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Accise gasolio autotrazione: sì ai filobus ibridi

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 31938/2024, ha stabilito che le agevolazioni fiscali sulle accise gasolio autotrazione si applicano anche ai filobus ibridi. Il caso riguardava una società di trasporto pubblico a cui era stato negato il beneficio per il gasolio usato per alimentare le batterie dei filobus. La Corte ha chiarito che la finalità della norma è sostenere l’attività economica del trasporto su strada, indipendentemente dalla classificazione tecnica del veicolo. Pertanto, ciò che conta è l’esercizio del trasporto e non la tipologia del mezzo, estendendo il beneficio anche a questi veicoli a motore ibrido elettrico.

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Pubblicato il 12 ottobre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Accise Gasolio Autotrazione: La Cassazione Apre ai Filobus Ibridi

Una recente sentenza della Corte di Cassazione ha affrontato un tema di grande interesse per le aziende di trasporto pubblico, chiarendo l’ambito di applicazione delle agevolazioni sulle accise gasolio autotrazione. Con la decisione n. 31938 del 2024, la Suprema Corte ha stabilito che il beneficio fiscale spetta anche per il carburante utilizzato nei filobus ibridi, anche quando questo non alimenta direttamente le ruote ma serve a produrre l’energia elettrica per le batterie. Questa pronuncia privilegia la sostanza dell’attività economica rispetto alla rigida classificazione tecnica dei veicoli.

I Fatti di Causa: Una Controversia sui Filobus Ibridi

Il caso nasce dalla richiesta di una società esercente il servizio di trasporto pubblico di passeggeri di usufruire di una compensazione per le accise sul gasolio consumato nell’anno 2014. L’Amministrazione finanziaria, dopo un primo riconoscimento, contestava una parte dell’importo, sostenendo che non spettasse per il gasolio impiegato in otto filobus.

Secondo l’Agenzia delle Dogane, questi mezzi, essendo ‘filoveicoli’ e non ‘autoveicoli’ secondo il Codice della Strada, non rientravano nella normativa agevolativa. Inoltre, il gasolio non era utilizzato per la trazione diretta, ma per alimentare un motore ausiliario che, a sua volta, generava l’energia elettrica necessaria a ricaricare le batterie che muovevano il veicolo. La società di trasporti si è opposta, portando la questione davanti alle commissioni tributarie, che le hanno dato ragione sia in primo che in secondo grado, ritenendo che la legge mirasse a sostenere l’attività di trasporto nel suo complesso.

L’Analisi della Corte: L’Attività Prevale sul Veicolo

L’Agenzia delle Dogane ha portato il caso in Cassazione, lamentando la violazione delle norme che definiscono i veicoli e regolano le agevolazioni. La difesa erariale insisteva sulla distinzione formale tra ‘autoveicolo’ e ‘filoveicolo’, sostenendo che solo i primi potessero beneficiare della riduzione d’accisa.

La Corte Suprema, tuttavia, ha rigettato questa interpretazione restrittiva. I giudici hanno sottolineato che la ratio delle norme agevolative, nate per sostenere il trasporto merci e poi estese a quello passeggeri, non è legata alla tipologia specifica del mezzo, ma all’attività economica esercitata. L’obiettivo del legislatore, avallato anche da decisioni del Consiglio dell’Unione Europea, era quello di introdurre misure compensative per settori economici strategici gravati dall’aumento dei costi del carburante.

L’Evoluzione Normativa e l’Importanza delle accise gasolio autotrazione

La Corte ha evidenziato come l’estensione del beneficio anche a mezzi particolari come quelli per il trasporto a fune dimostri che il focus non è sul veicolo in sé, ma sul servizio di trasporto pubblico di persone. Di conseguenza, la disquisizione tecnica sulla definizione di ‘autoveicolo’ diventa recessiva rispetto allo scopo principale della legge, che è quello di agevolare l’esercizio del trasporto su strada.

Le Motivazioni della Decisione

La motivazione centrale della sentenza risiede nel principio secondo cui l’agevolazione è diretta a compensare i costi del combustibile sostenuti nell’esercizio di un’attività ritenuta meritevole di sostegno. Poco importa se il gasolio muove direttamente le ruote o se, come nel caso dei filobus ibridi, produce l’energia per le batterie che poi azionano il motore elettrico. In entrambi i casi, il consumo di carburante è una componente di costo essenziale per l’erogazione del servizio di trasporto.

La Cassazione ha affermato che il problema sollevato dall’Agenzia delle Dogane è un ‘falso problema’. Il presupposto dell’agevolazione non è la caratteristica tecnica del mezzo, ma l’esercizio di una specifica attività economica. Poiché era pacifico che la società svolgesse attività di trasporto pubblico di passeggeri anche tramite filobus, la richiesta di agevolazione era legittima. Il ricorso dell’Agenzia è stato quindi respinto perché fondato su un’interpretazione eccessivamente formalistica e non aderente alla finalità della normativa.

Conclusioni

La Corte ha enunciato un importante principio di diritto: le agevolazioni sulle accise gasolio autotrazione, previste per sostenere il trasporto pubblico su strada di passeggeri e merci, si applicano anche ai filobus a motore ibrido elettrico. La giustificazione risiede nella necessità di supportare attività in condizioni economiche critiche, assicurando misure compensative rispetto al costo del combustibile. La decisione sposta l’attenzione dalla tipologia del veicolo all’esercizio dell’attività di trasporto su strada, con importanti implicazioni pratiche per le aziende del settore che utilizzano flotte di veicoli moderni e tecnologicamente avanzati.

Le agevolazioni sulle accise per il gasolio si applicano anche ai filobus ibridi?
Sì, la Corte di Cassazione ha stabilito che le agevolazioni si applicano anche ai filobus a motore ibrido elettrico, dove il gasolio è utilizzato come supporto per l’alimentazione delle batterie elettriche.

Ai fini del beneficio fiscale, è più importante il tipo di veicolo o l’attività svolta?
Secondo la sentenza, l’elemento determinante è l’attività economica esercitata, ovvero il trasporto su strada di persone o merci. La classificazione tecnica del veicolo (autoveicolo o filoveicolo) è considerata secondaria rispetto alla finalità della norma.

Il gasolio utilizzato per alimentare le batterie di un veicolo elettrico ibrido può godere delle agevolazioni fiscali?
Sì, il beneficio fiscale è riconosciuto anche quando il gasolio non alimenta direttamente il motore per la trazione, ma viene impiegato per produrre l’energia elettrica che ricarica le batterie. Ciò che conta è che il combustibile sia essenziale per l’esercizio dell’attività di trasporto agevolata.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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