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Specificità del ricorso: Cassazione su inammissibilità

La Corte di Cassazione dichiara inammissibile il ricorso di due imputati contro una sentenza della Corte d’Appello. La decisione si fonda sulla mancanza di specificità del ricorso, che si limitava a proporre una rilettura dei fatti anziché sollevare precise questioni di legittimità o decisivi travisamenti della prova, ribadendo i rigorosi limiti del giudizio di cassazione.

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Pubblicato il 31 ottobre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Specificità del Ricorso: Quando un Appello in Cassazione è Inammissibile

Nel complesso iter del processo penale, l’appello alla Corte di Cassazione rappresenta l’ultimo grado di giudizio, un momento cruciale dove si valuta la corretta applicazione della legge. Tuttavia, l’accesso a questa fase non è incondizionato. Un’ordinanza recente, la n. 5702/2024, ci ricorda l’importanza fondamentale di un requisito spesso sottovalutato: la specificità del ricorso. Senza di essa, le porte della Suprema Corte restano chiuse, e la sentenza impugnata diventa definitiva. Analizziamo insieme questo caso per comprendere le ragioni e le implicazioni di tale decisione.

I Fatti alla base della Decisione

Due persone, condannate dalla Corte d’Appello di Venezia con sentenza del dicembre 2022, hanno proposto ricorso per cassazione tramite il loro difensore. Il nucleo della loro difesa si concentrava sulla contestazione della prova relativa alla loro responsabilità penale, in particolare sulla loro individuazione come autori dei reati ascritti. Sostanzialmente, i ricorrenti chiedevano alla Suprema Corte di riconsiderare gli elementi di prova e di giungere a una diversa ricostruzione dei fatti rispetto a quella operata dai giudici di merito.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione ha esaminato i ricorsi e li ha dichiarati inammissibili. Questa decisione non entra nel merito della colpevolezza o innocenza degli imputati, ma si ferma a un livello precedente, di natura squisitamente processuale. La Corte ha stabilito che i ricorsi non soddisfacevano i requisiti minimi per poter essere esaminati, condannando di conseguenza i ricorrenti al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria di tremila euro ciascuno.

Le Motivazioni: la Fondamentale Specificità del Ricorso

La Corte ha basato la sua decisione su principi consolidati della procedura penale. Le motivazioni possono essere riassunte nei seguenti punti chiave:

1. Mancanza di Concretezza: I ricorsi sono stati giudicati privi di ‘concreta specificità’. Invece di contestare specifici errori di diritto o vizi logici nella motivazione della sentenza d’appello, i ricorrenti hanno tentato di proporre una ‘rivalutazione delle fonti probatorie’ e una ‘alternativa ricostruzione dei fatti’. Questo è un compito che spetta ai giudici di primo e secondo grado (giudici di merito), non alla Corte di Cassazione, che è un giudice di legittimità.

2. Assenza di Correlazione: La Corte ha sottolineato la mancanza di un legame diretto tra le argomentazioni complesse della sentenza impugnata e i motivi di ricorso. Un ricorso efficace deve confrontarsi punto per punto con la motivazione del giudice, non ignorarla o aggirarla con critiche generiche.

3. Il Travisamento della Prova: I ricorrenti hanno evocato il vizio del ‘travisamento della prova’, ma senza dimostrarne i presupposti. La Corte ricorda che tale vizio è ravvisabile solo se la contraddizione tra la prova e quanto affermato dal giudice è palese (‘ictu oculi’) e, soprattutto, ‘decisivo’ per la condanna. Le censure proposte si risolvevano, invece, in ‘minime incongruenze’ non capaci di minare la coerenza complessiva della sentenza.

Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche

L’ordinanza in esame è un monito importante per chiunque intenda adire la Corte di Cassazione. Non è sufficiente essere in disaccordo con una sentenza di condanna. È necessario articolare un ricorso tecnicamente ineccepibile, che individui con precisione chirurgica i vizi di legittimità (violazione di legge) o i difetti manifesti della motivazione. Proporre una semplice rilettura delle prove è una strategia destinata al fallimento e comporta, come in questo caso, ulteriori conseguenze economiche per i ricorrenti. La specificità del ricorso non è un mero formalismo, ma la chiave di volta per un efficace controllo di legittimità.

Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché mancava di specificità. Invece di contestare precisi errori di diritto, proponeva una generica rivalutazione delle prove e una ricostruzione dei fatti alternativa, compiti che non spettano alla Corte di Cassazione.

Cosa significa che il ‘travisamento della prova’ non è stato ritenuto valido?
Significa che l’errore nell’interpretazione della prova lamentato dai ricorrenti non era né immediatamente evidente (‘ictu oculi’) né decisivo per la condanna. Le incongruenze sollevate sono state considerate minime e non in grado di smontare l’intero ragionamento della sentenza impugnata.

Quali sono state le conseguenze per i ricorrenti?
La dichiarazione di inammissibilità ha comportato la condanna dei ricorrenti al pagamento delle spese processuali e di una somma di tremila euro ciascuno in favore della Cassa delle ammende. La loro condanna è così diventata definitiva.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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