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Specificità motivi ricorso: Cassazione inammissibile

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile un ricorso contro una sentenza della Corte d’Appello. Il motivo risiede nella totale assenza di specificità dei motivi ricorso, poiché la contestazione sulla misura della pena era generica e non conteneva una critica argomentata alla decisione del giudice di merito, la cui motivazione è stata ritenuta sufficiente e non illogica.

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Pubblicato il 15 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Specificità dei Motivi di Ricorso: Quando un Appello è Inammissibile

L’ordinanza n. 6479/2025 della Corte di Cassazione ribadisce un principio fondamentale della procedura penale: la necessità della specificità dei motivi di ricorso. Senza una critica dettagliata e pertinente alla sentenza impugnata, il ricorso è destinato all’inammissibilità. Questo caso offre un chiaro esempio di come una contestazione generica sulla misura della pena non possa superare il vaglio di legittimità.

I Fatti del Caso

Un imputato, a seguito di una condanna da parte della Corte d’Appello, ha presentato ricorso per Cassazione. L’unico motivo di doglianza riguardava l’eccessività del trattamento sanzionatorio, ovvero la pena che gli era stata inflitta. Il ricorrente riteneva la pena troppo severa, ma non ha fornito argomentazioni specifiche per sostenere la sua tesi. Si è limitato a una contestazione generica, senza entrare nel merito delle ragioni che avevano guidato il giudice d’appello nella determinazione della sanzione.

L’Importanza della Specificità dei Motivi Ricorso

La Corte Suprema ha sottolineato che i motivi di ricorso, per essere ammissibili, devono rispettare i requisiti previsti dall’art. 581 del codice di procedura penale. La specificità è richiesta non solo in senso intrinseco (evitando genericità e indeterminatezza), ma anche in senso estrinseco. Ciò significa che deve esistere una correlazione diretta tra le argomentazioni della sentenza impugnata e le critiche mosse dal ricorrente. Un ricorso che si limita a riproporre le stesse lamentele in modo vago, senza confrontarsi con la motivazione del giudice precedente, non assolve alla sua funzione e risulta meramente apparente.

La Valutazione sulla Pena è Discrezionale

Un punto cruciale evidenziato dalla Corte è che la graduazione della pena rientra nell’esercizio del potere discrezionale del giudice di merito. Il suo operato può essere censurato in sede di legittimità solo se la decisione è frutto di mero arbitrio o di un ragionamento palesemente illogico. Nel caso di specie, i giudici di merito avevano ampiamente e correttamente argomentato le ragioni alla base della dosimetria della pena. Pertanto, una contestazione generica non è sufficiente a dimostrare un vizio di legittimità.

Le Motivazioni della Decisione

La Cassazione ha ritenuto il motivo di ricorso completamente privo dei requisiti di specificità. La mancanza di specificità è stata valutata sia intrinsecamente, per la genericità delle ragioni addotte, sia estrinsecamente, per l’assenza di una reale critica argomentata contro la sentenza impugnata. Il ricorso ometteva di svolgere la sua funzione tipica, che è quella di contestare in modo puntuale le argomentazioni della decisione precedente. Inoltre, la Corte ha ribadito che la determinazione della pena è un’attività discrezionale del giudice di merito, che sfugge al sindacato di legittimità se la motivazione è sufficiente e non manifestamente illogica, come nel caso esaminato. Di conseguenza, il ricorso è stato dichiarato inammissibile.

Le Conclusioni

Con questa ordinanza, la Corte di Cassazione conferma un orientamento consolidato: un ricorso non può limitarsi a una lamentela astratta. Chi impugna una sentenza deve articolare una critica precisa, pertinente e strutturata, confrontandosi direttamente con le motivazioni del provvedimento contestato. In caso contrario, come avvenuto in questa vicenda, il ricorso viene dichiarato inammissibile, con la conseguente condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria a favore della Cassa delle ammende. Questa decisione serve da monito sull’importanza di redigere atti di impugnazione tecnicamente rigorosi e ben fondati.

Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché il motivo presentato, relativo all’eccessività della pena, era del tutto privo dei requisiti di specificità richiesti dall’art. 581 del codice di procedura penale, risultando generico e indeterminato.

Cosa significa mancanza di specificità dei motivi?
Significa che le ragioni del ricorso non erano dettagliate e non si confrontavano criticamente con le argomentazioni della sentenza impugnata. Il ricorrente si è limitato a una contestazione vaga senza spiegare perché la motivazione del giudice sulla pena fosse errata o illogica.

La Corte di Cassazione può modificare la quantità della pena decisa da un altro giudice?
No, la Corte di Cassazione non può, di regola, modificare la quantità della pena. Il suo compito è verificare la legittimità della decisione, cioè controllare che il giudice di merito abbia applicato correttamente la legge e motivato la sua scelta in modo sufficiente e non palesemente illogico. La determinazione della pena è una valutazione discrezionale del giudice di merito.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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