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Sospensione termini feriali: Cassazione annulla GIP

La Corte di Cassazione ha annullato un’ordinanza del GIP di Ivrea che aveva dichiarato inammissibile un’opposizione a decreto penale per tardività. La Corte ha ribadito che il termine di 15 giorni per l’opposizione è soggetto alla sospensione termini feriali (periodo estivo), un principio che il GIP aveva erroneamente ignorato. Il caso è stato rinviato per una nuova valutazione.

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Pubblicato il 29 ottobre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Sospensione termini feriali: la Cassazione ribadisce un principio fondamentale

Una recente sentenza della Corte di Cassazione, la n. 4352 del 2024, riporta l’attenzione su un istituto cruciale della procedura penale: la sospensione termini feriali. Questo principio, che ‘congela’ i termini processuali durante il mese di agosto, è stato al centro di un caso in cui un Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) aveva erroneamente dichiarato inammissibile un’opposizione a decreto penale di condanna. La Suprema Corte ha annullato tale decisione, riaffermando la corretta applicazione delle norme procedurali a garanzia del diritto di difesa.

I fatti di causa

Il caso ha origine da un’ordinanza del GIP presso il Tribunale di Ivrea. Il giudice aveva dichiarato inammissibile l’opposizione a un decreto penale di condanna, notificata all’imputato il 19 luglio 2021. L’opposizione era stata depositata il 1° settembre 2021. Secondo il GIP, il deposito era avvenuto oltre il termine perentorio di 15 giorni previsto dall’articolo 461 del codice di procedura penale.

Il difensore dell’imputato ha presentato ricorso in Cassazione, sostenendo che il GIP avesse commesso un errore macroscopico: non considerare l’applicazione della sospensione termini feriali. Infatti, il periodo dal 1° al 31 agosto è ‘neutralizzato’ ai fini del calcolo delle scadenze processuali. Tenendo conto di questa sospensione, il termine per l’opposizione non era affatto scaduto al momento del deposito.

La decisione della Corte e l’importanza della sospensione termini feriali

La Corte di Cassazione ha accolto pienamente il ricorso del difensore, ritenendolo fondato. Gli Ermellini hanno qualificato la motivazione del GIP come ‘apodittica’, ovvero assertiva e priva di un’adeguata argomentazione giuridica. Il provvedimento impugnato si limitava a constatare il superamento del termine senza entrare nel merito della questione sollevata dalla difesa, ossia l’impatto della sospensione feriale.

La Suprema Corte ha ribadito un principio consolidato, citando anche un proprio precedente (sentenza n. 43404/2010): il termine di quindici giorni per proporre opposizione a decreto penale di condanna è soggetto alla sospensione feriale dei termini, come stabilito dalla Legge n. 742 del 1969.

Le motivazioni

La motivazione della Corte si fonda sulla necessità di garantire il corretto svolgimento del processo e il pieno esercizio del diritto di difesa. La sospensione termini feriali è una regola generale del sistema processuale, le cui eccezioni sono espressamente previste dalla legge. Il procedimento per opposizione a decreto penale non rientra tra queste eccezioni.

Il GIP, non applicando la sospensione, ha di fatto privato l’imputato del suo diritto a contestare la condanna e a richiedere un processo nel contraddittorio delle parti. La motivazione ‘laconica’ del provvedimento, che non spiegava perché la norma sulla sospensione non dovesse applicarsi, rappresenta un vizio grave che ha portato inevitabilmente all’annullamento della decisione.

Le conclusioni

Con questa sentenza, la Corte di Cassazione ha annullato l’ordinanza del GIP e ha rinviato il caso al Tribunale di Ivrea per una nuova deliberazione. Il nuovo giudice dovrà riesaminare l’ammissibilità dell’opposizione, questa volta calcolando correttamente i termini alla luce della sospensione feriale. La pronuncia rafforza la certezza del diritto, ricordando a tutti gli operatori che le norme procedurali, in particolare quelle che disciplinano i termini a pena di decadenza, devono essere interpretate e applicate con rigore e precisione per non compromettere i diritti fondamentali delle parti processuali.

Il termine per opporsi a un decreto penale di condanna è soggetto alla sospensione dei termini feriali?
Sì, la Corte di Cassazione ha confermato che il termine di 15 giorni previsto per proporre opposizione a un decreto penale di condanna è soggetto alla sospensione nel periodo feriale (dal 1° al 31 agosto).

Perché l’ordinanza del Giudice per le indagini preliminari è stata annullata?
L’ordinanza è stata annullata perché il giudice ha dichiarato inammissibile l’opposizione per tardività, omettendo erroneamente di applicare la sospensione dei termini feriali e fornendo una motivazione apodittica, cioè priva di adeguate argomentazioni giuridiche.

Cosa succede ora nel procedimento dopo la decisione della Cassazione?
La Corte di Cassazione ha annullato il provvedimento e ha rinviato gli atti al Tribunale di Ivrea per una nuova deliberazione. Il giudice del rinvio dovrà quindi valutare nuovamente l’ammissibilità dell’opposizione, applicando correttamente il principio della sospensione dei termini feriali.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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