carburante) cambia la responsabilità fiscale per le accise?
No. La sentenza chiarisce che la modalità del ‘nolo a freddo’ è irrilevante. La responsabilità fiscale rimane in capo al noleggiatore, poiché la sua attività è finalizzata a consentire la produzione di energia, che è il presupposto dell’imposta.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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