Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 22152 Anno 2024
Penale Ord. Sez. 7 Num. 22152 Anno 2024
Presidente: COGNOME NOME
Relatore: COGNOME NOME
Data Udienza: 23/04/2024
ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
COGNOME NOME NOME a FRANCAVILLA FONTANA il DATA_NASCITA
avverso la sentenza del 31/05/2023 della CORTE APPELLO di LECCE
dato avviso alle parti; udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME;
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
Letto il ricorso proposto nell’interesse di NOME COGNOME;
ritenuto che l’unico motivo di ricorso, con il quale si deducono vizi motivazionali in relazione al riconoscimento della recidiva, è privo dei requisiti di specificità previsti, a pena di inammissibilità, dall’art. 581 cod. proc. pen.;
che, invero, la mancanza di specificità del motivo deve essere apprezzata non solo per la sua genericità, come indeterminatezza, ma anche per l’assenza di correlazione tra la complessità delle ragioni argomentate nella decisione impugnata e quelle poste a fondamento dell’impugnazione, queste non potendo ignorare le esplicitazioni del giudice censurato, senza cadere nel vizio di mancanza di specificità;
che, peraltro, la generica prospettazione, nei motivi di gravame, di una censura rende il relativo motivo viziato da inammissibilità originaria, quand’anche il giudice dell’impugnazione non abbia pronunciato, in concreto, tale sanzione;
che, nella specie, il ricorso non si confronta con la complessità delle argomentazioni in virtù delle quali i motivi di appello non sono stati accolti e, in particolare, con il ricorso alla tecnica della motivazione per relationem in ragione della mancanza di specificità della relativa doglianza difensiva (si veda, in particolare, pag. 5);
ritenuto, pertanto, che il ricorso debba essere dichiarato inammissibile, con la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di euro tremila in favore della Cassa delle ammende;
P.Q.M.
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di euro tremila in favore della Cassa delle ammende.
Così deciso, il 23 aprile 2024.