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Specificità del ricorso: quando è inammissibile?

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 7489/2024, ha dichiarato inammissibile un ricorso in materia penale a causa della sua mancanza di specificità. La decisione sottolinea che un’impugnazione non può limitarsi a riproporre le stesse argomentazioni già respinte in appello, ma deve contenere una critica puntuale e argomentata della sentenza impugnata. La mancanza di questa analisi critica rende il ricorso generico e, di conseguenza, inammissibile, con condanna del ricorrente al pagamento delle spese e di una sanzione pecuniaria.

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Pubblicato il 2 novembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Specificità del Ricorso: La Cassazione Sottolinea i Requisiti di Ammissibilità

L’esito di un processo non dipende solo dalla fondatezza delle proprie ragioni, ma anche dal rigore con cui vengono presentate nelle sedi giudiziarie. Un principio fondamentale in materia di impugnazioni è la specificità del ricorso, un requisito essenziale per consentire al giudice di comprendere le censure mosse a una decisione. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione (n. 7489/2024) ci offre un chiaro esempio di come la mancanza di tale requisito porti a una declaratoria di inammissibilità, con conseguenze significative per il ricorrente.

I Fatti del Caso: Un Ricorso Meramente Ripetitivo

Il caso trae origine dal ricorso presentato da un imputato avverso una sentenza della Corte d’Appello di Napoli. L’unico motivo di doglianza riguardava il trattamento sanzionatorio, ovvero la quantificazione della pena inflitta. Tuttavia, invece di elaborare una critica puntuale alle motivazioni dei giudici di secondo grado, la difesa si era limitata a riproporre le medesime argomentazioni già presentate e disattese nel precedente grado di giudizio. Questo approccio ha posto le basi per la decisione della Suprema Corte.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile. La decisione non è entrata nel merito della questione (la correttezza della pena), ma si è fermata a un livello preliminare, quello dei requisiti formali e sostanziali dell’atto di impugnazione. La Corte ha condannato il ricorrente non solo al pagamento delle spese processuali, ma anche al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende, una sanzione pecuniaria prevista proprio per i casi di ricorsi inammissibili.

Le Motivazioni: La Cruciale Importanza della Specificità del Ricorso

La Corte ha fondato la sua decisione sull’articolo 581 del codice di procedura penale, che impone, a pena di inammissibilità, che i motivi di ricorso siano specifici. Ma cosa significa, in concreto, ‘specificità’?

I giudici hanno chiarito che la mancanza di specificità del ricorso non si manifesta solo con la genericità o l’indeterminatezza delle censure. Essa emerge anche, e soprattutto, quando manca una correlazione critica tra le ragioni esposte nella sentenza impugnata e quelle poste a fondamento dell’impugnazione. In altre parole, il ricorrente non può ignorare il percorso logico-giuridico seguito dal giudice precedente. È tenuto a ‘smontare’ punto per punto le argomentazioni della decisione che contesta, evidenziandone i presunti vizi.

Nel caso di specie, la Corte ha rilevato che i giudici di merito avevano ‘ampiamente vagliato e disatteso, con corretti argomenti logici e giuridici’, le doglianze difensive. La mera riproposizione di tali doglianze in sede di legittimità, senza un confronto critico con la motivazione della sentenza d’appello, trasforma il ricorso in un atto privo della necessaria specificità, condannandolo inevitabilmente all’inammissibilità.

Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche per la Difesa

Questa ordinanza ribadisce un principio fondamentale per chiunque intenda presentare un’impugnazione: un ricorso non è una semplice ripetizione di lamentele. Deve essere un’analisi critica, strutturata e puntuale, che dialoghi direttamente con la decisione che si intende contestare. Per la difesa, ciò significa che ogni atto di appello o di ricorso per cassazione richiede uno studio approfondito della sentenza impugnata e la costruzione di argomentazioni nuove o, quantomeno, formulate in modo da confutare specificamente il ragionamento del giudice. Ignorare questo approccio non solo vanifica la possibilità di ottenere una revisione della decisione, ma espone anche il proprio assistito a ulteriori costi e sanzioni.

Cosa significa che un ricorso è privo di ‘specificità’?
Significa che non contiene un’analisi critica e dettagliata delle argomentazioni della sentenza impugnata, ma si limita a essere generico o a ripetere motivi già presentati e respinti in gradi di giudizio precedenti.

Qual è la conseguenza della mancanza di specificità in un ricorso per cassazione?
La conseguenza, prevista a pena di inammissibilità dall’art. 581 del codice di procedura penale, è che il ricorso viene dichiarato inammissibile e, quindi, non viene esaminato nel merito dalla Corte.

Cosa comporta la dichiarazione di inammissibilità di un ricorso?
Quando un ricorso è dichiarato inammissibile, il ricorrente è condannato al pagamento delle spese del procedimento e, come in questo caso, al versamento di una somma pecuniaria in favore della Cassa delle ammende.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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