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Truffa aggravata: la Cassazione sulla prova del danno

Con la sentenza n. 10511/2025, la Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso di un imputato condannato per truffa aggravata online. La Corte ha confermato che la prova del danno di rilevante gravità, ai fini dell’aggravante, non si basa solo sull’importo sottratto, ma deve considerare anche le condizioni economiche della vittima.

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Pubblicato il 18 settembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale

Truffa aggravata online: come si valuta il danno patrimoniale?

La recente sentenza della Corte di Cassazione, Sezione Penale, n. 10511 del 2025, offre importanti chiarimenti sulla configurabilità del reato di truffa aggravata, con particolare riferimento alla valutazione del danno di rilevante gravità. La decisione sottolinea come, per stabilire se il danno economico sia ingente, non si debba guardare solo alla cifra sottratta, ma anche e soprattutto alle condizioni economiche della persona offesa. Vediamo insieme i dettagli del caso.

I Fatti di Causa

Il caso trae origine da una complessa operazione fraudolenta perpetrata online. Un soggetto, tramite una piattaforma di investimenti fittizia, aveva indotto numerose persone a versare ingenti somme di denaro, promettendo rendimenti elevati e sicuri. Una volta raccolti i capitali, l’amministratore della piattaforma si rendeva irreperibile, facendo sparire il denaro investito.
Nei primi due gradi di giudizio, l’imputato veniva condannato per il reato di truffa aggravata, proprio in virtù della circostanza del danno patrimoniale di rilevante gravità per le vittime.

Il Ricorso in Cassazione e la truffa aggravata

L’imputato proponeva ricorso per Cassazione, lamentando un’errata applicazione della legge penale. Secondo la difesa, i giudici di merito non avevano adeguatamente motivato la sussistenza della circostanza aggravante. In particolare, si sosteneva che la valutazione del danno fosse stata basata unicamente sull’importo numerico, senza una reale indagine sulle effettive condizioni patrimoniali delle persone offese, che secondo l’imputato non erano tali da considerare il danno come ‘rilevante’.

Le Motivazioni della Corte

La Suprema Corte ha respinto il ricorso, ritenendolo infondato. I giudici hanno ribadito un principio consolidato nella giurisprudenza di legittimità: la valutazione del danno di rilevante gravità nella truffa aggravata deve essere condotta in termini concreti e personalizzati. Non è sufficiente un criterio meramente oggettivo e quantitativo. Al contrario, il giudice deve considerare l’impatto che la perdita economica ha avuto sul patrimonio complessivo della vittima. Un danno che potrebbe essere modesto per un soggetto facoltoso può risultare gravissimo per una persona con un reddito basso o con risparmi limitati. Nel caso di specie, le corti di merito avevano correttamente evidenziato come le vittime avessero perso i risparmi di una vita, subendo un colpo devastante per la loro stabilità economica, al di là del valore assoluto della somma sottratta. La motivazione della sentenza di appello è stata quindi ritenuta logica, coerente e giuridicamente corretta.

Le Conclusioni

La sentenza in commento consolida l’orientamento che tutela in modo più incisivo le vittime di reati patrimoniali. La decisione conferma che, per la configurabilità della truffa aggravata dal danno rilevante, è fondamentale un’analisi qualitativa e non solo quantitativa del pregiudizio. Questo principio assume particolare rilevanza nel contesto delle truffe online, dove le vittime sono spesso persone comuni che investono i propri risparmi. La pronuncia serve da monito, sottolineando che la gravità di un reato si misura anche dalle sue conseguenze concrete sulla vita delle persone.

Cosa si intende per truffa aggravata dal danno di rilevante gravità?
È una forma di truffa in cui il danno economico causato alla vittima è considerato particolarmente serio. Secondo la Cassazione, la ‘rilevante gravità’ non dipende solo dall’importo sottratto, ma anche dall’impatto che tale perdita ha sul patrimonio e sulle condizioni di vita della persona offesa.

Come viene valutato il danno nella truffa aggravata?
Il danno viene valutato in concreto. Il giudice deve considerare il valore della somma persa in relazione alla situazione economica complessiva della vittima. Una stessa cifra può costituire un danno lieve per una persona abbiente, ma un danno di rilevante gravità per chi ha poche risorse.

Qual è stata la decisione della Corte di Cassazione in questo caso?
La Corte di Cassazione ha confermato la condanna per truffa aggravata, rigettando il ricorso dell’imputato. Ha stabilito che i giudici dei gradi precedenti avevano correttamente applicato la legge, motivando in modo adeguato la sussistenza dell’aggravante sulla base delle concrete e difficili condizioni economiche in cui versavano le vittime a seguito della truffa.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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