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Termine riesame sequestro: da quando decorre?

La Corte di Cassazione ha stabilito un principio fondamentale sul termine riesame sequestro probatorio eseguito d’iniziativa dalla Polizia Giudiziaria. La sentenza annulla un’ordinanza che aveva dichiarato inammissibile un ricorso perché tardivo, chiarendo che il termine di dieci giorni per l’impugnazione non decorre dal momento del sequestro, ma dalla notifica del decreto di convalida del Pubblico Ministero. Questa decisione sottolinea l’importanza della piena conoscenza delle ragioni del provvedimento per un’effettiva difesa.

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Pubblicato il 12 ottobre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Termine Riesame Sequestro: La Cassazione Stabilisce la Decorrenza

Nel processo penale, il rispetto dei termini è cruciale per la tutela dei diritti. Una recente sentenza della Corte di Cassazione ha affrontato una questione fondamentale: da quale momento esatto inizia a decorrere il termine riesame sequestro probatorio eseguito d’iniziativa dalla Polizia Giudiziaria? La risposta non è scontata e ha implicazioni dirette sul diritto di difesa dell’indagato.

I Fatti di Causa

Durante delle indagini preliminari, la Polizia Giudiziaria eseguiva una perquisizione domiciliare a carico di un individuo, procedendo al sequestro di quattro telefoni cellulari e di una somma di denaro. Il sequestro avveniva il 7 marzo. Successivamente, il Pubblico Ministero emetteva un decreto di convalida del sequestro in data 9 marzo.

L’interessato decideva di contestare i provvedimenti in due momenti diversi: impugnava il sequestro della somma di denaro il 12 marzo, mentre presentava istanza di riesame per i telefoni cellulari solo il 17 aprile, ben oltre dieci giorni dopo il sequestro iniziale.

La Decisione del Tribunale del Riesame

Il Tribunale del Riesame di Teramo dichiarava inammissibile l’istanza relativa ai telefoni, ritenendola tardiva. Secondo il Tribunale, l’indagato era venuto a conoscenza del vincolo sui suoi beni già il 7 marzo, giorno della perquisizione. Da quella data, quindi, sarebbe dovuto scattare il termine di dieci giorni previsto dalla legge per presentare l’istanza, indipendentemente dalla successiva convalida del Pubblico Ministero.

Il Termine Riesame Sequestro Secondo la Cassazione

La Suprema Corte ha completamente ribaltato questa interpretazione, accogliendo il ricorso della difesa. Il punto centrale della decisione risiede nella corretta applicazione dell’articolo 355, comma 3, del codice di procedura penale, che disciplina specificamente il sequestro eseguito d’iniziativa dalla Polizia Giudiziaria.

L’Applicazione dell’Art. 355, comma 3, c.p.p.

La Corte ha chiarito che la norma di riferimento per calcolare il termine riesame sequestro in questi casi è proprio l’art. 355 c.p.p. Questa disposizione stabilisce che il termine di dieci giorni per proporre riesame decorre dalla notifica all’interessato del decreto di convalida emesso dal Pubblico Ministero. È solo con la ricezione di tale atto, infatti, che l’indagato viene a conoscenza delle ragioni giuridiche che hanno giustificato il mantenimento del sequestro, potendo così articolare una difesa completa ed efficace.

Le Motivazioni della Sentenza

La motivazione della Cassazione è limpida: la decorrenza del termine non può essere ancorata al mero fatto materiale del sequestro, ma al momento in cui l’interessato acquisisce piena conoscenza legale e formale del provvedimento e delle sue motivazioni. Il decreto di convalida del PM non è un atto scontato; il PM potrebbe anche decidere di non convalidare il sequestro e ordinare la restituzione dei beni. Pertanto, è la notifica della convalida a consolidare il vincolo e a fornire gli elementi per l’impugnazione. La Corte ha inoltre specificato che la scelta di impugnare separatamente il sequestro del denaro non ha alcuna influenza sul calcolo dei termini per il sequestro dei telefoni, trattandosi di procedure distinte.

Conclusioni e Implicazioni Pratiche

La sentenza stabilisce un principio di garanzia fondamentale. Per chi subisce un sequestro probatorio d’iniziativa della Polizia Giudiziaria, il ‘cronometro’ per l’impugnazione non parte subito, ma solo dal momento in cui riceve la notifica formale del decreto di convalida del Pubblico Ministero. Questa pronuncia chiarisce un aspetto procedurale delicato, assicurando che il diritto di difesa possa essere esercitato in modo informato e consapevole, sulla base delle ragioni esplicitate dall’autorità giudiziaria e non sulla base del solo atto materiale della polizia.

Da quale momento decorre il termine di 10 giorni per presentare riesame contro un sequestro probatorio eseguito dalla Polizia Giudiziaria?
Il termine di 10 giorni decorre dal momento in cui all’interessato viene notificato il decreto di convalida del sequestro emesso dal Pubblico Ministero, e non dal giorno in cui il sequestro è stato materialmente eseguito.

Perché è così importante la notifica del decreto di convalida ai fini del termine?
Perché è solo con la notifica di tale decreto che l’interessato acquisisce piena conoscenza delle ragioni giuridiche che giustificano il sequestro, elemento indispensabile per poter preparare un’efficace impugnazione e garantire il diritto di difesa.

Se vengono sequestrati più beni e se ne impugna solo uno, ciò influisce sui termini per impugnare gli altri?
No. La sentenza chiarisce che l’impugnazione per un bene (nel caso di specie, una somma di denaro) è autonoma e non ha alcun effetto sui termini e le modalità per impugnare il sequestro di altri beni (i telefoni cellulari).

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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