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Specificità del ricorso: Cassazione su inammissibilità

La Corte di Cassazione, con ordinanza Penale n. 6457/2025, ha dichiarato inammissibile un ricorso per mancanza di specificità dei motivi. La decisione sottolinea che un’impugnazione deve contenere una critica argomentata e non una mera riproposizione di doglianze già esaminate. La mancanza di specificità del ricorso ha comportato la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

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Pubblicato il 15 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Specificità del Ricorso: Quando un Appello è Inammissibile

L’ordinanza in esame della Corte di Cassazione offre un’importante lezione sulla specificità del ricorso, un requisito fondamentale nel processo penale. Quando si impugna una sentenza, non è sufficiente manifestare un generico dissenso. È necessario, invece, formulare una critica precisa e argomentata, pena l’inammissibilità dell’atto. Vediamo come la Suprema Corte ha applicato questo principio in un caso concreto.

I Fatti di Causa

Un imputato, a seguito di una condanna emessa dalla Corte d’Appello di Napoli, decideva di presentare ricorso per Cassazione. Il suo obiettivo era contestare la decisione dei giudici di secondo grado, basando la propria difesa su presunte violazioni di legge.

Tuttavia, il ricorso proposto è stato sottoposto al vaglio della Suprema Corte, che ne ha analizzato i requisiti formali e sostanziali prima di poterne esaminare il merito.

La Decisione della Corte e la Specificità del Ricorso

La Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile. La decisione non è entrata nel merito delle questioni sollevate dall’imputato, ma si è fermata a un livello precedente, quello dei requisiti di ammissibilità previsti dall’articolo 581 del codice di procedura penale. Secondo i giudici, i motivi presentati dal ricorrente erano privi della necessaria specificità.

Le Motivazioni della Decisione

La Corte ha spiegato in modo dettagliato le ragioni alla base della sua decisione, fornendo chiari parametri per comprendere il concetto di specificità del ricorso.

In primo luogo, la mancanza di specificità non riguarda solo la genericità intrinseca delle argomentazioni, ma anche la loro incapacità di confrontarsi realmente con la sentenza impugnata. Il ricorso, infatti, deve instaurare un dialogo critico con le motivazioni del giudice precedente. Quando questo dialogo manca e l’impugnazione risulta ‘apparente’, ovvero non correlata alla complessità della decisione criticata, essa perde la sua funzione tipica.

In secondo luogo, i giudici hanno rilevato che le doglianze difensive erano una mera riproposizione di argomentazioni già ampiamente vagliate e respinte dalla Corte d’Appello. Ripetere gli stessi punti senza contestare specificamente il ragionamento con cui sono stati rigettati non costituisce un motivo valido di ricorso per cassazione.

Infine, la Corte ha sottolineato che il ricorso tentava di ottenere una nuova valutazione dei fatti (‘ricostruzione dinamica della fattispecie concreta’), un’operazione preclusa nel giudizio di legittimità. La Cassazione non è un terzo grado di giudizio sul fatto, ma valuta solo la corretta applicazione della legge.

Citando un precedente giurisprudenziale (Sez. 2, n. 24302 del 2017), la Corte ha ribadito che le doglianze difensive già respinte nel merito, se riproposte in Cassazione senza specifici argomenti contro la decisione impugnata, rendono il ricorso inammissibile.

Conclusioni

Questa ordinanza ribadisce un principio cruciale per chiunque intenda impugnare una sentenza penale. La specificità del ricorso non è una mera formalità, ma l’essenza stessa del diritto di impugnazione. Un ricorso efficace deve essere un atto mirato, che isola i punti deboli della motivazione della sentenza precedente e li contesta con argomenti logici e giuridici pertinenti. La semplice ripetizione di tesi già sconfitte o la richiesta di una nuova valutazione dei fatti si traducono non solo nell’inammissibilità del ricorso, ma anche in una condanna al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria, come avvenuto nel caso di specie con la condanna al versamento di tremila euro alla Cassa delle ammende.

Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché privo dei requisiti di specificità previsti dall’art. 581 del codice di procedura penale. I motivi erano generici, non si confrontavano criticamente con la sentenza impugnata e si limitavano a riproporre doglianze già respinte nel precedente grado di giudizio.

Cosa si intende per mancanza di specificità ‘estrinseca’ del ricorso?
Significa che i motivi del ricorso sono ‘apparenti’ perché non vi è correlazione tra le argomentazioni proposte e la complessità delle ragioni esposte nella decisione impugnata. In pratica, il ricorso non svolge la sua funzione di critica argomentata al provvedimento che contesta.

Quali sono state le conseguenze economiche per il ricorrente?
A seguito della dichiarazione di inammissibilità, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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