Sentenza di Cassazione Penale Sez. 3 Num. 32179 Anno 2025
Penale Sent. Sez. 3 Num. 32179 Anno 2025
Presidente: COGNOME
Relatore: COGNOME NOME COGNOME
Data Udienza: 09/07/2025
SENTENZA
sul ricorso proposto da: NOME COGNOME nato il 01/01/2002 COST -fq
avverso la sentenza del 05/02/2025 della CORTE APPELLO di CATANZARO
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso; udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME NOME COGNOME
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore
che ha concluso chiedendo l’annullamento con rinvio
RITENUTO IN FATTO
1.Con sentenza del 05/02/2025, la Corte di appello di Catanzaro ha condannato NOME COGNOME per il reato di cui all’art. 7, comma primo, D.L. n. 4 del 2019, per aver ottenu indebitamente il beneficio del reddito di cittadinanza pur non essendo in possesso del requisit della stabile residenza in Italia per almeno 10 anni di cui gli ultimi due (avendo riguard momento della presentazione della domanda effettuata in data 26/01/2021), continuativi, percependo indebitamente la somma complessiva di euro 387,99.
2.Avverso la suddetta sentenza ricorre per cassazione l’imputato formulando quattro motivi di ricorso.
2.1. Con il primo motivo, il ricorrente deduce violazione di legge, rappresentando che l Corte di Giustizia Europea ha ritenuto che il requisito della stabile residenza in Italia contrasto con la Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea. Pertanto, l’art. 7 del d. 4 del 2019, essendo una norma nazionale contrastante con il diritto dell’Unione Europea, deve essere disapplicata.
2.2.Con il secondo motivo di ricorso, il ricorrente evidenzia la già intervenuta aboliz dell’istituto del reddito di cittadinanza e delle sanzioni penali previste, con effetto diffe gennaio 2024 ai sensi della legge di bilancio del 2023.
2.3. Con il terzo motivo di ricorso deduce violazione di legge e vizio della motivazione relazione alla affermata sussistenza dell’elemento soggettivo del reato. Evidenzia di essere nazionalità straniera / sfornito di competenze linguistiche della lingua italiana, di essersi limit a compilare un modulo prestampato avvalendosi , di un intermediario, abilitato, il quale assicurava di essere in possesso dei requisiti richiesti dalla normativa vigente, e di essere s censito fiscalmente in Italia in data 21/06/2016 e che quindi alla data di presentazione de richiesta effettuata il 26/01/2021 riteneva di essere in possesso dei requisiti richiesti.
2.4.Con il quarto motivo di ricorso lamenta l’omessa traduzione della sentenza nella lingua conosciuta dall’imputato alloglotte, con conseguente mancato passaggio in giudicato della sentenza e sospensione dei termini di impugnazione da parte dell’imputato fino a quando questi non abbia preso conoscenza dell’atto in una lingua a lui accessibile.
Il Procuratore generale presso questa Corte, con requisitoria scritta, ha chie l’annullamento con rinvio.
CONSIDERATO IN DIRITTO
GLYPH E’ preliminare ed assorbente l’ultimo motivo di ricorso, inerente all’omess traduzione della sentenza impugnata nella lingua nota all’imputato.
Si premette che Sez. U, del 29/05/2025, N.M., ha dato risposta positiva al quesito se la mancata traduzione della sentenza in una lingua nota all’imputato che non conosca la lingua
italiana comporti la nullità generale a regime intermedio della “sentenza-documento”, con conseguente rinvio al giudice del grado precedente per la traduzione stessa.
Orbene, dall’esame degli atti processuali emerge che l’imputato ha una scarsa conoscenza della lingua italiana e che tutti gli atti relativi al giudizio di primo grado, compreso la s sono stati tradotti in lingua a lui nota. Risulta altresì che la sentenza d’appello impugn stata redatta solo in lingua italiana e che non è stata disposta la traduzione in lingua all’imputato.
Ne segue che si è determinata una nullità generale a regime intermedio della sentenza documento per mancata traduzione in lingua nota all’imputato.
Tale epilogo decisorio determina la superfluità della disamina degli ulteriori motivi di rico
Pertanto, si dispone l’annullamento senza rinvio della sentenza-documento per mancata traduzione nella lingua e rinvia alla Corte di appello di Catanzaro per la traduzione.
PQM
Annulla la sentenza-documento impugnata per omessa traduzione della stessa in lingua nota all’imputato e rinvia alla Corte di appello di Catanzaro per la traduzione
Così deciso all’udienza del 09/07/2025
Il onsigliere relatore
.11 Presidente