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Termine riesame misura cautelare: le conseguenze

La Corte di Cassazione ha annullato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere perché il Tribunale del riesame ha deciso oltre il tempo massimo previsto dalla legge. La sentenza sottolinea che il superamento del termine perentorio di dieci giorni per la decisione sul riesame della misura cautelare ne determina l’immediata inefficacia, con conseguente ordine di scarcerazione dell’indagato. Il rispetto di tale termine è una garanzia fondamentale a tutela della libertà personale.

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Pubblicato il 24 dicembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Termine Riesame Misura Cautelare: Quando il Ritardo Annulla la Detenzione

Nel diritto processuale penale, i termini sono pilastri fondamentali a garanzia dei diritti della difesa e, in particolare, della libertà personale. La recente sentenza della Corte di Cassazione, n. 38261 del 2024, riafferma con forza questo principio, chiarendo le conseguenze del mancato rispetto del termine riesame misura cautelare. La decisione sottolinea come un ritardo nella decisione da parte del Tribunale della Libertà comporti l’immediata perdita di efficacia della misura, anche se la causa del ritardo è un rinvio per difetto di notifica.

I Fatti del Caso: Una Corsa Contro il Tempo

Un individuo, sottoposto alla misura della custodia cautelare in carcere per il reato di estorsione, presentava istanza di riesame avverso il provvedimento. La Procura della Repubblica trasmetteva gli atti al Tribunale del riesame in data 30 aprile. La cancelleria del Tribunale prendeva in carico il fascicolo lo stesso giorno, fissando una prima udienza per il 7 maggio. Tuttavia, a causa di un difetto nella notifica a uno dei difensori, l’udienza veniva rinviata all’11 maggio.

La difesa sosteneva che, essendo il termine di dieci giorni per la decisione decorso dal 30 aprile e scaduto il 10 maggio, l’udienza e la conseguente decisione dell’11 maggio fossero tardive, con conseguente inefficacia della misura cautelare. Il Tribunale del riesame, invece, aveva confermato la misura, ritenendo il termine non ancora scaduto.

La Questione Giuridica sul Termine Riesame Misura Cautelare

Il fulcro della questione risiede nell’interpretazione dell’articolo 309, comma 10, del codice di procedura penale. Questa norma stabilisce che il Tribunale del riesame deve decidere sulla richiesta entro dieci giorni dalla ricezione degli atti. Se la decisione non interviene entro questo termine perentorio, la misura cautelare perde immediatamente efficacia. Il ricorrente ha basato la sua intera argomentazione su questo punto, sostenendo che il rinvio dell’udienza non potesse sospendere o interrompere la decorrenza di un termine posto a garanzia della libertà personale dell’indagato.

Le Motivazioni della Cassazione

La Suprema Corte ha accolto pienamente il ricorso, ritenendolo fondato. Gli Ermellini, dopo aver verificato gli atti, hanno confermato che la trasmissione del fascicolo dalla Procura al Tribunale del riesame era avvenuta il 30 aprile 2024, in orario di apertura al pubblico. Da quella data è iniziato a decorrere il termine di dieci giorni.

La Corte ha stabilito che l’udienza tenutasi l’11 maggio 2024 è intervenuta ‘oltre il termine fissato, a pena di inefficacia della misura, dall’art. 309, comma 10, cod. proc. pen.’. Anche se il rinvio era stato disposto per una ragione valida (il difetto di notifica a un difensore), ciò non ha inciso sulla perentorietà del termine. La garanzia della libertà personale, tutelata dal rispetto rigoroso dei tempi procedurali, prevale sulle esigenze organizzative o sugli errori di notifica. Di conseguenza, alla data della decisione, la misura cautelare era già divenuta inefficace ‘ex lege’.

Le Conclusioni

Questa sentenza ribadisce l’importanza cruciale dei termini perentori nel sistema processuale penale, specialmente quando è in gioco la libertà di un individuo. La decisione della Cassazione funge da monito per gli uffici giudiziari sulla necessità di una gestione estremamente diligente dei procedimenti di riesame. Viene chiarito che la scadenza del termine riesame misura cautelare non ammette deroghe: il superamento, anche di un solo giorno, comporta automaticamente la caducazione del provvedimento restrittivo e l’immediata liberazione della persona, se non detenuta per altra causa. Si tratta di un presidio irrinunciabile dello Stato di Diritto a tutela del cittadino contro possibili ritardi della macchina giudiziaria.

Da quando decorre il termine di dieci giorni per la decisione del Tribunale del riesame?
Il termine decorre dalla data di ricezione degli atti da parte della cancelleria del Tribunale del riesame, trasmessi dalla Procura della Repubblica.

Cosa succede se il Tribunale del riesame decide oltre il termine di dieci giorni?
La misura cautelare perde automaticamente ed immediatamente la sua efficacia, come previsto dall’articolo 309, comma 10, del codice di procedura penale.

Un rinvio dell’udienza, ad esempio per un difetto di notifica, interrompe o sospende il termine per la decisione?
No, secondo quanto stabilito in questa sentenza, il rinvio dell’udienza non interrompe né sospende il termine perentorio di dieci giorni. Se la decisione finale viene assunta oltre tale scadenza, la misura cautelare diventa inefficace.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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