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Sentenza 420 quater: quando è impugnabile in Cassazione

Il Procuratore Generale ha impugnato una sentenza 420 quater con cui un tribunale aveva sospeso un procedimento per irreperibilità dell’imputato. L’accusa sosteneva che le ricerche erano incomplete, essendo noto l’indirizzo dell’imputato all’estero. La Corte di Cassazione, risolvendo un contrasto giurisprudenziale, ha affermato che tale sentenza è sempre impugnabile. Di conseguenza, ha annullato la decisione del tribunale per non aver disposto le ricerche all’estero e ha rinviato il caso per un nuovo giudizio.

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Pubblicato il 30 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Sentenza 420 Quater: La Cassazione a Sezioni Unite ne Sancisce la Ricorribilità

Una recente pronuncia delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione ha messo fine a un lungo dibattito giurisprudenziale circa l’impugnabilità della sentenza 420 quater del codice di procedura penale. Questa norma, introdotta dalla Riforma Cartabia, disciplina i casi di assenza dell’imputato per mancata conoscenza del processo. La decisione chiarisce un punto fondamentale: tale sentenza è sempre ricorribile per cassazione, garantendo un controllo di legalità su una decisione cruciale per le sorti del processo.

I Fatti di Causa

Il caso trae origine da un procedimento penale presso il Tribunale di Firenze per il reato di cui all’art. 590 bis c.p. (lesioni personali stradali gravi o gravissime). L’imputato, un cittadino straniero, risultava irreperibile. Il Tribunale, dopo aver disposto nuove ricerche risultate infruttuose, emetteva una sentenza ai sensi dell’art. 420 quater c.p.p., dichiarando di non doversi procedere per mancata conoscenza della pendenza del processo da parte dell’imputato.

Contro questa decisione proponeva ricorso per cassazione il Procuratore Generale presso la Corte d’Appello di Firenze. Il motivo del ricorso era semplice ma decisivo: il giudice di primo grado si era ‘accontentato’ delle ricerche svolte dalla polizia giudiziaria in Italia, ignorando che dagli atti emergeva chiaramente il luogo di residenza dell’imputato in Scozia. Tale omissione, secondo il Procuratore, integrava una nullità assoluta per omessa citazione dell’imputato.

Il Contesto Giurisprudenziale: Un Dilemma sulla Ricorribilità della Sentenza 420 quater

Prima dell’intervento delle Sezioni Unite, la giurisprudenza era divisa. Un primo orientamento riteneva la sentenza ex art. 420 quater non ricorribile per cassazione, considerandola un provvedimento di natura interlocutoria e revocabile, privo di carattere decisorio definitivo. Un secondo orientamento, invece, sosteneva l’immediata ricorribilità, evidenziando la natura ‘bifronte’ del provvedimento, che da un lato sospende il processo e dall’altro ha una portata potenzialmente conclusiva, incidendo sui diritti soggettivi e rientrando quindi nella garanzia costituzionale dell’art. 111, comma 7, della Costituzione.

La Decisione della Corte di Cassazione

Le Sezioni Unite, con la sentenza in commento, hanno risolto il contrasto, aderendo al secondo orientamento e affermando la piena ricorribilità della sentenza 420 quater. La Corte ha quindi accolto il ricorso del Procuratore Generale, annullando la sentenza del Tribunale di Firenze e rinviando gli atti per un nuovo giudizio.

Le Motivazioni

La Corte ha chiarito che, sebbene la sentenza ex art. 420 quater sia un provvedimento revocabile, la sua adozione non è un atto meramente formale. Al contrario, essa si fonda su una serie di valutazioni e accertamenti del giudice riguardo a presupposti legali precisi, come l’effettiva conoscenza del processo da parte dell’imputato e la volontarietà della sua mancata comparizione. Questo processo valutativo costituisce un’attività decisoria che deve essere soggetta al controllo di legalità della Cassazione per garantirne la corretta applicazione.

Nel caso specifico, la Corte ha ritenuto fondata la censura del Procuratore. Il giudice di merito aveva commesso un errore di diritto limitandosi a prendere atto dell’esito negativo delle ricerche effettuate nella città italiana dove era avvenuto il reato. Aveva illegittimamente omesso di disporre le necessarie ricerche all’estero, nonostante il fascicolo processuale contenesse indicazioni precise sulla residenza dell’imputato in Scozia. Questa omissione ha viziato la valutazione sulla reale impossibilità di rintracciare l’imputato, rendendo illegittima l’emissione della sentenza di non doversi procedere.

Conclusioni

La pronuncia delle Sezioni Unite stabilisce un principio di diritto di notevole importanza pratica. In primo luogo, conferma che la sentenza 420 quater è sempre soggetta al vaglio della Corte di Cassazione, assicurando uniformità nell’applicazione della legge. In secondo luogo, ribadisce il dovere del giudice di esperire tutte le ricerche necessarie e possibili per rintracciare l’imputato, incluse quelle all’estero, prima di poter dichiarare la sua assenza per mancata conoscenza del processo. Questa decisione rafforza le garanzie difensive e assicura che la sospensione del processo, una misura eccezionale, sia disposta solo quando l’irreperibilità dell’imputato sia stata accertata in modo completo e non a causa di indagini superficiali.

È possibile impugnare in Cassazione una sentenza di non doversi procedere emessa ai sensi dell’art. 420 quater c.p.p.?
Sì. Le Sezioni Unite della Cassazione hanno stabilito che tale sentenza è immediatamente ricorribile per cassazione, in quanto, pur essendo revocabile, si basa su valutazioni decisive del giudice che devono essere soggette a un controllo di legalità.

Qual era il motivo principale dell’annullamento della sentenza del Tribunale di Firenze?
La sentenza è stata annullata perché il Tribunale ha dichiarato la mancata conoscenza del processo da parte dell’imputato basandosi unicamente su ricerche infruttuose in Italia, omettendo di disporre le ricerche in Scozia, nonostante dagli atti risultasse il preciso luogo di residenza dell’imputato all’estero.

Cosa succede dopo l’annullamento della sentenza da parte della Cassazione?
La Corte di Cassazione ha annullato la sentenza e ha rinviato il procedimento al Tribunale di Firenze, in diversa composizione fisica, affinché proceda con un nuovo giudizio, tenendo conto dei principi di diritto stabiliti.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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