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Spese processuali assoluzione: l’imputato non paga

La Corte di Cassazione ha annullato una sentenza di un Giudice di Pace nella parte in cui condannava un imputato, assolto per abrogazione del reato, al pagamento delle spese processuali. La Corte ha stabilito che le spese processuali in caso di assoluzione non possono mai essere addebitate all’imputato, poiché l’articolo 535 del codice di procedura penale le pone esclusivamente a carico del condannato. Questa decisione ribadisce un principio fondamentale: chi viene prosciolto non deve sostenere i costi del procedimento penale.

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Pubblicato il 26 dicembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Spese Processuali Assoluzione: La Cassazione Conferma che l’Imputato Prosciolto Non Paga

Una recente sentenza della Corte di Cassazione, la n. 38794 del 2024, ha riaffermato un principio cardine del nostro sistema processuale penale: le spese processuali in caso di assoluzione non possono mai essere addebitate all’imputato. Anche quando il proscioglimento deriva dall’abrogazione del reato, l’imputato non deve sostenere alcun costo relativo al procedimento. Vediamo nel dettaglio la vicenda e le motivazioni della Corte.

I Fatti del Caso: Dall’Accusa di Inosservanza dell’Obbligo Scolastico all’Assoluzione

Il caso ha origine da un procedimento a carico di due genitori, accusati del reato previsto dall’articolo 731 del codice penale per aver omesso, senza giustificato motivo, di far frequentare la scuola elementare al proprio figlio nell’anno scolastico 2020-2021.

Successivamente, il reato contestato è stato espressamente abrogato dal Decreto Legge n. 123 del 15 settembre 2023. Di conseguenza, il Giudice di Pace di Caltagirone ha correttamente dichiarato il non doversi procedere nei confronti degli imputati, emettendo una sentenza di proscioglimento. Tuttavia, lo stesso giudice ha erroneamente disposto che “le spese processuali sono a carico dei querelati come per legge”.

Uno degli imputati ha presentato ricorso per Cassazione, sostenendo l’illegittimità di tale condanna alle spese, in quanto incompatibile con una sentenza di assoluzione.

La Decisione della Cassazione: Spese Processuali e Assoluzione sono Incompatibili

La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso, ritenendolo pienamente fondato. I giudici supremi hanno chiarito che la decisione del Giudice di Pace di addebitare le spese processuali agli imputati prosciolti è illegittima e viola una norma fondamentale del codice di procedura penale.

L’Applicazione dell’Art. 535 del Codice di Procedura Penale

Il punto centrale della decisione risiede nell’interpretazione dell’articolo 535, comma 1, del codice di procedura penale. Questa norma stabilisce in modo inequivocabile che il pagamento delle spese processuali è posto esclusivamente a carico del condannato.

Di conseguenza, un imputato che viene assolto o prosciolto, per qualsiasi motivo (inclusa l’abrogazione del reato), non può essere in alcun modo obbligato a sostenere i costi del procedimento. La sentenza di proscioglimento, per sua natura, esclude qualsiasi forma di sanzione, inclusa quella patrimoniale relativa alle spese di giustizia.

Le Motivazioni

La Corte Suprema ha motivato la sua decisione sottolineando la palese contraddizione tra una pronuncia assolutoria e l’imposizione di un onere economico come le spese processuali. Imporre tali spese a un soggetto riconosciuto non colpevole, o comunque non punibile, contrasta con i principi fondamentali di giustizia. La condanna alle spese è una conseguenza accessoria della condanna penale; venendo meno quest’ultima, viene meno anche il presupposto per l’addebito dei costi processuali. Pertanto, la statuizione del Giudice di Pace è stata considerata illegittima e, non essendo necessari ulteriori accertamenti di fatto, la Corte ha annullato senza rinvio quella parte della sentenza, eliminandola definitivamente.

Le Conclusioni

Questa sentenza rafforza un principio di garanzia per ogni cittadino sottoposto a un processo penale. L’esito di assoluzione deve essere completo e non può lasciare strascichi di natura economica a carico di chi è stato riconosciuto estraneo all’accusa. Le spese processuali in caso di assoluzione restano un onere che non può ricadere sull’imputato, confermando che solo la condanna può giustificare l’obbligo di rifondere allo Stato i costi del procedimento.

Un imputato assolto deve pagare le spese processuali?
No, secondo la sentenza, l’imputato assolto non può essere in nessun caso assoggettato al pagamento delle spese processuali, che l’art. 535 cod. proc. pen. pone esclusivamente a carico della persona condannata.

Cosa succede se il reato per cui si è processati viene abrogato dalla legge?
Se il reato viene abrogato, il giudice è tenuto a pronunciare una sentenza di proscioglimento, poiché il fatto contestato non è più previsto dalla legge come reato.

La condanna al pagamento delle spese processuali è compatibile con una sentenza di proscioglimento?
No, la sentenza chiarisce che la statuizione che impone il pagamento delle spese processuali è illegittima e incompatibile con una sentenza assolutoria o di proscioglimento.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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