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Sospensione feriale termini: appello non è tardivo

La Corte di Cassazione ha annullato un’ordinanza del Tribunale di sorveglianza che aveva dichiarato inammissibile un reclamo perché tardivo. La Corte ha stabilito che la sospensione feriale termini si applica anche al termine di dieci giorni previsto per impugnare il diniego di liberazione anticipata, garantendo così il diritto di difesa del condannato.

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Pubblicato il 22 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Sospensione Feriale dei Termini: la Cassazione tutela il diritto di difesa

La gestione dei termini processuali è un aspetto cruciale nell’attività legale, e la sospensione feriale dei termini, che va dal 1° al 31 agosto, rappresenta un’importante parentesi nel calendario giudiziario. Una recente sentenza della Corte di Cassazione ha ribadito un principio fondamentale: questa sospensione si applica anche ai procedimenti di sorveglianza, inclusi i reclami per la liberazione anticipata. La decisione chiarisce che il diritto di difesa deve essere sempre garantito, anche quando i tempi sembrano stretti.

I fatti del caso

Un detenuto si era visto rigettare la richiesta di liberazione anticipata da parte del Magistrato di sorveglianza di Genova. Attraverso il suo difensore, aveva presentato reclamo al Tribunale di sorveglianza. Tuttavia, il Tribunale aveva dichiarato il reclamo inammissibile perché ritenuto tardivo. La notifica del rigetto era avvenuta il 24 luglio 2024, mentre il reclamo era stato depositato il 17 agosto 2024. Secondo il Tribunale, il termine di dieci giorni previsto dalla legge era ampiamente scaduto.

La questione giuridica: si applica la sospensione feriale dei termini?

Il cuore della questione legale ruotava attorno all’applicabilità della sospensione feriale al termine di dieci giorni per proporre reclamo, stabilito dall’art. 69-bis, comma 3, dell’ordinamento penitenziario. Il difensore del condannato sosteneva che, grazie alla sospensione estiva, il termine non fosse ancora scaduto al momento del deposito dell’atto. Il Tribunale, invece, aveva implicitamente escluso tale possibilità, trattando il termine come perentorio e non soggetto a sospensione.

Le motivazioni della Corte di Cassazione

La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso del condannato, annullando l’ordinanza del Tribunale di sorveglianza. Gli Ermellini hanno riaffermato un principio consolidato nella loro giurisprudenza: la sospensione feriale dei termini è una regola di carattere generale che opera anche nel procedimento di sorveglianza.

La Corte ha specificato che le deroghe a questa regola sono di stretta interpretazione, poiché incidono su valori costituzionalmente rilevanti come il diritto di difesa. Assicurare ai soggetti processuali la concreta possibilità di un’efficace attività difensiva è una priorità. Pertanto, il termine di dieci giorni per il reclamo in materia di liberazione anticipata deve considerarsi sospeso durante il periodo feriale.

Nel caso specifico, la notifica era avvenuta il 24 luglio. Il conteggio dei dieci giorni, interrotto dal 1° agosto, sarebbe ripreso dal 1° settembre. Di conseguenza, il reclamo depositato il 17 agosto era da considerarsi assolutamente tempestivo.

Le conclusioni: implicazioni pratiche

Questa sentenza rafforza la tutela del diritto di difesa nel procedimento di sorveglianza. La decisione della Cassazione non è innovativa, ma conferma un orientamento giurisprudenziale solido, fornendo certezza giuridica agli operatori del diritto. In pratica, ciò significa che avvocati e condannati possono fare affidamento sulla sospensione feriale per preparare adeguatamente i reclami avverso le decisioni del Magistrato di sorveglianza. La pronuncia sottolinea che l’efficacia della difesa non può essere compressa da interpretazioni restrittive delle norme procedurali, garantendo che ogni istanza possa essere valutata nel merito, senza essere fermata da ostacoli puramente formali.

La sospensione feriale dei termini si applica al reclamo contro il diniego di liberazione anticipata?
Sì, la Corte di Cassazione ha confermato che la sospensione dei termini processuali nel periodo feriale (1-31 agosto) si applica anche al termine di dieci giorni per proporre reclamo avverso i provvedimenti del magistrato di sorveglianza in materia di liberazione anticipata.

Qual è il termine per presentare reclamo in materia di liberazione anticipata?
Il termine previsto dall’art. 69-bis, comma 3, dell’ordinamento penitenziario è di dieci giorni dalla notifica del provvedimento del Magistrato di sorveglianza.

Perché la Cassazione ha annullato la decisione del Tribunale di sorveglianza?
La Cassazione ha annullato l’ordinanza perché il Tribunale ha erroneamente dichiarato tardivo il reclamo, non applicando la sospensione feriale. Poiché il provvedimento era stato notificato a fine luglio, il calcolo dei dieci giorni si è interrotto con l’inizio del periodo feriale, rendendo tempestivo il reclamo presentato il 17 agosto.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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