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Specificità del ricorso: Cassazione su inammissibilità

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 12551/2024, ha dichiarato inammissibile un appello per la sua palese carenza di specificità. Il caso sottolinea l’importanza della specificità del ricorso, evidenziando che le doglianze generiche e la mera riproposizione di argomenti già esaminati non sono sufficienti per un riesame nel merito. La decisione conferma che l’impugnazione deve contenere un’analisi critica e puntuale delle motivazioni della sentenza precedente.

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Pubblicato il 9 novembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Specificità del Ricorso: Quando la Cassazione Dichiara l’Inammissibilità

L’ordinanza n. 12551/2024 della Corte di Cassazione offre un importante promemoria su un requisito fondamentale del processo penale: la specificità del ricorso. Senza questo elemento, l’atto di impugnazione rischia di essere dichiarato inammissibile, impedendo al giudice di entrare nel merito della questione. Analizziamo come la Corte ha applicato questo principio in un caso concreto, delineando confini netti per la redazione di un ricorso efficace.

I Fatti del Caso

Il caso trae origine dal ricorso presentato da un imputato avverso una sentenza della Corte d’Appello di Palermo. L’appellante contestava la qualificazione giuridica dei fatti a lui addebitati, in particolare per quanto riguarda il suo coinvolgimento nel reato presupposto. Il ricorso era articolato in diverse censure che, secondo la Suprema Corte, erano in realtà sovrapponibili e prive della necessaria concretezza.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile. La decisione si fonda interamente sulla violazione dell’art. 581 del codice di procedura penale, che impone, a pena di inammissibilità, che i motivi di impugnazione siano specifici. L’imputato è stato inoltre condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

Le Motivazioni

La Corte ha basato la sua decisione su argomentazioni chiare e consolidate in giurisprudenza. Le motivazioni possono essere riassunte in tre punti cardine.

La Mancanza di Specificità del Ricorso

Il fulcro della decisione risiede nella genericità delle doglianze presentate. La Corte ha chiarito che la specificità del ricorso non è un mero formalismo. Un motivo è generico non solo quando è indeterminato, ma anche quando manca una correlazione diretta tra le argomentazioni della difesa e la complessità delle ragioni esposte nella sentenza impugnata. Nel caso di specie, il ricorrente si era limitato a prospettare doglianze vaghe, senza scandirle attraverso una necessaria e critica analisi delle motivazioni della Corte d’Appello.

La Mera Riproposizione dei Motivi di Appello

Un altro elemento decisivo è stato il fatto che il ricorso riproponeva meramente le stesse doglianze difensive già presentate nel grado di appello. La Cassazione ha rilevato che i giudici di merito avevano già ampiamente vagliato e disatteso tali argomenti con corretti ragionamenti logici e giuridici. La semplice ripresentazione delle stesse tesi, senza confrontarsi con le risposte fornite dalla sentenza impugnata, trasforma il ricorso in un atto sterile e, di conseguenza, inammissibile.

Il Divieto di Lettura Alternativa del Merito

Infine, la Corte ha ribadito un principio fondamentale del giudizio di legittimità. Il ricorso per Cassazione non può risolversi in una richiesta di ‘lettura alternativa’ del merito della vicenda processuale. La Suprema Corte non è un terzo grado di giudizio dove si possono rivalutare i fatti. Il suo compito è verificare la corretta applicazione della legge e la logicità della motivazione. Proporre una ricostruzione dei fatti diversa da quella, congruamente motivata, dei giudici di merito, esula dalle competenze della Cassazione e conduce inevitabilmente all’inammissibilità.

Le Conclusioni

L’ordinanza in esame è un monito per ogni difensore: la redazione di un atto di impugnazione richiede un lavoro di analisi critica e puntuale della sentenza che si intende contestare. Non è sufficiente esprimere dissenso o riproporre argomenti già respinti. È indispensabile costruire un’argomentazione che dialoghi criticamente con la motivazione del giudice precedente, evidenziandone le specifiche lacune logiche o gli errori di diritto. La specificità del ricorso è, dunque, il presupposto imprescindibile per superare il vaglio di ammissibilità e ottenere una pronuncia nel merito.

Perché un ricorso in Cassazione può essere dichiarato inammissibile?
Un ricorso viene dichiarato inammissibile quando manca dei requisiti di specificità previsti dalla legge, ad esempio se presenta doglianze generiche che non si confrontano criticamente con le motivazioni della sentenza impugnata, o se si limita a riproporre argomenti già respinti nei gradi precedenti.

Cosa si intende per ‘doglianze generiche’ in un ricorso?
Si intendono delle lamentele vaghe e indeterminate che non individuano in modo preciso l’errore commesso dal giudice nella sentenza impugnata. Una doglianza è generica anche quando non c’è correlazione tra le critiche mosse e le complesse argomentazioni contenute nella decisione che si contesta.

Cosa succede in seguito alla dichiarazione di inammissibilità del ricorso?
Quando un ricorso viene dichiarato inammissibile, la sentenza impugnata diventa definitiva. Inoltre, il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese del procedimento e di una somma di denaro in favore della Cassa delle ammende, come sanzione per aver adito la Corte con un ricorso non ammissibile.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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