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Specificità del ricorso: Cassazione inammissibile

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 5715/2024, ha dichiarato inammissibili i ricorsi presentati da due imputati contro una sentenza della Corte d’Appello di Roma. La decisione si fonda sulla mancanza di specificità del ricorso, in quanto i motivi presentati erano mere reiterazioni delle argomentazioni già esposte in appello e non si confrontavano criticamente con le motivazioni della sentenza impugnata, tentando invece una non consentita rivalutazione dei fatti.

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Pubblicato il 31 ottobre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Specificità del Ricorso: la Cassazione ribadisce l’inammissibilità per motivi generici

Con l’ordinanza n. 5715/2024, la Corte di Cassazione torna a pronunciarsi su un principio cardine del processo penale: la specificità del ricorso. Questo requisito fondamentale impone che l’atto di impugnazione non si limiti a una generica contestazione, ma si confronti analiticamente con le ragioni della decisione che si intende criticare. Il caso in esame offre un chiaro esempio di come la violazione di tale principio porti inevitabilmente a una declaratoria di inammissibilità.

I Fatti del Caso

Due persone, condannate dalla Corte d’Appello di Roma, presentavano ricorso per Cassazione. I ricorsi si concentravano su due punti principali: la qualificazione giuridica dei fatti contestati e la prova della responsabilità penale. In particolare, uno dei ricorsi metteva in discussione la sussistenza dell’elemento soggettivo del delitto di rapina impropria. Entrambi gli imputati, attraverso i loro difensori, chiedevano alla Suprema Corte una riconsiderazione delle prove e una diversa ricostruzione della vicenda.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione ha dichiarato entrambi i ricorsi inammissibili. La Corte ha condannato i ricorrenti al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro ciascuno in favore della Cassa delle ammende. La decisione si basa interamente sulla valutazione della struttura e del contenuto dei motivi di ricorso presentati.

Le Motivazioni: la Mancanza di Specificità del Ricorso

Il cuore della decisione risiede nell’analisi del requisito della specificità del ricorso. La Corte ha osservato che entrambi i ricorsi erano carenti sotto questo profilo per diverse ragioni:

1. Reiterazione dei Motivi d’Appello: I ricorsi si limitavano a riproporre le stesse argomentazioni già presentate nel giudizio di secondo grado, senza confrontarsi con la motivazione della sentenza della Corte d’Appello. In pratica, i ricorrenti hanno ignorato le risposte fornite dai giudici di merito alle loro obiezioni, ripresentando le medesime questioni in Cassazione.

2. Mancata Correlazione: La Suprema Corte ha sottolineato che la mancanza di specificità non è solo genericità, ma anche assenza di correlazione tra le argomentazioni della decisione impugnata e quelle dell’impugnazione. Un ricorso efficace deve ‘dialogare’ con la sentenza che contesta, smontandone il ragionamento punto per punto.

3. Tentativo di Rivalutazione del Merito: I giudici hanno rilevato che i ricorsi tendevano a prefigurare una ‘rivalutazione delle fonti probatorie’ e una ‘alternativa ricostruzione dei fatti’. Questo è un compito che spetta ai giudici di merito (Tribunale e Corte d’Appello) e non alla Corte di Cassazione, il cui ruolo è limitato al controllo della corretta applicazione della legge e della logicità della motivazione, senza poter entrare nel merito delle prove.

La Corte ha ribadito che i giudici di merito avevano ampiamente e logicamente spiegato le ragioni del loro convincimento (pagine 6-7 della sentenza d’appello), e i ricorsi non potevano semplicemente ignorare tali spiegazioni, pena il vizio di mancanza di specificità.

Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche

Questa ordinanza è un monito importante per chiunque intenda presentare un ricorso per Cassazione. La decisione conferma che un’impugnazione non può essere una semplice ripetizione di doglianze già espresse. È indispensabile un’analisi critica e puntuale della sentenza impugnata, individuando specifici vizi di legge o di motivazione. Proporre una diversa lettura delle prove o dei fatti è una strategia destinata al fallimento in sede di legittimità. La specificità del ricorso non è un mero formalismo, ma l’essenza stessa del giudizio di Cassazione, che garantisce che la Suprema Corte si concentri sulla sua funzione di garante della corretta interpretazione della legge.

Perché i ricorsi sono stati dichiarati inammissibili dalla Corte di Cassazione?
I ricorsi sono stati dichiarati inammissibili perché privi di concreta specificità. Essi si limitavano a ripetere i motivi già presentati in appello, senza confrontarsi con le argomentazioni della sentenza impugnata, e tentavano di ottenere una nuova valutazione delle prove, compito che non spetta alla Corte di Cassazione.

Cosa significa che un ricorso manca di specificità?
Significa che il ricorso è generico e non si correla in modo critico con le ragioni esposte nella decisione che si contesta. Un ricorso specifico deve individuare con precisione gli errori di diritto o i vizi logici della motivazione della sentenza precedente, non limitarsi a riproporre le proprie tesi difensive.

Quali sono le conseguenze economiche di un ricorso dichiarato inammissibile?
Quando un ricorso è dichiarato inammissibile, il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese del procedimento e al versamento di una somma di denaro alla Cassa delle ammende. In questo caso specifico, la somma è stata fissata in tremila euro.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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