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Termine comparire appello: la Cassazione fa chiarezza

La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso di un imputato che lamentava la violazione del nuovo termine a comparire in appello di 40 giorni. Le Sezioni Unite hanno chiarito che la nuova disciplina, introdotta dalla Riforma Cartabia, si applica solo alle impugnazioni proposte a partire dal 1° luglio 2024. Per i casi precedenti, resta valido il vecchio termine di 20 giorni.

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Pubblicato il 15 ottobre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Termine a Comparire in Appello: Le Sezioni Unite Fissano la Data Spartiacque

La recente Riforma Cartabia ha introdotto significative modifiche alla procedura penale, tra cui l’aumento del termine a comparire in appello da 20 a 40 giorni. Questa modifica, pensata per rafforzare il diritto di difesa, ha però generato incertezza sulla sua immediata applicabilità. Una recente sentenza della Corte di Cassazione, basandosi su una decisione delle Sezioni Unite, ha finalmente chiarito la questione, stabilendo una data precisa per l’entrata in vigore della nuova disciplina.

Il Caso: Una Condanna e un Dubbio Procedurale

La vicenda nasce dalla condanna di un automobilista per aver causato lesioni colpose gravi a un pedone. La sentenza, emessa in primo grado e confermata dalla Corte d’Appello, è stata impugnata davanti alla Corte di Cassazione. Il motivo del ricorso non riguardava il merito della vicenda, ma un aspetto puramente procedurale: il mancato rispetto del nuovo termine di comparizione.

L’imputato sosteneva che la notifica del decreto di citazione per il giudizio d’appello, avvenuta a fine dicembre 2023 per un’udienza fissata a fine gennaio 2024, violava il nuovo termine di 40 giorni introdotto dall’art. 601 del codice di procedura penale, come modificato dalla Riforma Cartabia.

Il Contrasto Giurisprudenziale sul Termine a Comparire Appello

La questione non era di facile soluzione, tanto da aver generato due orientamenti opposti all’interno della stessa Corte di Cassazione.

* Un primo orientamento sosteneva l’immediata applicabilità del termine di 40 giorni già dal 30 dicembre 2022, data di entrata in vigore della riforma, ritenendo la norma non soggetta a specifici differimenti.
* Un secondo orientamento, al contrario, legava l’entrata in vigore del nuovo termine a una proroga disposta da un decreto successivo, posticipandone l’applicazione alle impugnazioni proposte dopo il 30 giugno 2024.

Questo contrasto creava una notevole incertezza operativa per avvocati e uffici giudiziari.

Le Motivazioni: l’Intervento Risolutivo delle Sezioni Unite

Per dirimere il conflitto, sono state investite le Sezioni Unite della Corte di Cassazione, l’organo supremo di nomofilachia. La Corte, nel decidere il caso in esame, ha fatto riferimento alla decisione delle Sezioni Unite (resa nota tramite informazione provvisoria), che ha stabilito un principio di diritto chiaro e definitivo.

Le Sezioni Unite hanno affermato che la nuova disciplina sul termine a comparire in appello, che lo fissa in 40 giorni, si applica esclusivamente agli atti di impugnazione proposti a far data dal 1° luglio 2024.

Di conseguenza, per tutte le impugnazioni presentate prima di tale data, continua a valere il precedente termine di 20 giorni. Nel caso specifico, essendo l’impugnazione precedente a luglio 2024, il termine di 20 giorni era stato ampiamente rispettato. La notifica era quindi da considerarsi pienamente valida e il motivo di ricorso è stato dichiarato infondato.

Conclusioni: Certezza del Diritto e Implicazioni Pratiche

La decisione della Cassazione, forte del pronunciamento delle Sezioni Unite, assume un’importanza fondamentale perché pone fine a un periodo di incertezza interpretativa. Offre agli operatori del diritto un criterio temporale netto per l’applicazione della nuova norma.

In sintesi:

1. Per le impugnazioni proposte fino al 30 giugno 2024, il termine a comparire nel giudizio d’appello penale rimane di 20 giorni.
2. Per le impugnazioni proposte a partire dal 1° luglio 2024, si applica il nuovo e più ampio termine di 40 giorni.

Questa sentenza ribadisce l’importanza delle disposizioni transitorie nelle riforme legislative e il ruolo cruciale delle Sezioni Unite nel garantire un’interpretazione uniforme e coerente della legge, un presupposto indispensabile per la certezza del diritto.

Qual è il nuovo termine a comparire nel giudizio di appello penale introdotto dalla Riforma Cartabia?
La Riforma Cartabia ha aumentato il termine minimo a comparire nel giudizio di appello penale, portandolo da venti a quaranta giorni.

A partire da quale data si applica il nuovo termine di 40 giorni?
Secondo la decisione delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione, il nuovo termine di quaranta giorni si applica esclusivamente alle impugnazioni proposte a far data dal 1° luglio 2024.

Perché il ricorso dell’imputato è stato rigettato, sebbene il termine di 40 giorni non fosse stato rispettato?
Il ricorso è stato rigettato perché l’impugnazione era stata proposta prima del 1° luglio 2024. Pertanto, al suo caso si applicava ancora la vecchia disciplina, che prevedeva un termine di venti giorni, il quale era stato correttamente rispettato dalla Corte d’Appello.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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