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Termine per ricorso: inammissibile se tardivo

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso di un Pubblico Ministero avverso l’annullamento di un sequestro probatorio. La decisione si fonda unicamente sul mancato rispetto del termine per ricorso, fissato in 15 giorni dalla notifica del provvedimento impugnato. L’appello, depositato oltre tale scadenza, non è stato esaminato nel merito, sottolineando il carattere perentorio dei termini processuali.

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Pubblicato il 25 dicembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Termine per Ricorso: La Cassazione Sancisce l’Inammissibilità per Deposito Tardivo

Nel processo penale, la forma è sostanza. Il rispetto delle scadenze non è un mero formalismo, ma un pilastro che garantisce certezza e ordine allo svolgimento del giudizio. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ribadisce con forza questo principio, evidenziando come il mancato rispetto del termine per ricorso renda un’impugnazione irrimediabilmente inammissibile, a prescindere dalle ragioni di merito. Analizziamo insieme questa decisione per comprenderne la portata e le implicazioni pratiche.

I Fatti del Caso: Dal Sequestro all’Annullamento

La vicenda ha origine da un decreto di sequestro probatorio emesso dal Procuratore della Repubblica. Oggetto del provvedimento era un coltello a serramanico con una lama di 9 cm, rinvenuto in possesso di un individuo. Quest’ultimo, ritenendo illegittimo il sequestro, ha proposto istanza di riesame al Tribunale della Libertà competente.

Il Tribunale, in composizione collegiale, ha accolto la richiesta dell’indagato, disponendo l’annullamento del sequestro e, di conseguenza, la restituzione del bene.

L’Appello e il Mancato Rispetto del Termine per Ricorso

Contro l’ordinanza del Tribunale della Libertà, il Pubblico Ministero ha deciso di presentare ricorso alla Corte di Cassazione, chiedendone l’annullamento. Tuttavia, è proprio sulla tempistica di questa azione che si è decisa la sorte del procedimento.

L’ordinanza del Tribunale era stata notificata all’ufficio del Procuratore in data 27 febbraio 2024. Il ricorso per Cassazione, invece, è stato depositato solo il 15 marzo 2024. Questo ritardo, apparentemente di pochi giorni, si è rivelato fatale per l’esito dell’impugnazione.

Le Motivazioni della Suprema Corte: Il Carattere Perentorio dei Termini

La Corte di Cassazione, nel dichiarare l’inammissibilità del ricorso, non è entrata nel merito della questione, ovvero se fosse legittimo o meno il sequestro del coltello. La sua decisione si è basata su una valutazione puramente procedurale, ma non per questo meno importante.

I Giudici hanno richiamato gli articoli 325, 322-bis e 585 del codice di procedura penale, i quali stabiliscono chiaramente che il termine per proporre ricorso in Cassazione in questi casi è di 15 giorni dalla notifica del provvedimento impugnato.

Il calcolo è semplice: essendo stata notificata l’ordinanza il 27 febbraio 2024, il termine ultimo per il deposito del ricorso scadeva il 13 marzo 2024. Il deposito avvenuto il 15 marzo era, pertanto, tardivo. La conseguenza di tale ritardo è, per legge, la dichiarazione di inammissibilità. L’atto viene considerato come mai presentato ai fini della valutazione nel merito.

Conclusioni: L’Importanza della Tempestività nel Processo Penale

Questa ordinanza è un monito fondamentale per tutti gli operatori del diritto. Dimostra in modo inequivocabile che i termini processuali sono perentori e il loro mancato rispetto comporta conseguenze drastiche e insanabili. La tardività di un atto processuale, anche di un solo giorno, può precludere la possibilità di far valere le proprie ragioni, rendendo vane tutte le argomentazioni di merito. La giustizia, per essere efficace, richiede non solo validi argomenti, ma anche e soprattutto un rigoroso rispetto delle regole procedurali che ne governano il funzionamento.

Qual è il termine per proporre ricorso avverso un’ordinanza del Tribunale del Riesame in materia di sequestro?
Secondo la normativa richiamata nell’ordinanza (artt. 325, 322-bis e 585 c.p.p.), il termine per proporre ricorso per Cassazione è di 15 giorni, che decorrono dalla data di notificazione del provvedimento impugnato.

Cosa succede se il ricorso viene depositato oltre il termine stabilito dalla legge?
Se il ricorso viene depositato dopo la scadenza del termine perentorio di 15 giorni, viene dichiarato inammissibile. Ciò significa che la Corte non procederà all’esame del merito delle questioni sollevate, ma si limiterà a constatare la violazione procedurale, chiudendo il procedimento.

La Corte di Cassazione ha esaminato il motivo per cui il sequestro del coltello era stato annullato?
No, la Corte di Cassazione non ha esaminato la questione nel merito. La dichiarazione di inammissibilità del ricorso per tardività ha impedito qualsiasi valutazione sulla legittimità o meno dell’originario provvedimento di sequestro o dell’ordinanza di annullamento del Tribunale del Riesame.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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