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Termine impugnazione: come si calcola il dies a quo?

La Corte di Cassazione, con una recente sentenza, ha ribadito le regole per il calcolo del termine impugnazione nel processo penale. Il caso riguardava un ricorso dichiarato inammissibile perché presentato un giorno dopo la scadenza. La Suprema Corte ha confermato la decisione, chiarendo che il termine per impugnare decorre dal giorno successivo alla scadenza del termine per il deposito della motivazione della sentenza, in applicazione dell’art. 172, comma 4, cod. proc. pen. Questo principio, noto come ‘dies a quo non computatur in termino’, esclude dal conteggio il giorno iniziale.

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Pubblicato il 29 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Termine Impugnazione: la Cassazione fa chiarezza sul calcolo dei giorni

Capire come calcolare correttamente il termine impugnazione è fondamentale nel processo penale per non incorrere in decadenze irreparabili. Una recente sentenza della Corte di Cassazione è tornata su questo argomento cruciale, confermando un principio fondamentale: il giorno da cui il termine inizia a decorrere non si conta. Analizziamo insieme questa decisione per comprendere le regole applicabili e le conseguenze di un errore di calcolo.

I Fatti di Causa

Il caso nasce da un’ordinanza della Corte di Appello che aveva dichiarato inammissibile, per tardività, l’appello proposto da un imputato avverso una sentenza di primo grado. Secondo la Corte territoriale, l’atto di appello doveva essere depositato entro il 21 novembre, ma era stato presentato solo il giorno successivo, il 22 novembre.

L’imputato, tramite il suo difensore, ha proposto ricorso in Cassazione sostenendo che il calcolo della Corte d’Appello fosse errato. A suo avviso, l’appello era tempestivo, in quanto, applicando correttamente le norme del codice di procedura penale, la scadenza cadeva proprio il 22 novembre. La questione verteva, quindi, sull’esatta individuazione del dies a quo, ovvero del giorno da cui far partire il conteggio dei 45 giorni disponibili per l’impugnazione.

La Decisione sul Termine Impugnazione

La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso, definendolo manifestamente infondato e confermando la correttezza del calcolo effettuato dalla Corte d’Appello. Gli Ermellini hanno colto l’occasione per ribadire in modo netto e inequivocabile le regole procedurali che governano il computo dei termini processuali.

La decisione si fonda sull’interpretazione combinata degli articoli 172 e 585 del codice di procedura penale. La Corte ha stabilito che, anche quando la motivazione di una sentenza viene depositata in anticipo rispetto alla scadenza fissata dal giudice, il termine impugnazione inizia a decorrere sempre e solo dal giorno successivo alla scadenza del termine originariamente previsto per tale deposito.

Le Motivazioni della Decisione

Per comprendere il ragionamento della Suprema Corte, è necessario analizzare i passaggi chiave del calcolo:

1. Termine per il deposito della motivazione: La sentenza di primo grado era stata pronunciata il 9 luglio, con un termine di 90 giorni per il deposito delle motivazioni. Tale termine scadeva quindi il 7 ottobre.
2. Identificazione del dies a quo: L’art. 585, comma 2, lett. c), c.p.p. stabilisce che il termine per impugnare decorre “dalla scadenza del termine stabilito […] per il deposito della sentenza”. Questo momento è stato individuato nel 7 ottobre.
3. Applicazione dell’art. 172 c.p.p.: L’art. 172, comma 4, c.p.p. dispone che nel calcolo del termine non si computa il giorno in cui ne è iniziata la decorrenza (dies a quo non computatur in termino). Pertanto, il 7 ottobre, giorno di scadenza per il deposito, non doveva essere incluso nel conteggio.
4. Calcolo effettivo: Il conteggio dei 45 giorni previsti per l’appello è iniziato correttamente dal giorno successivo, ovvero l’8 ottobre. Contando 45 giorni a partire da questa data, la scadenza finale cadeva inesorabilmente il 21 novembre.

Il deposito dell’appello, avvenuto il 22 novembre, risultava quindi tardivo di un solo giorno, ma sufficiente a renderlo inammissibile. La Corte ha sottolineato come la giurisprudenza di legittimità sia costante nel ritenere che il termine per impugnare decorra dal giorno successivo a quello di scadenza del termine per il deposito della sentenza.

Conclusioni

Questa pronuncia rafforza un principio cardine della procedura penale: la certezza e la perentorietà dei termini. Un errore, anche minimo, nel calcolo del termine impugnazione può avere conseguenze gravissime, come la perdita del diritto di contestare una sentenza. La sentenza serve da monito sull’importanza di applicare con la massima diligenza le regole procedurali, in particolare quelle contenute negli artt. 172 e 585 c.p.p., che escludono dal computo il giorno iniziale di decorrenza del termine. La chiarezza offerta dalla Cassazione non lascia spazio a interpretazioni alternative, cristallizzando una regola fondamentale per la tutela dei diritti processuali.

Da quale giorno inizia a decorrere il termine per l’impugnazione di una sentenza penale?
Il termine per impugnare inizia a decorrere dal giorno successivo alla data di scadenza del termine concesso al giudice per il deposito della motivazione della sentenza. Non rileva se la motivazione sia stata depositata in anticipo.

Il giorno in cui scade il termine per depositare la motivazione si conta nel calcolo dei giorni per l’appello?
No. In base all’art. 172, comma 4, del codice di procedura penale, il giorno iniziale in cui comincia la decorrenza di un termine (il cosiddetto dies a quo) non viene mai computato nel calcolo.

Cosa succede se un appello viene depositato anche un solo giorno dopo la scadenza del termine?
L’appello viene dichiarato inammissibile per tardività. L’inammissibilità impedisce al giudice di esaminare il merito dell’impugnazione, rendendo definitiva la sentenza impugnata e comportando la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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