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Abitazione principale ICI: Sospeso il giudizio in Cassazione

Un contribuente ha impugnato un avviso di accertamento ICI relativo alla sua abitazione principale. La Corte di Cassazione, con ordinanza interlocutoria, ha deciso di sospendere il giudizio. La ragione è che la questione centrale, ovvero la definizione di abitazione principale ICI per coniugi con residenze in comuni diversi, è attualmente al vaglio delle Sezioni Unite. La Corte ha ritenuto opportuno attendere questa pronuncia fondamentale per garantire un’interpretazione uniforme della legge.

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Pubblicato il 3 dicembre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Abitazione principale ICI: la Cassazione attende le Sezioni Unite

La definizione di abitazione principale ICI per i coniugi con residenze diverse è da tempo una questione complessa e dibattuta. Con una recente ordinanza interlocutoria, la Corte di Cassazione ha scelto la via della prudenza, sospendendo un giudizio in attesa di un chiarimento definitivo da parte delle sue Sezioni Unite. Analizziamo questa importante decisione per capire le sue implicazioni.

I Fatti di Causa

Un contribuente si è visto recapitare un avviso di accertamento per l’ICI relativa all’anno 2011, con cui un Comune contestava il mancato pagamento del tributo su un immobile di sua proprietà. Il contribuente aveva omesso il versamento ritenendo che l’immobile godesse dell’esenzione prevista per l’abitazione principale. La Commissione Tributaria Provinciale aveva inizialmente dato ragione al cittadino. Tuttavia, il Comune ha proposto appello e la Commissione Tributaria Regionale ha ribaltato la decisione, accogliendo le ragioni dell’ente locale. Di conseguenza, il contribuente ha presentato ricorso per Cassazione, portando la questione dinanzi alla Suprema Corte.

I motivi del ricorso e la questione sull’abitazione principale ICI

Il ricorso del contribuente si basava su tre motivi principali. I primi due denunciavano vizi procedurali e contraddittorietà nella motivazione della sentenza d’appello. Il terzo motivo, tuttavia, è quello che riveste un’importanza cruciale e che ha determinato la sospensione del processo.

Con questo motivo, il ricorrente lamentava la violazione delle norme che definiscono l’abitazione principale ICI (in particolare, l’art. 8 del d.lgs. 504/1992). Sosteneva che, ai fini del beneficio fiscale, un’unità immobiliare può essere riconosciuta come abitazione principale anche se costituisce la residenza anagrafica di uno solo dei due coniugi. La sentenza regionale, invece, sembrava negare il beneficio proprio perché il nucleo familiare non aveva un’unica residenza anagrafica.

Questa problematica è particolarmente sentita da molte famiglie in cui i coniugi, per motivi lavorativi o personali, mantengono la residenza in comuni differenti. La normativa e la giurisprudenza non sono sempre state univoche nel definire se in questi casi spetti o meno l’agevolazione fiscale.

La Sospensione del Giudizio

La Corte di Cassazione, nell’esaminare il terzo motivo di ricorso, ha rilevato che la questione interpretativa era già stata rimessa alle Sezioni Unite con altre due ordinanze gemelle (n. 5878 e 5870 del 2023). La questione sottoposta al massimo organo nomofilattico è proprio la seguente: come si definisce la dimora abituale del nucleo familiare ai fini dell’esenzione, quando i coniugi hanno stabilito la propria residenza anagrafica in immobili diversi?

Di fronte a questa situazione, la Quinta Sezione Civile ha ritenuto “opportuno attendere la pronuncia delle Sezioni Unite”. La decisione di sospendere il giudizio e disporre il rinvio a nuovo ruolo è una scelta dettata da principi di economia processuale e, soprattutto, di certezza del diritto.

Le Motivazioni

La motivazione alla base dell’ordinanza interlocutoria è chiara e logica. Poiché le Sezioni Unite della Corte di Cassazione sono chiamate a fornire un’interpretazione definitiva e vincolante su una questione di diritto che è esattamente la stessa al centro del ricorso, decidere il caso prima della loro pronuncia sarebbe stato imprudente. Una decisione affrettata avrebbe potuto creare un contrasto giurisprudenziale o essere superata nel giro di poco tempo dalla sentenza delle Sezioni Unite. Sospendendo il procedimento, la Corte assicura che il caso specifico verrà deciso in conformità con il principio di diritto che sarà stabilito al più alto livello, garantendo così coerenza e uniformità nell’applicazione della legge su tutto il territorio nazionale.

Le Conclusioni

L’ordinanza in esame, pur non decidendo nel merito la controversia, ha un’importante valenza pratica. Essa conferma l’esistenza di un significativo dubbio interpretativo sulla nozione di abitazione principale ICI per le coppie con residenze separate e segnala che una soluzione definitiva è imminente. Contribuenti, professionisti e amministrazioni comunali dovranno quindi attendere la pronuncia delle Sezioni Unite, che farà da guida per risolvere le innumerevoli controversie pendenti su questo tema. La decisione finale avrà un impatto notevole sulla fiscalità immobiliare di molte famiglie italiane.

Perché la Corte di Cassazione ha sospeso la decisione sul ricorso?
La Corte ha sospeso il giudizio perché la questione giuridica centrale del ricorso, relativa alla definizione di abitazione principale per coniugi con residenze diverse, è già stata rimessa alle Sezioni Unite. Ha quindi ritenuto opportuno attendere la loro pronuncia per garantire un’applicazione uniforme della legge.

Qual è la questione legale principale in questo caso di abitazione principale ICI?
La questione principale è se un immobile possa essere considerato ‘abitazione principale’ ai fini dell’esenzione ICI anche se solo uno dei coniugi vi ha la residenza anagrafica, mentre l’altro risiede altrove. Si tratta di definire il concetto di dimora abituale del nucleo familiare in tali circostanze.

Cosa significa ‘ordinanza interlocutoria’?
È un provvedimento non definitivo con cui il giudice non decide il merito della causa, ma gestisce lo svolgimento del processo. In questo caso specifico, l’ordinanza ha disposto la sospensione del procedimento in attesa di un’altra decisione.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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