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Specificità del ricorso: Cassazione su art. 131-bis

La Corte di Cassazione dichiara inammissibile un appello per mancanza di specificità del ricorso. Il motivo, relativo all’applicazione dell’art. 131-bis c.p. (tenuità del fatto), era una mera ripetizione di argomenti generici già respinti in appello, evidenziando l’importanza di censure dettagliate.

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Pubblicato il 20 dicembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Specificità del Ricorso: Quando la Genericità Costa l’Inammissibilità

L’ordinanza della Corte di Cassazione in esame offre uno spunto fondamentale sulla necessità della specificità del ricorso nel processo penale. Troppo spesso, gli atti di impugnazione si limitano a riproporre le stesse argomentazioni già presentate e respinte nei gradi di giudizio precedenti. Come dimostra questo caso, tale approccio non solo è inefficace, ma conduce a una declaratoria di inammissibilità, con conseguente condanna alle spese e a una sanzione pecuniaria. Analizziamo come la Suprema Corte abbia ribadito questo principio in un caso concernente l’applicazione della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto.

I Fatti del Caso: un Appello per la Tenuità del Fatto

Un imputato, condannato in secondo grado dalla Corte d’Appello, decideva di presentare ricorso per Cassazione. L’unico motivo di doglianza sollevato dalla difesa riguardava il mancato riconoscimento della causa di esclusione della punibilità prevista dall’art. 131-bis del codice penale, comunemente nota come ‘particolare tenuità del fatto’. La difesa sosteneva che il giudice di merito avrebbe dovuto applicare tale norma, escludendo la punibilità per la lieve entità del reato commesso.

La Decisione della Corte: la Specificità del Ricorso come Requisito Essenziale

La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione ha esaminato l’atto e lo ha dichiarato inammissibile. La decisione non è entrata nel merito della questione (ovvero se l’art. 131-bis fosse o meno applicabile), ma si è fermata a un livello preliminare, quello dei requisiti formali e sostanziali del ricorso stesso. Il fulcro della decisione risiede proprio nella mancanza di specificità del ricorso presentato dalla difesa.

Le Motivazioni della Suprema Corte

La Corte ha osservato che il motivo di ricorso era ‘meramente riproduttivo’ delle censure già esaminate e respinte dalla Corte d’Appello. Il giudice del secondo grado aveva già sottolineato la ‘genericità’ del motivo di appello, nel quale la difesa si era limitata ad affermare che l’art. 131-bis avrebbe dovuto essere applicato, senza però argomentare in modo dettagliato e specifico perché la decisione contraria del primo giudice fosse errata.

Il ricorso per Cassazione, invece di contestare con precisione le argomentazioni della sentenza d’appello, si è limitato a ripetere la stessa, generica richiesta. Secondo la giurisprudenza costante, un ricorso è inammissibile quando non si confronta criticamente con la motivazione della sentenza impugnata, ma si limita a riproporre le medesime questioni. In altre parole, non è sufficiente lamentare un errore; è necessario spiegare perché il ragionamento del giudice precedente è sbagliato, punto per punto. La mancanza di questa analisi critica ha reso il ricorso privo della necessaria specificità, portando inevitabilmente alla sua inammissibilità.

Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche per la Difesa

Questa pronuncia ribadisce una lezione cruciale per ogni difensore: un atto di impugnazione non è una semplice ripetizione di richieste. Deve essere un’analisi critica e puntuale della decisione che si contesta. Per ottenere una revisione nel merito, è indispensabile individuare le lacune, le contraddizioni o gli errori di diritto presenti nella motivazione del giudice precedente e articolarli in motivi chiari, pertinenti e, soprattutto, specifici. Agire diversamente significa presentare un ricorso destinato a essere dichiarato inammissibile, con la conseguenza non solo di rendere definitiva la condanna, ma anche di esporre il proprio assistito al pagamento delle spese processuali e di una sanzione a favore della Cassa delle ammende, come avvenuto nel caso di specie con una condanna al pagamento di tremila euro.

Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile dalla Corte di Cassazione?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché mancava di specificità. Si limitava a riproporre in modo generico un motivo già adeguatamente esaminato e respinto dalla Corte d’Appello, senza confrontarsi criticamente con le motivazioni della sentenza impugnata.

Cosa significa che un motivo di ricorso è ‘meramente riproduttivo’?
Significa che il motivo non presenta nuove argomentazioni o critiche specifiche alla decisione impugnata, ma si limita a ripetere le stesse doglianze già sollevate e disattese nel precedente grado di giudizio, risultando così generico e non specifico.

Quali sono state le conseguenze economiche per il ricorrente a seguito della dichiarazione di inammissibilità?
Il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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