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Termine impugnazione: ricorso tardivo è inammissibile

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile un ricorso presentato oltre il termine di 15 giorni dalla notifica della sentenza d’appello. Il caso evidenzia l’importanza cruciale del rispetto del termine impugnazione nel processo penale, specialmente nei procedimenti con rito cartolare, pena la condanna alle spese e a una sanzione pecuniaria.

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Pubblicato il 28 ottobre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Termine Impugnazione: Quando la Scadenza Diventa Fatale

Nel labirinto delle procedure legali, i tempi non sono un’opinione, ma una regola ferrea. Il rispetto del termine impugnazione è un pilastro fondamentale del sistema giudiziario, la cui violazione può avere conseguenze definitive. Un’ordinanza recente della Corte di Cassazione ci offre un chiaro esempio di come un ritardo, anche se dovuto a precedenti disguidi, possa precludere l’accesso al grado più alto di giudizio, rendendo una sentenza definitiva. Analizziamo questo caso per comprendere la rigidità delle scadenze processuali e le relative conseguenze.

I Fatti alla Base della Decisione

Il caso trae origine da un ricorso presentato alla Corte di Cassazione avverso una sentenza della Corte d’Appello di Bari. Quest’ultima aveva confermato una condanna per reati contro il patrimonio (furto aggravato e invasione di terreni o edifici). La sentenza d’appello era stata pronunciata e le sue motivazioni depositate lo stesso giorno, il 29 gennaio 2025. Tuttavia, un errore materiale nell’intestazione della sentenza, che indicava un difensore non più incaricato, aveva richiesto una correzione. Questo errore veniva rettificato con un’ordinanza due giorni dopo, il 31 gennaio 2025. La sentenza, insieme all’ordinanza di correzione, veniva quindi notificata al difensore correttamente incaricato in data 6 febbraio 2025.

Il Calcolo del Termine Impugnazione nel Rito Cartolare

Il punto cruciale della vicenda risiede nella natura del giudizio d’appello, svoltosi con “rito cartolare”, ovvero senza udienza orale. In questi casi, la legge stabilisce regole precise per i tempi di impugnazione. Secondo l’articolo 585 del codice di procedura penale, quando la motivazione è depositata contestualmente alla sentenza, il termine impugnazione è di quindici giorni. Tale termine non decorre dalla data del deposito, ma dal momento della notificazione formale del provvedimento al difensore. Nel caso di specie, la notifica era avvenuta il 6 febbraio 2025. Di conseguenza, il ricorrente aveva quindici giorni a partire da quella data per presentare il suo ricorso in Cassazione. Tuttavia, l’atto veniva depositato solo il 18 marzo 2025, ben oltre la scadenza prevista.

Le Motivazioni della Cassazione: un Ricorso Tardivo

La Corte di Cassazione, nel suo esame, non ha potuto fare altro che constatare la tardività del ricorso. Il calcolo era puramente matematico e inequivocabile. Il deposito dell’impugnazione era avvenuto quando il termine di quindici giorni era ampiamente decorso. Questa tardività ha portato la Corte a dichiarare il ricorso inammissibile ai sensi dell’articolo 591 del codice di procedura penale. Tale inammissibilità è stata dichiarata con una procedura semplificata, senza ulteriori formalità, come previsto dall’articolo 610, comma 5-bis, dello stesso codice.

Le Conclusioni: Conseguenze dell’Inammissibilità

La decisione della Suprema Corte sottolinea in modo netto che le scadenze processuali sono perentorie e non ammettono deroghe. L’inammissibilità del ricorso non è una mera formalità, ma comporta conseguenze sostanziali e onerose per il ricorrente. In primo luogo, la sentenza di condanna diventa definitiva e irrevocabile. In secondo luogo, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali. Infine, in ragione delle motivazioni dell’inammissibilità (colpa grave nel mancato rispetto dei termini), è stato anche condannato a versare una somma significativa, pari a quattromila euro, alla Cassa delle ammende. Questo caso serve da monito sulla necessità di una diligenza assoluta da parte dei professionisti legali nella gestione delle scadenze, poiché un errore può precludere definitivamente la possibilità di far valere le proprie ragioni.

Qual è il termine per impugnare una sentenza penale quando la motivazione è depositata contestualmente alla decisione e il rito è cartolare?
Il termine per impugnare è di quindici giorni, che decorrono dalla data in cui la sentenza viene formalmente notificata al difensore.

Cosa accade se un ricorso in Cassazione viene depositato dopo la scadenza del termine?
Il ricorso viene dichiarato inammissibile. Ciò significa che la Corte non entra nel merito della questione e la sentenza impugnata diventa definitiva.

Quali sono le conseguenze economiche per chi presenta un ricorso inammissibile per tardività?
La persona che ha presentato il ricorso tardivo viene condannata al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di denaro in favore della Cassa delle ammende, che nel caso specifico è stata fissata in quattromila euro.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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