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Specificità dei motivi: Cassazione inammissibile

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 22184/2024, ha dichiarato inammissibile un ricorso in materia penale per difetto di specificità dei motivi. Secondo la Corte, la difesa si era limitata a presentare conclusioni favorevoli al proprio assistito senza muovere critiche precise e argomentate alla sentenza impugnata, violando così il requisito imposto dal codice di procedura penale. Di conseguenza, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma a favore della Cassa delle ammende.

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Pubblicato il 24 novembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso in Cassazione: Perché la Specificità dei Motivi è Cruciale

Presentare un ricorso in Cassazione non è una semplice formalità, ma un atto che richiede rigore e precisione. Un recente provvedimento della Suprema Corte, l’ordinanza n. 22184 del 2024, ribadisce un principio fondamentale: l’assoluta necessità della specificità dei motivi di ricorso. Senza un’articolazione chiara e argomentata delle censure, l’impugnazione rischia di essere dichiarata inammissibile prima ancora di essere esaminata nel merito. Questo caso offre uno spunto prezioso per comprendere come redigere un ricorso efficace e quali errori evitare.

I Fatti del Caso

Il caso trae origine dal ricorso presentato dalla difesa di un imputato avverso una sentenza della Corte d’Appello di Roma. L’obiettivo era ottenere un riesame della decisione di secondo grado da parte della Corte di Cassazione. Tuttavia, l’atto di impugnazione si è rivelato problematico non per il contenuto delle richieste, ma per il modo in cui queste sono state formulate.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile. La decisione non è entrata nel merito della colpevolezza o innocenza dell’imputato, ma si è fermata a un controllo preliminare sulla forma e la sostanza dell’atto di ricorso. La Corte ha ritenuto che il ricorso fosse privo dei requisiti prescritti dall’articolo 581, comma 1, lettera c), del codice di procedura penale, che impone, appunto, la specificità dei motivi.

Le Motivazioni: L’Onere della Specificità dei Motivi

La Corte ha spiegato che il requisito della specificità dei motivi non è un mero cavillo burocratico. Esso impone alla parte che ricorre l’onere di enunciare e argomentare in modo esplicito i rilievi critici mossi alla decisione impugnata. Non è sufficiente manifestare un generico dissenso o limitarsi a riproporre conclusioni favorevoli al proprio assistito. È necessario, invece, individuare con precisione gli elementi di fatto o di diritto che si ritengono erroneamente valutati dal giudice precedente.

Nel caso specifico, la difesa si era limitata a “rassegnare le conclusioni favorevoli al proprio assistito, senza indicare specifiche carenze argomentative ovvero illogicità della motivazione”. In altre parole, il ricorso non spiegava perché la motivazione della Corte d’Appello fosse sbagliata, ma si limitava a sostenere che il proprio cliente avesse ragione. Un approccio del genere, secondo la Cassazione, impedisce al giudice di legittimità di esercitare il proprio ruolo di controllo, che consiste nel verificare la correttezza logico-giuridica della sentenza impugnata sulla base di critiche puntuali.

La Corte ha richiamato precedenti importanti, tra cui una pronuncia delle Sezioni Unite (n. 8825/2016), che ha consolidato questo principio, sottolineando che il ricorso deve contenere una critica argomentata che si confronti direttamente con le ragioni della decisione contestata.

Conclusioni: Implicazioni Pratiche

La decisione in esame è un monito per ogni difensore. Per superare il vaglio di ammissibilità in Cassazione, un ricorso deve essere redatto con la massima cura e precisione. È indispensabile:

1. Analizzare in profondità la sentenza impugnata: Identificare ogni passaggio logico e giuridico della motivazione.
2. Formulare critiche specifiche: Non limitarsi a contestare l’esito, ma attaccare puntualmente i passaggi della motivazione ritenuti errati, illogici o in violazione di legge.
3. Argomentare ogni censura: Fornire un supporto logico e giuridico a ogni critica, spiegando come l’errore individuato abbia inciso sulla decisione finale.

In assenza di questi elementi, il ricorso è destinato a essere dichiarato inammissibile, con conseguente condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria, come avvenuto in questo caso con la condanna al versamento di tremila euro alla Cassa delle ammende.

Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché mancava della necessaria specificità dei motivi, ovvero non indicava in modo chiaro e argomentato le critiche alla sentenza impugnata, come richiesto dall’art. 581 del codice di procedura penale.

Cosa significa in pratica “specificità dei motivi”?
Significa che l’atto di ricorso non può limitarsi a esprimere disaccordo con la decisione, ma deve individuare e spiegare con precisione le presunte carenze argomentative o le illogicità della motivazione della sentenza precedente, consentendo al giudice di capire esattamente quali punti vengono contestati.

Quali sono state le conseguenze per il ricorrente?
A seguito della dichiarazione di inammissibilità, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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